Maurizio Costanzo è morto, il conduttore televisivo aveva 84 anni

Maurizio Costanzo, icona della televisione italiana, è morto nella giornata del 24 febbraio 2023 all'età di 84 anni

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Maurizio Costanzo è morto oggi, venerdì 24 febbraio 2023, all'età di 84 anni a Roma.

Il conduttore televisivo ha lavorato per oltre 30 anni al suo talk show che, dopo la chiusura nel 2009, era ritornato sugli schermi nel 2015.

Nato a Roma il 28 agosto 1938, Maurizio Costanzo aveva iniziato a lavorare come cronista per Paese Sera nel 1956, per poi passare alla radio diventando autore in Rai di programmi come Canzoni e nuvole, condotto da Nunzio Filogamo, e successivamente compiere il passo che lo ha portato in televisione.

Nato a Roma il 28 agosto 1938, Maurizio Costanzo aveva iniziato a lavorare come cronista per Paese Sera nel 1956, per poi passare alla radio diventando autore in Rai di programmi come Canzoni e nuvole, condotto da Nunzio Filogamo, e successivamente compiere il passo che lo ha portato in televisione.

Tra i programmi a cui ha lavorato ci sono Bontà loro, andato in onda su Rai1 dal 1976 al 1978, Acquario (1978-1979), Grand'Italia (1979-1980) e Fascination (1984).
Nel 1982 ha poi preso il via lo storico Maurizio Costanzo Show, registrato al Teatro Parioli di Roma, e che ha contribuito al successo di celebrità e artisti come Vittorio Sgarbi, Valerio Mastandrea, Ricky Memphis, Daniele Luttazzi, Alessandro Bergonzoni, Giobbe Covatta, Enzo Iachetti, Dario Vergassola e Giole Dix.

Costanzo ha inoltre lavorato in campo musicale, diventando co-autore di canzoni come Se Telefonando portata al successo da Mina, ed è stato autore di opere teatrali tra cui Cielo, mio marito! scritta con Marcello Marchesi, Il marito adottivo, Con assoluta gratitudine, Un amore impossibile e Vecchi, vuoti a rendere.
Per il cinema ha partecipato alla sceneggiatura di vari film come Bordella e La casa dalle finestre che ridono, diretti da Pupi Avati, e Una giornata particolare di Ettore Scola, oltre ad aver diretto nel 1978 il lungometraggio Melodrammore con Amedeo Nazzari.

Nel 1978 Maurizio Costanzo ha inoltre iniziato la collaborazione con la Rizzoli Editore, diventando direttore de La Domenica del Corriere e del quotidiano L'Occhio. Per l'editore ha inoltre diretto il primo telegiornale nazionale privato della tv italiana, intitolato Contatto.

La sua carriera, nel 1981, ha subito una pausa causata dallo scandalo della Loggia P2 e alla rivelazione che il suo nome fosse nelle liste ritrovate nell'abitazione di Licio Gelli.
Successivamente Costanzo ha ripreso in mano la situazione, fondando anche la propria società di produzione con Alberto Silvestri, chiamata Fortuna Audiovisivi, con cui ha realizzato nel 1984 la serie Orazio, in cui recitava accanto a Simona Izzo, i cui episodi venivano trasmessi ogni settimana all'interno di Buona Domenica, di cui era conduttore.

Negli anni '90 c'è stato spazio per talk show e trasmissioni come Dopo Cena e Guerra o pace, oltre alla nascita della società Maurizio Costanzo Comunicazione, mentre è proseguita la sua attività come giornalista e critico per numerose testate come Il Messaggero, Gente, Panorama, Il Riformista e Il Romanista, giornale dedicato alla squadra di calcio di cui era grande tifoso.
L'icona della tv italiana ha ripercorso la sua vita e la sua carriera nei libri come Chi mi credo di essere e il successivo E che sarà mai?.

Negli anni successivi il conduttore si è occupato di Tutte le mattine, poi diventato Buon Pomeriggio, Conversando, Altrove - Liberi di sperare, Il grande cinema italiano, Memorie dal bianco e nero, Bontà sua, Maurizio Costanzo Talk, Italia Mia, Di che talento sei?, Italia in 4D e S'è fatta notte, della trasmissione radiofonica L'uomo della notte e poi di Radio Costanzo Show, e della rubrica Letterando. Sulla carta stampata è stato impegnato nella gestione di Vero e di Corriere dell'Umbria, firmando inoltre la rubrica settimanale La domenica col baffo.

Il 2015 segna il ritorno del Maurizio Costanzo Show su Rete 4 mentre continuava la sua collaborazione con la Rai in occasione di Bella Storia e Memory, oltre a collaborare con Domenica In, trasmissione che lo riaccoglie dopo 11 anni. Dividendosi tra reti pubbliche e Mediaset, Maurizio ha firmato anche trasmissioni come Parliamone, Maurizio Costanza racconta, e Swing - Storie sincopate di ieri e di oggi.

La vita di Maurizio Costanzo è stata poi segnata dal suo impegno contro la mafia che lo ha portato a subire, il 14 maggio 1993, anche un attentato quando una Fiat Uno piena di tritolo esplose in via Ruggero Fauro, vicino al Teatro Parioli, mentre il conduttore stava passando in macchina al termine delle registrazioni del Maurizio Costanzo Show. Il condutttore era stato grande amico di Giovanni Falcone e aveva condotto, insieme a Michele Santoro, una maratona Rai-Finivest contro la mafia dopo l'omicidio di Libero Grassi.

Il conduttore è stato sposato con la fotoreporter Lori Sammartino, con la giornalista Flaminia Morandi con cui ha avuto i figli Camilla e Saverio, con Marta Flavi, e infine dal 1995 con Maria De Filippi, con cui nel 2002 ha accolto in affidamento, e poi adottato, un bambino.

Fonte: ANSA

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