MasterChef Italia 13: chi sono i finalisti e le loro dichiarazioni!

Vi proponiamo per l'ultima volta in questa edizione il riassunto ufficiale, seguito dall’intervista ai finalisti di MasterChef 13

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Spoiler Alert

Ultime due puntate di MasterChef Italia 13, quelle andate in onda ieri 29 febbraio, che ha eletto la vincitrice del cooking show di Sky prodotto da Endemol Shine Italy. Vi proponiamo quindi il riassunto ufficiale, seguito dall’intervista ai finalisti di MasterChef 13.

Ovviamente non proseguite nella lettura se non avete ancora visto gli episodi.

MasterChef Italia 13, gli ascolti delle puntate finali

Una serata carica di emozioni e appassionante, divertente e piena di attesa, condita da un clamoroso successo di ascolti: il trionfo di Eleonora Riso, proclamata dalla viva voce di Bruno Barbieri affiancato da Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli, regala al cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy il dato più alto delle ultime quattro finali: ieri su Sky Uno/+1 e on demand, 1.145.000 mila spettatori medi con il 5,4% di share, oltre 1.589.000 contatti unici e il 72% di permanenza, dati che sono in crescita del +8% rispetto agli omologhi episodi della stagione precedente e del +45% nel confronto rispetto a una settimana fa. Nel dettaglio, il primo episodio di ieri ha raggiunto 1.218.000 spettatori medi, con il 4,9% di share, oltre 1.693.000 contatti unici e il 72% di permanenza; il secondo, con i menù dei tre finalisti e la proclamazione ufficiale, ha totalizzato 1.073.000 spettatori medi, con il 5,94% di share, 1.484.000 contatti e il 72% di permanenza.

Nei sette giorni, i due episodi della scorsa settimana segnano 1.936.000 spettatori medi, con 2.535.000 di contatti unici e il 76% di permanenza, un dato in linea con gli omologhi episodi dell’anno scorso.

Sui social la conversazione è letteralmente esplosa: 792mila interazioni social totali, dato in crescita del +62% rispetto a un anno fa e del +212% rispetto ai precedenti episodi, portano MasterChef Italia in cima alla classifica degli show più commentati della serata; l’hashtag ufficiale è entrato nella classifica dei Trending Topic italiani direttamente alla prima posizione rimanendovi stabilmente fino alla mattina di venerdì; non solo, #MasterChefIT è apparso anche nei Trending Topic a livello globale, in seconda posizione a cavallo della proclamazione di Eleonora; nella chart dei TT italiani sono apparsi anche i nomi di Eleonora, Niccolò, Kassandra e Michela. Nel complesso, l’intera stagione ha generato più di 11 milioni di interazioni (fonti: Talkwalker SCRTrends24.in).

Il quarto posto di Sara

Quarto posto, eliminata nel corso del penultimo episodio di stagione, Sara Bellinzona, impiegata di 24 anni di Montalto Pavese (Pavia). Il suo sogno si è interrotto all’ultimo scoglio prima della finalissima, dopo la Mystery Box e l’Invention Test per i quali è arrivato in cucina Andreas Caminada, vero genio della cucina mondiale che ha basato tutta la sua attività in Svizzera, nel paesino di Fürstenau (una delle città più piccole al mondo, meno di dieci residenti tutto l’anno): nel 2003 ha aperto il suo ristorante Schloss Schauenstein grazie al quale è riuscito a influenzare un’intera generazione di giovani chef, tanto che appunto ora è ormai consuetudine parlare di “generazione Caminada”, e che negli anni ha conquistato 3 stelle Michelin, 19 punti Gault Millau e, dal 2010, un posto nella classifica World's 50 Best Restaurants.

I menù dei finalisti di MasterChef 13

Nel corso della finalissima di MasterChef Italia, la nuova detentrice del titolo ha presentato un menù chiamato “Ichigo Ichie - Quant’è bello leggere tra le righe”, che lei racconta così: «Qualche anno fa ho letto un libricino che descriveva in modo semplice e comprensibile a noi occidentali il concetto giapponese di “ichigo ichie”. Sintetizzando, stiamo parlando di un momento presente che va vissuto appieno, perché la vita è un susseguirsi di avvenimenti ognuno dei quali è unico e irripetibile: l’invito è quello di non rimandare, provando a fare cose mai fatte prima, cambiando le cose se non ci sentiamo bene, rincorrendo i momenti speciali e respirando. Ho cercato quindi di placare il caos che avevo dentro – spiega ancora Eleonora – è impulso ed emozione, ma può essere anche distruttivo. Mi sono accorta di non avere nessun altro vero obiettivo nella vita se non quello di ricercare un minimo di equilibrio. Così per il mio menù ho deciso di ispirarmi alla cucina giapponese, intrecciandola alle mie tradizioni e alle mie esperienze rendendo protagonisti gli ingredienti a cui sono affezionata, perché mi ricordano dei momenti importanti e significativi della mia vita. Il mio menù sarà semplice, giocoso ed equilibrato».

I piatti che ha portato all’assaggio sono stati: l’antipasto Nonno Umami, chips di carta di riso, con “insalata russa” scomposta, concentrato di acciughe e vin santo, wasabi; Fiume Sacro, dei ravioli al vapore ripieni di patate aromatizzate al rosmarino, tartare di trota marinata, pompelmo, brodo dashi; Pelle Ribelle, anguilla in doppia cottura e laccata, salsa di albicocche e alloro, insalatina di sedano, cetriolo, mela verde, rafano e zenzero; infine, Mochi = Grande Fortuna, mochi ripieno di bavarese al cocco e cardamomo con frutta fresca, bubble tea con sfere al caffè e tè matcha.

Interessanti e molto strutturati anche i menù degli altri due aspiranti chef sul podio di questa edizione.

Legatissima al suo territorio, Michela ha presentato “Mountain Experience”, che lei descrive così: «Nei luoghi che amo trovo me stessa, le cose più care e i sapori che formano le mie originiPartendo dal Lago di Garda dove lo sguardo non ha confini, arrivo sulle mie Dolomiti e il viaggio è un invito a scoprire la mia cucina, quella che rappresenta una parte di me. Mi accompagnano – aggiunge Michela – ingredienti che abbracciano altri posti, ognuno è la somma di origini ed esperienze».

I piatti quindi erano: Riflessi di lago, filetti di salmerino affumicati al ginepro e pino, su insalatina di erbe selvatiche e maionese agli agrumi; il primo Fioritura, fiori di loto alla barbabietola ripieni di finferli, adagiati su crema al tartufo estivo del Baldo con tuorlo fritto; Der Wald, carrè di agnello in crosta di erbe con purea di topinambur e cipolle rosse agrodolci; infine, Arrivo a casa, un semifreddo alla mela verde Granny Smith, namelaka alla vaniglia, streusel alla cannella e uvetta.

Antonio invece ha creato quattro portate dal titolo “La chiave di tutto”, sintetizzato in queste parole che non possono che partire dalle sue origini: «Il nome del mio menù si rifà a una citazione dello scrittore di origine tedesca Johann Wolfgang von Goethe, che durante il suo viaggio in Italia disse: “L’Italia senza la Sicilia non lascia alcuna immagine nell’anima, perché è in Sicilia che si trova la chiave di tutto”. Ecco, il mio menù vuole essere un omaggio alla mia Terra – dice – Come Ulisse, che per 10 anni è stato lontano dalla sua Itaca e poi riesce a farvi ritorno, anch’io dopo dieci anni ho l’opportunità di ritornare a casa».

I piatti del suo menù avevano molti legami alla Sicilia: Archè, lumache di terra, pesto di tenerumi, salsa ai fichi d'India, colatura di ricci di mare e finocchietto selvatico; Sacro e Profano, bottoni di tumminia ripieni di ricotta di pecora ed essenza di gambero rosso di Mazara, la sua bisque, gambero crudo, fondo di agnello e basilico fritto; La mia Odissea, astice blu nel suo brodo, taccole, porro, cardoncelli, zest di limone; infine, Punto e a capo, semisfera di ricotta di pecora e scaglie di cioccolato di Modica, glassa al cioccolato bianco, salsa alle more e crumble di torrone alle mandorle e pistacchi.

La vincitrice di MasterChef 13

27 anni, cameriera a Firenze, Eleonora sale sul gradino più alto del podio insieme agli altri protagonisti della sfida con i menù personali: Michela Morelli, personal trainer 44enne di Appiano sulla Strada del Vino (Bolzano), e Antonio Mazzola, 28 anni geometra che vive a Monaco di Baviera e originario di Palermo. Quarta Sara Bellinzona, impiegata di 24 anni di Montalto Pavese (Pavia), eliminata dopo la Mystery Box e l’Invention Test che hanno ospitato Andreas Caminada, vero genio della cucina mondiale (3 stelle Michelin, 19 punti Gault Millau e, dal 2010, un posto nella classifica World’s 50 Best Restaurants con il suo ristorante Schloss Schauenstein).

Con la sua vittoria, Eleonora – favorita della vigilia e prima toscana a vincere il titolo – conquista 100.000 euro in gettoni d’oro e l’accesso a un prestigioso corso di alta formazione presso ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana; in più, come da tradizione, conquista la possibilità di pubblicare il proprio primo libro di ricette grazie alla casa editrice Baldini+Castoldi: “Laboratorio di sapori”, in uscita l’8 marzo.

Le parole di Sara, Michela e Antonio finalisti di MasterChef 13

Siete arrivati a un passo dalla vittoria, cosa avreste fatto di diverso?

Sara: Sono tra i tre quella che probabilmente ha più rimorsi, ma non farei niente di diverso, grazie anche agli errori sono arrivata quarta che è un bellissimo traguardo. A posteriori avrei creduto di più in me stessa.

Michela: Col senno di poi cambierei l'antipasto della finale. Non cambierei niente del mio percorso, non mi vergogno né degli alti né dei bassi.

Antonio: Non cambierei nulla del mio menù, sono contentissimo di aver portato la mia terra a MasterChef, le critiche servono a migliorare e ne farò tesoro. Sono contento del mio percorso e va bene così.

Cosa augurate a Eleonora e a voi stessi?

S: Ho stretto un bellissimo rapporto con Eleonora e le auguro il meglio, ce la vedo inaugurare la sua casa in campagna come home restaurant. Per me mi auguro di realizzare la mia idea di cucina che richiama i sapori di casa.

M: Spero che ora Ele creda di più in se stessa. Spero che riesca a vedere quanto valga. Per me mi auguro di non perdere mai quel che sono, il mio spirito combattivo, spero di non spaventarmi più e adesso voglio andare fino in fondo.

A: Io auguro a Ele tutto il bene del mondo, le voglio un bene dell'anima e sono contento del suo risultato, le auguro di realizzare tutti i suoi sogni e deve credere nelle sue capacità. Io invece, arrivato qui non mollerò di un millimetro.

Antonio non hai mai sbagliato un piatto, sei sempre stato tra i migliori, ci sono dei piatti che ora conservi nel cuore e che ti seguiranno nei tuoi menù futuri?

Il mio percorso a MasterChef è stato un bellissimo crescendo. Io imparavo, studiavo e andavo avanti. Non mi pento di nessun piatto e ho fatto tesoro di ogni critica che mi hanno fatto gli chef. I piatti di cui sono orgoglioso sono sicuramente due: il piatto della finale, ovvero l'astice, a cui apporterò qualche modifica come consigliato dallo chef Cannavacciuolo e Semplicemente Antoine, dove ho dato tutto me stesso, mi sono molto divertito, l'ho dipinto con tutto me stesso, e sono molto orgoglioso di quel piatto.

Michela insieme a Deborah sei stata quella che ha vinto più Golden Pin, come hai trovato questa novità e hai qualche consiglio per i concorrenti futuri per utilizzarla al meglio?

È una novità e va bene così, ai prossimi concorrenti consiglio che, se sei in difficoltà, davvero tanto in difficoltà, usala tranquillamente e mostra la tua debolezza. Per me mostrarsi debole non è essere debole, è una forza senza pari.

Antonio, sei tornato comunque a casa? Meritavi tu di vincere?

Il progetto resta quello, io mi sono licenziato dal lavoro e mi trasferirò con la mia famiglia in Italia. Sperando che MasterChef mi dia l'opportunità di andare a cucinare in una cucina stellata. Per quanto riguarda la vittoria i menù erano diversi, siamo due persone diverse e non ho giudicato io, se gli chef hanno preferito il suo, chapeau ad Eleonora. Io presentando il mio menù ho già vinto.

Qual è il vostro rapporto coi social?

S: Non riesco a non dar peso alle parole delle persone. Vedere che certe persone volevano che andassi a casa non mi ha abbattuto ma mi ha fatto riflettere su ciò che ho sbagliato. Ben vengano commenti positivi e negativi.

M: Con me ci sono andati giù belli pesanti. All'inizio li leggevo ed è stato solo un incubo, poi ho chiuso tutto e ho imparato a non leggerli più. Per me restava solo il mio porto sicuro.

A: Se l'hater è un ingrediente nuovo non lo conosco. Non gli do importanza se sono offese gratuite, io ascolto solo le critiche costruttive.

Volete dirci qualcosa del dietro le quinte della gara?

M: Il dietro le quinte è pesante, fatto di libri, fatto di poche ore di sonno, di lacrime, di riso e pollo, è pesante. Essere mamma di tre figli e stare lontana tre mesi da casa è inspiegabile. MasterChef è riuscito a piegare Michela e io non mi piego facilmente.

S: Il dietro le quinte è tosto. Ti devi estraniare da tutto per poter far bene quello che stai facendo, soprattutto se hai gente a casa. La testa va in giro, poi torni in hotel e non hai tempo di fare altro se non crollare a letto. La cosa più bella è stata interagire tra di noi, conoscerci, e sono grata per questo perchè mi hanno dato tanto sia a livello umano che di cucina. Non posso essere più felice di così. Tosto ma bello.

A:Tosto, perché essendo quasi papà non è stato facilissimo. Lasciare tutto fuori non è stato facile, ma mia moglie mi ha sostenuto in tutto questo. Non dovevo sprecare tempo e quindi studiare, la priorità era arrivare più avanti possibile, quindi sì, il dietro le quinte è stato tosto

Oltre i tre giudici, l’esperienza di MasterChef ti è servita a conoscere cuochi dalla fama internazionale. Chi è quello che ti ha colpito di più?

S: Tutti allo stesso modo ci hanno regalato qualcosa, se proprio proprio devo scegliere lo chef Atala. Forse perché era il primo, forse perché era il primo impatto con uno chef estero pieno di cultura e che solo con lo sguardo ci regalava qualcosa. Il momento che più mi ricordo è quando ho rischiato col cacao e mi ha fatto i complimenti.

M: Enrico Recanati e i suoi polli, non poteva non fare breccia nel mio cuore, mi ha fatto cucinare il pollo da lontano, unica cottura che mi mancava. E poi Andreas Caminada, replicare un suo piatto mi ha fatto uscire da tutte le confort zone, e mi ci sono trovata bene a pelle.

A: Io ne avrei due: chef Chiara Pavan, un modello da seguire, che mi ha stregato con le sue capacità e poi Mauro Uliassi che nel poco tempo in cui sono rimasto nella sua cucina mi ha fatto innamorare, spero che uno dei due mi permettano di andare a lavorare per loro. Sono davvero dei modelli da seguire.

A breve pubblicheremo invece le dichiarazioni di Eleonora, la vincitrice di MasterChef 13.
Intanto sono sempre aperte le selezioni per la prossima stagione di MasterChef Italia: tutte le informazioni sono disponibili al link masterchef.sky.it/casting.

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