Max Landis parla di Martyr, il sequel di Chronicle che non vedremo mai

Doveva chiamarsi Martyr il sequel di Chronicle che non vedremo mai: protagonista una supervillain pazza. Max Landis ne parla su Twitter...

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Sappiamo che un sequel di Chronicle è in lavorazione, ma dal 18 luglio sappiamo che ufficialmente l'autore del primo film, Max Landis, non è più coinvolto.

Landis ha parlato più volte delle divergenze creative con la 20th Century Fox, e ora su Twitter condivide diversi dettagli sul sequel da lui sviluppato che la major non ha voluto produrre:

A pensarci bene, non sono nemmeno sicuro che i fan del primo film sarebbero stati pronti o ansiosi di vedere il mio secondo film, almeno per come l'avevo scritto originariamente.

Non c'era più il principio "cosa faresti se", non c'erano più gli scherzi e il bromance, non c'era più l'adorabile e tragica figura di Andrew, né quella speranzosa e ottimista di Steve.

Al posto loro c'era uno sguardo fisso e dark su un mondo complicato che poneva la domanda: "vale la pena essere un eroe", raccontato dal punto di vista di una donna pazza e dal cuore spezzato che si sarebbe martirizzata per diventare la prima villain del mondo.

Secondo il mio giudizio era un sequel che elaborava idee e situazioni del primo film, ma creando un film di genere completamente diverso.

Mettiamola così: ai miei occhi ottimistici ma ovviamente parzialissimi, poteva diventare un Aliens, un Terminator 2... o alla peggio un Grease 2. 

Quindi forse alla fine è un bene che Martyr non sia mai diventato un film. E' triste che non mi abbiano permesso di fare una delle mie versioni precedenti.

La cosa più frustrante è che non so se mi daranno mai l'opportunità di spiegare cos'era MOGO e cosa faceva nella caverna.

[...] L'idea che una serie di film a basso budget ispirati a Chronicle convergessero tutti in una specie di crossover stile Avengers era intrigante.

Il fatto che la Fox abbia detto di no a un sequel di Chronicle con protagonista una donna pazza che diventava una super villain non stupisce, ovviamente. I diritti del sequel sono della Fox e, nell'economia di una major, sprecare la possibilità di fare dei sequel in stile "more of the same" con qualcosa di molto originale ma comunque più rischioso ha un senso. Certo, i fan probabilmente ora si staranno mangiando le mani, e nel frattempo il rapporto del giovane Landis con Hollywood inizia nel peggiore dei modi...

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