Masters of the Air: i produttori commentano il finale e le scelte dei protagonisti

I produttori e i protagonisti di Masters of Air hanno commentato l'episodio finale della serie targata Apple TV+

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Spoiler Alert

L'episodio 9 di Masters of the Air ha condotto gli episodi al finale della storia e i produttori e le star della serie hanno commentato quanto accaduto nel capitolo conclusivo del progetto targato Apple TV+.

Non proseguite con la lettura se non volete anticipazioni!

Il produttore esecutivo Gary Goetzman ha spiegato il motivo per cui Gale "Buck" Cleven, interpretato da Austin Butler, vede un cavallo bianco che segue i militari tedeschi in ritirata. Intervistato da The Wrap, Goetzman ha spiegato che quell'elemento è legato al fatto che il pilota sia fuggito dalla prigionia, ma i suoi problemi non sono ancora finiti. Il produttore ha commentato:

Per quanto riguarda gli aspetti visivi, e per dove va la storia, è davvero simbolico di quello che sta pensando. Quel cavallo è un campione e, probabilmente, a un bivio pensando 'Dove sto andando?'.

Il co-creatore John Orloff, ai microfoni di Variety, ha invece risposto alle critiche rivolte a Buck e Bucky, interpretati da Butler e Callum Turner, che sono stati ritenuti troppo "hollywoodiani". Lo sceneggiatore, facendo riferimento anche a Rosie, parte affidata a Nate Mann, ha ricordato:

Ho letto alcune critiche: 'Oh, sono così in stile Hollywood'. Sì, perché lo erano. Erano Maverick prima che Maverick esistesse. Erano realmente questi ragazzi con il cappello, lo stuzzicadenti e la sciarpa, e parlavano come star del cinema. Rosie è la generazione successiva e non è così. Lui pensa 'Facciamo il lavoro. Facciamo qualsiasi cosa sia necessaria per compiere questo lavoro'.

Orloff ha ribadito:

Non si tratta di romanticismo, di avere relazioni sessuali. Si tratta di vincere la guerra. Non che Buck e Bucky non volessero vincere la guerra, ma c'erano per loro molte più cose oltre quello.

Mann, commentando la scelta presa da Rosie di tornare a combattere dopo le sue 25 missioni, ha infine spiegato a The Hollywood Reporter:

Inizialmente non sapevo cosa pensare. Pensare alle probabilità, alle statistiche, ai numeri, e, ovviamente, alla terrifficante natura di cosa hanno rappresentato quelle 25 missioni per lui è quasi sconcertante. Ma, alla fine, per lui sembrava semplice. Tornare non era semplicemente un'opzione per lui.

L'attore ha proseguito:

Non penso sarebbe mai stato in grado di stare seduto da solo a casa e poi fare questi tour in cui parla alle nuove reclute se avesse saputo che la base che aveva lasciato era piena di giovani che avevano bisogno di essere guidati da qualcuno che ha l'esperienza di poter unire il gruppo.

Mann ha concluso:

La sua forza d'animo personale è straordinaria, ma dice qualcosa riguardante la sua forza d'animo come leader del 100esimo e di questi uomini. Ha detto a sé stesso: 'No, devo essere qui e devo essere qui per loro'. Quindi è ciò di cui è fatto.

Che ne pensate dei commenti all'episodio finale di Masters of the Air? Avete amato la conclusione della storia?

Potete rimanere aggiornati sulla serie grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

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Fonte: TheWrap, Variety, The Hollywood Reporter

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