Mike Mignola parla di Hellboy in Hell
L'autore parla del suo personaggio più famoso e delle possibilità offerte dalla nuova ambientazione infernale...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
"Ho iniziato Hellboy così da poter dire, in punto di morte, che almeno una volta avevo potuto lavorare su volume che fosse ciò che volevo veramente fare. Pensavo che avrei fatto una miniserie e poi sarei tornato alla DC Comics. Invece per 20 anni mi hanno lasciato libero di fare qualunque cosa io volessi, e non posso immaginare nulla che mi avrebbe fatto tornare sui miei passi."
Quando circa un anno e mezzo fa uccise Hellboy i fan erano sbalorditi, ma dopo poco si capì che la morte era solo un ritorno a casa per il demone rosso, con le avventure ambientate all'inferno raccontate nella storyline in corso Hellboy in Hell.
"L'inferno è come ciò che c'è dentro la mia testa, colmo delle immagini che ho sempre desiderato disegnare. Non sarà solo fuoco e fiamme, ma qualcosa di molto più interessante, con creature mitologiche e un'infinità di ambientazioni differenti dove posso ambientare milioni di storie. La mia speranza è di riuscire a creare un mondo onirico simile a una versione gotica di Alice nel paese delle meraviglie."
L'autore ha rassicurato i lettori di non avere alcuna intenzione di ritirarsi dalla serie, specialmente ora che il fumetto è approdato in un luogo dove Mignola può scatenare la sua fantasia, realizzando tutto ciò che può essere in grado di realizzare.