McG spiega il suo Terminator Salvation

McG parla di Terminator Salvation: il regista spiega le influenze del film (I Figli degli Uomini), l'estremo realismo, le scene più complesse e spettacolari e conferma Jonathan Nolan alla sceneggiatura...

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Fonte: Rottentomatoes

In una interessantissima intervista a Rottentomatoes, il regista McG parla diffusamente di Terminator Salvation e delle sfide di rilanciare un franchise così importante.

Cosa ti ha spinto a fare questo nuovo film?
L'idea per fare questo film è quella di onorare i primi tre film e riiniziare di nuovo. La grande differenza è che siamo nel periodo post-giorno-del-giudizzio, mentre gli altri film erano tutti contemporanei, con i Terminator che tornavano indietro nel tempo. E' un nuovo inizio, perché il futuro è modellabile, ci sono molti luoghi dove si può andare.
Una delle gioie di questo film è che esplora lo spazio tra l'Apocalisse e l'arrivo del T800. Quindi scopriamo tutta la ricerca e lo sviluppo tecnologico che ci sono stati per arrivare al T800. E' come la storia della Apple: quindici anni fa il computer aveva 2 mega di memoria ed era lento, ora c'è il macbook air. Succede lo stesso nel mondo delle Macchine. Tutto questo allude a un mondo molto meno basato sulla fantascienza rispetto a quando uscirono i film di James Cameron.

Che significa?
Viviamo in un mondo in cui se hai un braccio artritico, te lo sostituiscono. Una settantenne può rimanere incinta, e possiamo smontare il genoma umano. E sicuramente i giorni in cui parlavamo a una psicologa di nostra madre e nostro padre sono finiti: basta manipolare i livelli di serotonina. E' tutto vero, ed è qui. E' ora. Non era lo stesso quando uscirono i primi Terminator, o Blade Runner, o Matrix. Per questo abbiamo progettato il nostro film con la stessa realtà tattile di I Figli degli Uomini o della serie di Bourne.

Ci sono elementi dei primi film che torneranno nei tuoi?
Certamente. A loro dobbiamo molto del background del nostro film, in particolare con Kyle Reese. Parliamo della sua tendenza a rubare auto, e come ha imparato molte delle sue tecniche. Ed è grazie al personaggio di Marcus, non di Connor. Citiamo la frase "il dolore può essere controllato, basta disconnetterti," e capiamo da dove l'ha presa. Ci sono molti elementi che piaceranno ai fan della saga, ma il film è progettato per essere capito anche da chi non conosce bene i primi tre film.

Ci saranno momenti in stile "Hasta la vista, baby"?
Ci stiamo lavorando sopra. Ma non arriverò mai a dire di avere la sicurezza di raggiungere quelle vette [ride]!

Hai un team di talento che scrive la sceneggiatura.
Sì, volevamo tra i migliori sceneggiatori. C'è un team, Ferris e Brancato, che ha scritto la bozza originale. Quando venni coinvolto, chiamai Paul Haggis, e lavorammo insieme a Christian Bale per un paio di mesi. Ci ha insegnato molto come lavorare sui personaggi. Poi è arrivato Jonathan Nolan.

Quali sono state le scene più complicate da girare?
Molte delle scene in piano sequenza: dovevamo capire dove inserire i tagli - e anche qui cito I Figli degli Uomini. La scena in auto, quando arrivano le motociclette e sparano a Julianne Moore: tutto in una inquadratura. Capire come organizzare una scena come quella è molto complicato, e devi capire dove unirai i vari pezzi, va misurato tutto quanto e consultarti con i responsabili degli effetti visivi.
C'è una sequenza molto grande alla stazione della benzina che è stata veramente difficile, un modo di fare cinema estremamente tecnico. E' quello che amo fare: un giorno stai girando una scena molto intima, basata sui personaggi (Connor e sua moglie), e il giorno dopo stai facendo esplodere mezzo New Mexico.

Realizzi il più possibile scene con effetti speciali fisici? George Lucas avrebbe girato tutto il film sul green screen.
Con tutto il rispetto per Lucas, non è uno stile che mi piace. Ecco perché abbiamo coinvolto il team di Stan Wiston. Realizziamo il più possibile fisicamente davanti alla cinepresa. Voglio che le macchine sembrino reali, e così abbiamo costruito alcune di esse. Abbiamo realizzato trucchi prostetici e poi li abbiamo migliorati digitalmente.
Credo molto negli effetti visivi, ma non uso così tanto green screen. Penso che l'audience abbia imparato a riconoscerli, e così perdono potenza. Nel nostro film abbiamo 800 scene con effetti visivi - moltissime.

Ci sarà molto umorismo e calore nel film?
No. E' un universo influenzato da The Road di Cormac McCarthy. E' progettato per dare quelle sensazioni: distaccato, esistenziale. Ci sono alcuni momenti divertenti, si tratta di rendere umani dei personaggi, anche quando sono di fronte alla morte.

Linda Hamilton potrebbe essere coinvolta in un combattimento?
Non credo. Dopo essere stata internata nel reparto psichiatrico, difficilmente potrebbe accadere.

Scritto da John Brancato, Brian Ferris e Jonathan Nolan, Terminator Salvation è il primo di una nuova trilogia ambientata nel futuro. Nel cast Christian Bale, Sam Worthington, Bryce Dallas Howard e Anton Yelchin. Terminator Salvation uscirà il 5 giugno in Italia.

Trovate tutte le informazioni sul cast, la produzione e la sinossi con la gallery, le locandine e i trailer nella nostra scheda.

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