Il creatore di The Wire chiede clemenza verso l'uomo che vendette la dose letale a Michael K. Williams

David Simon, creatore di The Wire, chiede clemenza verso l'uomo che vendette la droga che ha ucciso Michael K. Williams

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Sono passati tre anni dalla morte di Michael K. Williams, scomparso a 54 anni a causa di una overdose accidentale dafentanil, p-fluorofentanil, eroina e cocaina. Nei prossimi giorni verrà emessa la sentenza nei confronti di Carlos Macci, uno dei quattro uomini che vendettero la dose letale all'attore, e per l'occasione David Simon si è sbilanciato chiedendo clemenza verso l'uomo 71 enne al tribunale di Manhattan.

Il creatore di The Wire ha scritto una lettera di tre pagine a Ronnie Abrams, il giudice federale che dovrà emettere la sentenza, e il New York Times ne ha pubblicata una parte:

Ciò che è accaduto a Mike è un tragedia raccapricciante. Ma so che Michael avrebbe guardato alla vita dissoluta e desolata del signor Macci, e avrebbe pensato due cose: la prima, è che la responsabilità piena di ciò che è accaduto alla sua vita è di Michael e solo di Michael. La seconda, è che nulla di buono può accadere incarcerando un settantunenne sostanzialmente analfabeta, che per tutta la vita ha lottato contro le dipendenze. [Macci] si è trovato a vendere droga non tanto per fare soldi, ma per far fronte alla sua stessa dipendenza.

Nella lettera, consegnata al giudice dall'avvocato di Macci con la richiesta di una pena ridotta (l'accusa chiede 10 anni di carcere), Simon afferma che Williams si sia sempre assunto la piena responsabilità del suo abuso di stupefacenti. L'attore si sarebbe da sempre opposto alle incarcerazioni di massa dovute alla guerra alla droga. Nella terza stagione di The Wire, secondo Simon, Williams ha ammesso la sua dipendenza e ha permesso che un membro della troupe stesse sempre al suo fianco per cercare di tenerlo alla larga dalla droga:

Williams è stato uno dei più grandi attori con cui abbia mai avuto l'onore di lavorare, e una delle anime più premurose, gentili e caritatevoli che io abbia mai potuto chiamare amico. Non l'ho mai visto rinunciare ad assumersi la responsabilità delle sue decisioni.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti.

Fonte: Deadline

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