Matthew Perry: la polizia e la DEA aprono un'indagine sulla morte dell'attore per abuso di ketamina

Lo scorso dicembre sono emersi alcuni dettagli sulla morte di Matthew Perry, adesso la polizia apre un'indagine

Redattore per badtaste.


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Lo scorso dicembre sono emersi alcuni dettagli sulla morte di Matthew Perry, deceduto a causa degli “effetti acuti della ketamina” in base a quanto riportato dagli esami tossicologici effettuati sul suo corpo dopo il decesso avvenuto il 28 ottobre scorso.

L’attore era stato ritrovato nella sua vasca idromassaggio in arresto cardiaco, senza che venissero rilevati segni di violenza o droghe presenti sul posto. Secondo gli esami tossicologici, l’attore si era sottoposto a una terapia a base di ketamina (farmaco viene usato per curare depressione ansia) una settimana prima del decesso. Generalmente il farmaco permane nel corpo solo per qualche ora, perciò secondo il medico legale della contea di Los Angeles la sostanza “non poteva quindi provenire da quella terapia”.

Oggi da Variety apprendiamo che la DEA e la polizia di Los Angeles hanno alla luce di questo avviato un'indagine criminale per scoprire dove Perry si sarebbe procurato la ketamina e le dinamiche dietro l'elevatissima quantità trovata all'interno del suo corpo.

La ketamina nel corpo di Perry ha causato una sovrastimolazione cardiaca e una depressione respiratoria. Al decesso – che viene definito accidentale – hanno contribuito l’annegamento, coronaropatia e gli effetti della buprenorfina, usato per trattare la dipendenza da oppioidi. In base alle informazioni raccolte dal medico legale, Perry era sobrio e non faceva uso di droghe da 19 mesi, ma fumava due pacchetti di sigarette al giorno, soffriva di enfisema e di diabete.

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