Matthew Lewis spiega perché trova "doloroso" riguardarsi nei film di Harry Potter
Matthew Lewis ha parlato dei film di Harry Potter e nello specifico del motivo per cui non riesce a riguardarsi in quei film
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Trovo molto difficile quando nel personaggio comincia a trasparire troppo di me stesso. Trovo più facile quando posso interpretare qualcuno di completamente diverso, come un poliziotto a Londra o un ricco.
A volte è doloroso rendersi conto di quanto di me ci sia in Neville. Quando mi guardo mi ritrovo a pensare: "Quello non è Neville, sei tu".
Il Times ha chiesto una dichiarazione a David Yates, regista degli ultimi quattro film della saga e di Animali Fantastici:
Matthew era più che altro un personaggio secondario quando arrivai alla regia per dirigere l'Ordine della Fenice. Ma iniziò a essere più sicuro, più curioso, più presente film dopo film. E più ambizioso.
Il regista ha raccontato nello specifico di aver ideato una scena per lui in Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 2 visto che non era né presente nel libro né nella sceneggiatura di Steve Koves, ovvero la sequenza della distruzione del ponte in cui Neville affronta i Ghermidori:
Catturava il fascino di Neville e la qualità da uomo comune di Matthew. Aveva una modestia e un'onestà che era difficile da ignorare.