Matt Damon spiega che sua figlia si rifiuta di vedere Will Hunting - Genio ribelle perché "potrebbe essere un bel film"

Matt Damon ha spiegato che sua figlia non vuole vedere Will Hunting - Genio ribelle perché preferisce ricordargli di "volare basso"...

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Matt Damon è attualmente impegnato nella promozione stampa di La ragazza di Stillwater, il film di Tom McCarthy con Matt Damon, Abigail Breslin, Camille Cotin. La star, in un intervento a CBS Sunday Morning (via Entertainment Weekly), ha regalato un gustoso aneddoto familiare relativo a una delle sue tre figlie, nello specifico alla più piccola del trio, quella nata nel 2010 (in realtà poi l'attore considera come sua figlia anche Alexia Barroso, nata nel 1998 dalla precedente unione di sua moglie Luciana Bozán Barroso).

Matt Damon ha spiegato che sua figlia non vuole vedere Will Hunting - Genio ribelle, la pellicola che ha regalato un Oscar a lui e a Ben Affleck nel 1998, perché "potrebbe essere un bel film" e preferisce ricordare a suo padre di stare con i piedi per terra dando la precedenza ai brutti film ai quali ha preso parte.

Si rifiuta di guardare Will Hunting - Genio ribelle. Non vuole guardare un mio film se pensa che potrebbe essere un buon film. Preferisce lanciarmi me*da addosso! Mia figlia mi ricorda robe tipo "Ehy papà, ti ricordi quel film che hai fatto, The Wall?" e io "S'intitolava The Great Wall!" osservazione alla quale risponde con "Papà, non c'era nulla di 'great' in quel film!". Mi tiene coi piedi per terra.

A seguire trovate la sinossi ufficiale del film con Matt Damon e Robin Williams:

Nei quartieri poveri a sud di Boston, Will Hunting, venti anni, vive in modo precario e disordinato insieme ad alcuni amici teppisti e guadagna qualcosa, lavorando come inserviente nel dipartimento di matematica del famoso MIT. Tra una chiacchiera e l'altra, e in incontri occasionali, Will si lascia andare ad improvvise citazioni storiche e risolve senza fatica un problema di matematica che sembrava difficilissimo. Tutto ciò attira l'attenzione del prof. Lambeau, che comincia a seguire Will fin quando il ragazzo, arrestato dopo l'ennesima rissa in un bar, viene condannato alla prigione. Lambeau interviene e ottiene la libertà, promettendo al giudice di affidarlo, per un adeguato trattamento, ad uno psicologo. Dapprima Will deride i medici che provano a curarlo, poi Lambeau decide di affidarsi a Sean, vecchio compagno di università. I due cominciano a parlare. Sean ha perso da poco la moglie, ed è un vuoto che non riesce ancora ad assorbire. Will lo capisce e se ne serve per metterlo in difficoltà. Tra i due si instaura un rapporto difficile ma molto schietto che tuttavia sembra sfociare in una rottura. Molto seccato per l'andamento delle cose, Lambeau rimprovera aspramente Sean, facendo riaffiorare antichi attriti dei tempi dell'università. Intanto Will, che ha rifiutato importanti proposte di lavoro, conosce Skylar, una studentessa di Harvard, con la quale inizia una relazione. Skylar gli confessa di essere innamorata ma lui rifiuta qualunque discorso affettivo, memore delle delusioni e delle violenze ricevute durante l'infanzia e l'adolescenza. Avendo passato le stesse difficoltà, Sean trova finalmente gli argomenti e le parole giuste per arrivare ad una nuova comprensione con il suo paziente, che alla fine scoppia in lacrime e si lascia convincere ad andare in California a raggiungere la ragazza che lo ama. Will allora parte sull'auto che gli amici gli hanno regalato per i suoi 21 anni.

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