Matthew Perry, il regista del pilot di Friends piange l'attore e parla del cast: "Come quando ti muore un fratello"

James Burrows, storico regista del pilot di Friends, ricorda Matthew Perry e racconta di aver parlato con il cast della serie

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In un'intervista andata in onda su Today, James Burrows ha ricordato Matthew Perry, a pochi giorni dalla scomparsa dell'attore di Friends a soli 54 anni.

Burrows è una vera icona della televisione, una colonna portante del genere sitcom, veterano che ha diretto tutti gli episodi di Cin Cin e Will & Grace, e decine di episodi tra Mike & Molly, Frasier, Taxi, oltre ai pilot di Dharma & Greg, Due uomini e mezzo, The Big Bang Theory.

Di Friends ha diretto una quindicina di episodi, incluso il pilot, dove ha contribuito a impostare ritmo e tempi comici, e le tre puntate successive.

"Era incredibilmente ricco di inventiva," ha raccontato Burrows nell'intervista, "metteva moltissima inventiva nel modo in cui recitava una battuta." E ha ricordato il suo lavoro durante la lettura del copione: "Wow. Quando leggevamo le sceneggiature intorno al tavolo. Matthew aveva proprio un certo modo di rendere le battute".

La scomparsa dell'attore ha scosso particolarmente il regista: "Ci sono voluti un paio di giorni perché digerissi la notizia. Faceva parte di una famiglia, ed è il primo a essersene andato da quella famiglia". Burrows ha scritto alle protagoniste Courteney Cox, Jennifer Aniston e Lisa Kudrow nel girono della morte del collega: "Mi sono scambiato dei messaggi con le ragazze il giorno in cui l'abbiamo saputo. Erano distrutte. È come quando muore un fratello".

Nell'intervista, il regista ricorda quando portò tutti e sei i protagonisti della sitcom a cena fuori a Las Vegas per fargli capire che sarebbero diventate delle star: "Li portai a cena da Spago, è una storia vera. Dissi a loro sei: 'Mettetevi la cintura di sicurezza perché questo è l'ultimo momento di anonimato'".

Tornando a Perry, Burrows spiega come fosse perfetto per la parte di Chandler Bing: "Era davvero, davvero divertente. Ed era anche un po' strano. Chandler era strano, e Matthew lo stesso. Quindi era perfetto, una fusione perfetta. Le sue espressioni facciali erano incredibili, si poteva sempre staccare sul volto di Matthew. Era consapevole che anche se non stava parlando, poteva essere inquadrato".

Infine, il regista racconta che negli ultimi anni tutti i colleghi di Perry erano fieri di come aveva affrontato la sua lotta alle dipendenze: "Eravamo così orgogliosi di lui nell'ultimo paio di anni, era riuscito a riprendersi davvero bene. [...] È così triste, so che voleva essere ricordato come un bravo attore, un uomo divertente e un caro amico di tante persone".

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