Mickey Rourke Vs Marvel Studios: il secondo round

Non si placano le critiche dell'interprete di Ivan Vanko/Whiplash in Iron Man 2 verso i Marvel Studios: Rourke torna a parlare di ingerenze...

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Mickey Rourke torna sulla questione Iron Man 2, dopo le parole profondamente polemiche di qualche giorno fa.

A margine degli impegni stampa per Immortals, l'attore sottolinea come le sue recriminazioni siano rivolte esclusivamente nei confronti di Marvel Studios e non verso Jon Favreau e Justin Theroux. Ecco le sue parole apparse in un'intervista rilasciata a Crave OnLine:

Nonostante tu sia il ragazzaccio cattivo del film, simpatizzi molto col tuo personaggio [in Immortals, ndr.] o è una mia impressione?
Beh, cerco sempre di farlo quando interpreto un personaggio del genere. E' come quando ho interpretato Ivan Vanko in Iron Man...ho combattuto. Ho spiegato a Justin Theroux, lo sceneggiatore, e a Jon Favreau, il regista, che volevo portare altre sfumature e strati caratteriali al personaggio. Non volevo che questo fosse solo un russo vendicativo e omicida. E mi hanno lasciato fare. Sfortunatamente i tizi della Marvel volevano questa figura monomensionale, così buona parte della performance è andata a farsi benedire.

[...] Beh, sai, è maledettamente fastidioso, ma la perdita è loro. Se vogliono fare dei comic-movie senza cervello, non voglio farne parte. Non voglio dovermi preoccupare così tanto, lavorare così duramente e far valere le mie ragioni con argomentazioni valide solo per vedere che tanto sono loro a decidere ogni cosa. Non lavoro per tre mesi solo sull'accento e tutte le varie correzioni, non me ne vado in Russia a perfezionare l'inflessione per poi vedere tutti gli sforzi buttati all'aria. Qualcuno alla fine potrebbe anche dire "Oh, vaff***ulo, lo faccio faticando il minimo", ma io non sono quel genere di persona. Non ragiono così.

Non direi che non hai dato il massimo in Iron Man 2...

No, ma è frustrante quando succede, quando tieni così tanto a quello che fai e t'impegni con tutto te stesso. Alla fine della giornata ti ritrovi con un gruppetto di nerd con le tasche piene di soldi che decidono tutto. Non era Favreau a prendere le decisioni. Mi sarebbe piaciuto che fosse così, ma non è andata in questa maniera. E anche con Theroux ho lavorato molto per aggiungere spessore al personaggio.

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