Mike Hawthorne parla del suo avvento alla DC per Wonder Woman: Evolution
Dopo anni di lavori alla Marvel, Mike Hawthorne è approdato alla DC Comics per disegnare la miniserie Wonder Woman: Evolution
Hawthorne - Sono tornato in contatto con la DC grazie al mio vecchio amico Jamie S. Rich. Lui e io ci conosciamo da molto tempo, da quando lavoravamo entrambi alla Oni Press. Siamo rimasti in contatto nel corso degli anni, apprezzando i nostri lavori reciproci e restando buoni amici, e lui mi ha invitato a lavorare con lui, se mai fossi uscito dalla mia esclusiva con la Marvel.
Quando la mia esclusiva è scaduta, gli ho scritto due righe, e lui mi ha parlato di questo nuovo progetto su Wonder Woman, e be', in tutta onestà, è stato stranissimo.... Ho ripensato al bozzetto di Wonder Woman che avevo fatto, e ad alcune recenti interviste tenute mentre promuovevo Happiness Will Follow. La gente spesso mi chiedeva quale personaggio avrei voluto disegnare potendo scegliere, e io rispondevo sempre più spesso "Wonder Woman". Non era qualcosa che avevo pianificato, ma i pezzi sono andati al loro posto. Ho seguito il mio istinto e, diamine, è stata una scelta che ha pagato!Galleria
Tocca un'immagine per scorrere la galleriaNon voglio esagerare o portare sfortuna al progetto, ma... Stephanie Phillips è davvero fantastica! Innanzitutto, è incredibilmente intelligente. Riesce a definire la storia alla perfezione e allo stesso tempo mi offre anche molte opportunità a livello di narrazione visiva, cosa che adoro. È in grado di rendere visivamente interessante anche una semplice scena di dialoghi. È come se lavorassimo insieme da molto tempo, mi sento come se stessimo subito andando al massimo. Mi piace fare fumetti con una sceneggiatrice così!
Lavorare su Wonder Woman mi permette anche di riprendere i processi creativi che avevo avviato in alcune mie opere del passato. C’è molto da lavorare a livello world-building, più di quanto abbia fatto di recente. Spero di usare questa scala più epica e più vasta per trasportare i lettori oltre i confini del fumetto e del nostro mondo. Sto lavorando su creature da altri mondi e devo reimmaginare cosa ci sia ai margini del cosmo. Ho avuto l’opportunità di co-creare una razza di alieni in Infinity Countdown, e ora potrò farlo anche qui. Sto iniziando a disegnare su una scala più grande di quella che ho fatto da un po' di tempo, e non potrei essere più entusiasta di questa opportunità!
Quanto a Wonder Woman, cerco di pensare all'aspetto di Diana, di ispirarmi nell'antica Grecia. Mi sono mosso nei meandri più oscuri dell’Universo Marvel e ora voglio volare alto, impartire a questa serie un’atmosfera più maestosa. Voglio tuffarmi a capofitto nella mitologia, giocare con quell’aura di semi-divinità che caratterizza molti dei personaggi DC esemplificano. La storia deve apparire visivamente grandiosa, deve apparire ben chiaro che la sua portata va ben oltre quella dei mortali.
Con Daredevil puntavo a trasmettere la sensazione di avere una spada alla gola e di non avere nessuna via di scampo, una sensazione claustrofobica che trasmettesse al lettore l'esperienza di una lotta o di una fuga. Stavolta vorrei che i lettori sentissero davvero che l'universo è più grande di noi e percepissero il pericolo di essere alla mercé di questi "dei". Vorrei lavorare sulla sensazione di un mondo sull’orlo del baratro, sulla speranza che la nostra eroina sia abbastanza forte da impedire che cada.
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Tocca un'immagine per scorrere la galleriaWonder Woman è una figura intrigante perché è più archetipo che una persona. È molto spesso un ideale, una figura scolpita in senso letterale per essere una perfetta combinazione di diverse divinità greche. Ma come personaggio femminile è carico di problemi. Quindi per me è una figura intrigante perché è stata creata per un ruolo specifico e preordinato, ma vive un conflitto con il suo lato umano, con delle motivazioni che vanno al di fuori di ciò per cui è stata creata. Superman è potente ma non è stato creato con uno scopo specifico. È essenzialmente un essere umano, nonostante sia un alieno. Wonder Woman secondo me funziona in senso inverso, in quanto è stata creata con uno scopo specifico ma deve trovare l'"umanità" dentro di sé. Tutto questo tenendo presente che non sono uno storico del Fumetto, è solo la mia impressione personale.
Spero che in Wonder Woman: Evolution i lettori possano smarrirsi nella storia. Non posso definire un significato della storia che funzioni per tutti, ogni lettore deve scoprire la sua chiave di lettura da solo. Spero solo di poter fare il mio lavoro con abilità sufficiente da svanire nello sfondo affinché i lettori possano vivere la storia solo attraverso le sfide e le ricerche di Diana.
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Fonte: Newsarama