Megalopolis: capolavoro visionario o disastro annunciato? Le recensioni sono divise

Le prime recensioni di Megalopolis dal Festival di Cannes gridano al capolavoro e al disastro: la critica è divisa

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A undici anni dal suo ultimo film Twixt, Francis Ford Coppola è tornato al Festival di Cannes con la sua ultima fatica, il kolossal autoprodotto Megalopolis, accolto da una standing ovation di alcuni minuti dal pubblico in sala ma in grado di dividere nettamente la critica poco dopo. Così Coppola ha ringraziato i presenti:

Grazie a tutti di cuore. È davvero impossibile trovare le parole per esprimere come mi sento. Qui c'è la mia famiglia, ma anche tutti questi meravigliosi attori e le persone della troupe sono la mia famiglia. Come dice Cesar [il personaggio di Driver nel film], siamo tutti una famiglia. Voi siete tutti i miei cugini. Siamo uniti. Siamo la famiglia umana. Come vedrete alla fine, è a questa che dovremmo dedicare la nostra fedeltà: alla nostra intera famiglia e a questa splendida casa, la Terra, che abbiamo. Questo è il mio desiderio. Che siano i bambini a ereditare questo meraviglioso mondo da noi. La parola più importante che abbiamo è la parola più bella in qualsiasi lingua: ‘Esperanza.’ Speranza. Ed è a questo che dedico tutto.

Il dramma distopico di oltre due ore e venti al momento non ha ancora un distributore americano (in Italia se ne occuperà Eagle Pictures), anche se ieri il circuito IMAX ha espresso la volontà di lanciarlo sui propri mega schermi (non a caso la prima proiezione per la stampa a Cannes è avvenuta proprio in una sala IMAX, a cui ha partecipato il nostro Francesco Alò).

Ambizioso, colossale, confuso, senza compromessi, folle: Megalopolis ha spiazzato la critica, come riflettono anche i punteggi finora accumulati su RottenTomatoes (50%, voto medio 5.3/10) e Metacritic (voto 65/100) e la nostra recensione contrapposta alla nostra video recensione.

Ecco alcuni estratti delle recensioni internazionali:

The Hollywood Reporter - “È confuso e sovraccarico, spesso sconcertante e troppo loquace, citando Amleto e La Tempesta, Marco Aurelio e Petrarca, meditando su tempo, coscienza e potere in maniera da diventare davvero pesante. Ma è anche spesso divertente, giocoso, visivamente sbalorditivo e illuminato da una speranza commovente per l’umanità.”

Variety - “Definire questa mostruosità vistosa e gonfia di idee una semplice ‘favola’ è riduttivo rispetto alle ampie intuizioni del progetto su arte, vita ed eredità.”

Rolling Stone - Dite quel che volete su questo grande gesto di filtrare le lezioni di storia di Edward Gibbon attraverso una lente cupa: è esattamente il film che Coppola voleva realizzare — senza compromessi, unicamente intellettuale, sfacciatamente romantico (con la R maiuscola e minuscola), ampiamente satirico ma straordinariamente sincero nel desiderare non solo mondi nuovi e coraggiosi ma anche migliori.

The Guardian - “Per me questo è un progetto di passione senza passione: un film gonfio, noioso e incredibilmente superficiale, pieno di verità da discorso di fine anno delle superiori sul futuro dell’umanità. È contemporaneamente iperattivo e privo di vita, appesantito da alcune pessime interpretazioni e da un lavoro di effetti visivi poco interessante e dall’aspetto economico, che non raggiunge né la texture della realtà analogica né una completa e radicale reinvenzione digitale dell’esistenza.”

Indiewire - E Megalopolis — nel suo momento più sbalorditivo e audace — sfonda lo schermo per colmare il divario tra vita e pensiero, arte e realtà.

Screen Daily - “Adam Driver porta un’energia cupa nel ruolo di un architetto geniale e tormentato che cerca di creare un’utopia moderna in una città minacciata da spettacoli privi di senso e avidità sfrenata, ma ‘Megalopolis’ è ostacolato da una trama arbitraria e un eccesso stordente. Si può percepire la rabbia e il dolore di Coppola per il declino della sua amata America, ma la coerenza narrativa è molto meno evidente.”

Deadline - “Coppola infrange molte delle regole fondamentali del cinema nei 138 minuti del film, ma mantiene la più importante: non è mai, mai noioso, e ispirerà altrettanti artisti quanti saranno gli spettatori che allontanerà.”

New York Times - È evidente che ‘Megalopolis’ — un sogno che Coppola ha coltivato per circa 40 anni — non è un film ordinario. Anche questo è un grande salto in avanti, un esperimento formalmente e visivamente audace che sembra l’opera di un regista che, invece di ripetersi all’infinito o riposarsi sui suoi innumerevoli allori, rimane entusiasta del cinema e delle sue infinite possibilità.

LA Times - “Una volta abbandonato il sogno comprensibile di vedere Coppola tornare con un altro capolavoro, c’è molto da apprezzare in ‘Megalopolis’, soprattutto i membri del cast, che si immergono nei loro momenti con un abbandono che probabilmente era un requisito per ottenere il lavoro.”

Time - “Mi sono trovata quasi letteralmente ad avvicinarmi allo schermo durante ‘Megalopolis’, cercando di capire esattamente cosa Coppola stesse cercando di comunicare. Forse ne ho colto solo un terzo, nella migliore delle ipotesi, ma preferisco un’opera disordinata e immaginifica piuttosto che un’impresa cerimoniosa e di buon gusto come tante altre.”

The Playlist - “Cos’è ‘Megalopolis’? È un’epopea vasta, il sogno di un folle, una visione brillante nella mente di un creativo irrequieto. È anche chiaramente l’opera di un regista non vincolato dai finanziatori.”

Vanity Fair - “Questo è il più scadente dei film da cassetto della spazzatura, un insieme approssimativo delle molteplici ispirazioni disparate di Coppola. Tuttavia, ciò che davvero affossa il film è il fatto di essere così datato.”

Vulture - “Megalopolis potrebbe essere la cosa più folle che abbia mai visto. E mentirei se dicessi che non ho goduto di ogni singolo assurdo secondo.”

***

Vi ricordiamo che il film è in concorso al Festival di Cannes. In Italia Megalopolis sarà distribuito dalla Eagle Pictures.

Nel cast di Megalopolis troviamo: Adam Driver, Forest Whitaker, Nathalie Emmanuel, Jon Voight, Laurence Fishburne, Aubrey Plaza, Shia LaBeouf, Chloe Fineman, Kathryn Hunter, Giancarlo Esposito Dustin Hoffman, DB Sweeney, Talia Shire, Jason Schwartzman, Bailey Ives, Grace Vanderwaal e James Remar.

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