Men in Black: il regista spiega perché fu costretto a far evacuare il set a causa di Will Smith

Tutto nasce durante le riprese della scena in cui i protagonisti Will Smith e Tommy Lee Jones si trovano a bordo di un'auto che viaggia ad alta velocità e si ribalta

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Ospite del podcast di Kelly Ripa, Barry Sonnenfeld, regista del primo Men in Black, ha raccontato un incidente accaduto sul set del film uscito nel 1997.

Tutto nasce durante le riprese della scena in cui i protagonisti Will Smith e Tommy Lee Jones si trovano a bordo di un'auto che viaggia ad alta velocità e si ribalta, in cui i due attori dovevano essere “ermeticamente chiusi” nella capsula utilizzata per l'auto. Spiega il regista:

Immaginate la scena. Ci sono delle serrature per evitare che si apra e qualcuno cada. Dico: "Si gira". E sento Will Smith che dice: "Mi dispiace tanto, Tommy. Baz, prendi la scala". E Tommy risponde: "Va tutto bene, Will. Non preoccuparti”. E io non so cosa sia successo.

Così corriamo con la scala, Tommy allunga la gamba mentre la scala sta arrivando e corre giù. Cos'è successo? Will Smith è uno scorreggione. È meglio non trovarsi in un piccolo spazio chiuso ermeticamente con lui che scoreggia, ma neanche seduto accanto a lui al ranch della Disney. Abbiamo evacuato il set per circa tre ore. Una cosa incredibile. Will un ragazzo adorabile, solo che scoreggia. Alcuni lo fanno, altri no.

Sonnenfeld è tornato a dirigere Smith nei due sequel di Men in Black, usciti rispettivamente nel 2002 e 2012. Nel 2019 è invece la volta dello spin-off, dal titolo Men in Black: International, con protagonisti Chris Hemsworth e Tessa Thompson.

Fonte / Apple Podcast
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