Matrix Resurrections: la Warner Bros era spaventata da una battuta metareferenziale sullo studio
David Mitchell e Aleksander Hemon, co-sceneggiatori di Matrix Resurrections con Lana Wachowski, raccontano un interessante retroscena
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Interpellati in materia dal magazine citati su quale fosse l'umore dello studio per il passaggio citato, i due hanno spiegano:
Mitchell: Trepidazione. Credo sia questa la parola giusta. Trepidazione che viene sublimata nella generale ansia esistenziale di Thomas Anderson. Per quanto concerne qualsiasi battuta fatta verso la Warner viene naturalmente fatta con rispetto e affetto. Nel senso più legale di questi due termini. Ma sì, c'era una certa trepidazione. Era un passo notevole.
Hemon: È vero. Va anche detto che David ed io siamo solo degli sceneggiatori e non abbiamo mai incontrato nessuno dello studio fino al giorno in cui sono state organizzate le nostre interviste. Ergo, se anche ci fosse stato qualche tipo di respingimento, non è mai arrivato alle nostre orecchie. Lana ci ha protetto. Ma sai, credo anche che fossero così emozionati dal fatto che Lana desiderasse fare il film, quindi perché mettere dei paletti? Per lo meno a quel tempo. Magari dopo, chissà. Ma era importante fare il film.
Battute meta o meno, sappiamo bene che, per diverso tempo, la Warner ha cercato di dare forma a un quarto Matrix senza le sorelle Wachowski e che poi, quando Lana Wachowski ha espresso la volontà di girarlo, questi progetti alternativi sono stati accantonati (ECCO TUTTI I DETTAGLI).
Per conoscere tutte le informazioni su Matrix Resurrections, film scritto e diretto da Lana Wachowski con Keanu Reeves nei panni di Neo e Carrie-Anne Moss in quelli di trinity, non dovete fare altro che visitare la nostra scheda del film.
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