Masterchef Italia 12: chi è stato eliminato nelle puntate del 9 febbraio e le sue dichiarazioni!

Le dichiarazioni ufficiali di chi è stato eliminato alla fine degli episodi del 9 febbraio di Masterchef 12

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Spoiler Alert

Nella serata di ieri 9 febbraio, sono andate in onda due nuove puntate di Masterchef 12, e questa volta nel cooking show di Sky prodotto da Endemol Shine Italy si è tenuto un Invention Test con Giancarlo Perbellini e una difficile prova in esterna con dieci chef (e ingredienti) internazionali. Chi è stato eliminato alla fine degli episodi? Potete scoprirlo nel riassunto ufficiale, mentre in fondo all’articolo, trovate alcune dichiarazioni dei concorrenti eliminati.

Ovviamente non proseguite nella lettura se non avete ancora visto gli episodi.

Gli ascolti degli episodi del 9 febbraio di Masterchef 12

Per l’appuntamento di ieri con il cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, su Sky Uno/+1 e on demand, media serata di 431mila spettatori medi, con l’1,7% di share; nel dettaglio, il primo episodio ha raggiunto 489mila spettatori medi, il secondo 372mila spettatori medi. Gli ascolti degli episodi della scorsa settimana, nei sette giorni, hanno raggiunto 2 milioni 47 mila spettatori medi con quasi 2,7 milioni di contatti unici e una permanenza sempre altissima, al 76%, dati che sono in linea rispetto ai due episodi della settimana precedente e in crescita del +21% rispetto agli omologhi episodi della stagione precedente. Sui social, con oltre 111mila interazioni social nella giornata di ieri e oltre 137mila interazioni totali, l’hashtag ufficiale #MasterChefIT è entrato nella classifica dei Trending Topic italiani (fonti: Talkwalker SCRTrends24.in)

Mystery Box, Invention Test e primo eliminato

La serata si è aperta con ben due sorprese: la Mystery Box era vuota e tra i giudici, accanto a Barbieri e Cannavacciuolo, è arrivato lo chef Giancarlo Perbellini. Ha presentato ai concorrenti dieci ingredienti (controfiletto di wagyu, granchio reale, polvere di plancton, starna, guance di rana pescatrice, wasabi in radice, foglia d’ostrica, salsa di Vert Jus, zucchina pâtisson bianca e formaggio veneto Morlacco) coi quali hanno dovuto dimostrare di essere diventati dei veri e propri chef. Promozione piena per Hue con Non ci ho pensato (guance di rana pescatrice saltate, olio di menta e coriandolo, zucchina abbrustolita e cialda alla curcuma), Francesco con Wagyu al Cucchiaio (wagyu scottato su zucchina, brodo alle spezie e fonduta di Morlacco) e Lavinia con Il mio prossimo viaggio (gyoza di wagyu marinato e crema di zucchina alla salvia con salsa di Vert Jus alla cannella), ma a vincere è stato Mattia con Oltre (zuppetta con guance di rana pescatrice, zucchina e cracker al pancton e wasabi). Per lui, un importante vantaggio nell’Invention Test potendo assegnare ai suoi compagni i piatti presentati da chef Perbellini, da replicare fedelmente nella prova: così la Zuppa di Pesce “Chef Européen du poisson” è stata cucinata da Mattia, Hue, Lavinia, Sara e Francesco, mentre l’Aragosta Thermidor Rivisitata è stata preparata da Laura, Bubu, Roberto, Edoardo e Leonardo. Hue è stata la migliore della prova, diventando così capitana di brigata nella Prova in esterna, mentre Bubu è stato mandato direttamente al Pressure Test e Laura è stata eliminata.

Esterna al NH Collection CityLife di Milano

I nove cuochi amatoriali si sono trasferiti quindi all’NH Collection CityLife di Milano per una sfida all’insegna dell’internazionalità. Al tavolo dei commensali, dieci chef provenienti da tutto il mondo e al lavoro in Italia, ciascuno dei quali con un ingrediente iconico della propria tradizione: Vinod Sookar da Mauritius e la vaniglia; Mauricio Zillo dal Brasile e la carne tropicale; Nabil Hadj Hassen dalla Tunisia e la salsa Harissa; Xin Ge Liu dalla Cina e la radice di taro; Roy Caceres e il lulo poi Juan Camilo Quintero e le foglie di banana dalla Colombia; Entiana Osmenzeza dall’Albania e il formaggio Mishavin; Vasiliki Pierrakea dalla Grecia e la bottarga di muggine ricoperta di c’era d’api; Diana Beltran dal Messico e i peperoncini; infine Fumiko Sakai dal Giappone e la ventresca di tonno. Hue, vincitrice dell’Invention Test, ha scelto il menù blu e Sara, Edoardo e Mattia per il suo team: dovevano preparare antipasto e dolce; quindi ha indicato Francesco come capitano della squadra rossa, composta da Lavinia, Leonardo e Roberto: per loro, ai fornelli, tutto l’occorrente per primo e dolce. Obiettivo per tutti, mescolare con tecnica e creatività ingredienti italiani ai dieci prodotti stranieri portati dagli ospiti: l’antipasto blu era quindi un piatto composto da taro, mishavin e bottarga di muggine; il primo piatto rosso era un fritto con paccheri, crema di zucchine, fonduta di Mishavin e ventresca di tonno; il secondo blu è stato un tonno marinato in lampone, lime, lulo e basilico, con tre diversi tipi di peperoncino; infine, il dolce rosso era composto da crema pasticcera alla vaniglia e peperoncino, frolla aromatizzata, marmellata al lulo e ciliegia caramellata. 

Pressure Test e secondo eliminato

Per una manciata di voti, è stata la brigata Blu a vincere e di conseguenza Lavinia, Roberto, Leonardo e Francesco hanno raggiunto Bubu al Pressure Test, che questa settimana consisteva in una vera e propria sfida contro il tempo: con un minaccioso timer a pochi passi dalle postazioni, in soli 30 minuti i concorrenti dovevano cucinare due piatti con tutti e dieci gli ingredienti a disposizione (ciliegie, filetto di carne, formaggio roquefort, patate, polpa di pomodoro, caviale, animelle, borragine, uova di quaglia e vongole). Una volta chiuso il primo piatto con alcuni dei 10 ingredienti a loro scelta, i concorrenti potevano fermare il tempo per portarlo all’assaggio dei giudici: in caso di promozione guadagnavano la balconata, altrimenti dovevano cucinare anche il secondo piatto nel tempo rimasto e con tutti gli ingredienti lasciati sul banco. Roberto e Bubu hanno guadagnato subito la salvezza in balconata, mentre tra Lavinia, Francesco e Leonardo è stato proprio quest’ultimo a creare il piatto peggiore, cosa che lo ha portato ad abbandonare la cucina di MasterChef Italia.

Le parole di Laura e Leonardo, eliminati da Masterchef 12 il 9 febbraio

A venire eliminati dalla competizione ieri sera, sono stati Laura e Leonardo, che si sono dovuti slegare per sempre il grembiule di MasterChef Italia.

Come avete vissuto a livello relazionale l'esperienza di Masterchef?

Laura: I rapporti crescono in maniera più veloce rispetto alla vita normale, per me è stata la parte migliore dell'esperienza. Abbiamo riso e abbiamo pianto insieme, e questo vince su tutto a prescindere dalle incomprensioni che ci sono state. Il rapporto lo abbiamo tutt'ora ed è stata davvero la parte migliore.

Leonardo: Mi aggancio a quanto detto da Laura, dopo una settimana mi sentivo più amico anche rispetto agente che conosco dalle elementari.

Chi vorreste in finale e chi vedete come vincitore?

L: In finale vedo Bubu, Edo e sul terzo sono in dubbio su Mattia. Come vincitore Edo, l'ho detto anche in puntata.

Leo: Io uguale, Bubu per il percorso, Edo come percorso e come vincitore, e Mattia a livello culinario.

Quale è stato il piatto migliore e il piatto peggiore?

L: Il piatto migliore sicuramente il supplì fatto con Jacopo Mercuro. Per il resto sono fiera anche dei piatti peggiori. Perché non mi sono mai limitata, ho provato tutto, e rifarei tutto quello che ho fatto, perché sbagliando ho imparato dagli errori.

Leo: il mio peggiore è stato sicuramente pane e pomodoro, per aver sprecato l'acqua di pomodoro, ancora me ne pento. Il migliore sicuramente la mystery dei legami e l'ultimo con Perbellini perché son stato tra i migliori della prova.

Quali sono i vostri progetti futuri dopo Masterchef?

L: Continuerò a cucinare perché mi son resa conto che cucinare mi rende felice. Andrò a lavorare in un ristorante, dopo qualche corso, e il mio obiettivo è avere un posto tutto mio un giorno.

Leo: Ho mollato la facoltà di economia perché voglio che la mia vita sia legata alla cucina. Voglio stare col gruppo per quest'anno e poi l'anno prossimo vedere come va, magari fare uno stage in uno stellato e poi gestirmi una cucina tutta mia.

Come sarebbe il vostro ristorante ideale?
L: È un po' difficile da spiegare. Nella mia testa vorrei prendere tutto ciò che posso dall'alta cucina, ma poi vorrei creare un ristorante che faccia sentire le persone a casa. Con l'odore di pane appena sfornato, una cucina in cui la gente si possa riconoscere. Magari poi tra un anno cambio idea eh, ma non vorrei sentire distacco ma accoglienza.

Leo: Anche per me l'accoglienza è fondamentale. Deve essere un posto che puoi sentire come casa.

Quali odori ci sono nella cucina di Masterchef?

L: L'odore della paura, perché non sai cosa ti aspetta sotto la Mystery (ride). No seriamente mille odori diversi, perché siamo stati una classe variegata, ognuno ha portato la sua cucina.

Leo: Ogni volta che entravo in Masterclass sentivo come una familiarità che mi richiamava tante emozioni. Anche se non è un vero e proprio profumo. Penso che se ci ritornassi mi rievocherebbe parecchie emozioni.

Che cosa vi portate a casa del rapporto coi giudici?
L: Ogni giudice ci ha dato il suo contributo. Quello che ha creduto un po' di più in me è stato Cannavacciuolo, che mi ha dato tanta forza augurandomi di vederci in una cucina. Lo chef Barbieri è stato quello più duro, ma anche quelle frecciate a livello di crescita servono. Per quanto riguarda lo chef Locatelli, in modo elegante ti fa vedere dei principi che spesso sfuggono di vista.

Leo: Il mio rapporto più forte è stato con Barbieri, perché siamo entrambi bolognesi. Un rapporto strano, credeva in me, ma era al contempo severo, cercando di spronarmi sempre di più. A livello di cucina mi sento legato a Cannavacciuolo per l'amore della cucina. Mentre Locatelli per l'eleganza come detto da Laura.

Quale consiglio o rimprovero vi ha permesso di migliorare?
L: I consigli tutti ovviamente. La critica che mi ha fatto ritrovare il focus è stato il momento in cui Cannavacciuolo mi ha detto "Ti sei arresa". Anche se non era vero, mi ha aiutato a rimettermi in carreggiata e a tirare fuori il carattere.

Leo: Io ho avuto difficoltà a interpretare i consigli, ma comunque anche riguardandomi penso mi abbiano aiutato tanto nel percorso. Le critiche erano sullo svegliarmi un attimo e tirare fuori il talento, ogni critica fatta mi ha fatto crescere.

La vostra prova esterna preferita?

L: Per me erano la parte migliore del programma, come le gite a scuola. La più bella sicuramente la prima a Bassano del Grappa.

Leo: L'esterna sul Cervino, perché cambiano le emozioni con la vittoria. Non pensavamo di esserci riusciti ma quando ci hanno dato il verdetto, siamo esplosi di felicità.

La tensione tra Sara e Francesco è papabile anche all'interno della Masterclass?

L: Io credo non sia nulla di più di un normale rapporto umano. ci sono persone con cui ci si trova e persone con cui non ci si trova. è naturale che nascano dei battibecchi, e i social hanno ingrandito più di quanto c'è stato davvero.

Leo: Io avrei preferito ne avessero discusso fuori, perché stavo per essere eliminato e non ci ho tanto pensato.

Fino a che punto c'erano gli schieramenti che abbiamo visto? Ne eravate consapevoli?

L: Per quanto posso dirti di me. Io non sono riuscita a giocare di strategia, non fa parte di me. Tutte le scelte che ho fatto sono state fatte di cuore. La questione gruppo non era di strategia, ma semplicemente ci siamo trovati con alcuni e con altri no.

Leo: Mi aggancio a quanto detto, strategie non ne ho fatte. Non perché non volessi vincere, ma è un contesto strano in cui non sarei riuscito a essere cattivo.

Allora è anche per questo che Francescone, re della strategia, è un po' a distanza con il resto dei concorrenti?
Leo: Francesco è uno che fin dall'inizio ha pensato di vincere, non è che gli interessasse creare dei legami. Si è visto anche dai suoi confessionali, si è visto in puntata da come ne parla. Noi non potevamo fidarci di lui, perché delle volte diceva delle frasi con uno e poi diceva l'opposto con l'altro. Facevamo molta fatica a legare.

L: Concordo. Fa sempre parte dei rapporti umani. È una persona tanto diversa da noi con degli obiettivi ben chiari che quindi agiva di conseguenza coi suoi modi che a noi non piacevano molto. Non avremo mai potuto creare un rapporto di fiducia come con gli altri, perché non ti potevi fidare.

Ci potete raccontare qualcosa del dietro le quinte che ricordate con piacere e che non abbiamo visto?

L: L'aperitivo dopo le registrazioni (ride). E le cene dopo le registrazioni perché condividivamo le nostre esperienze.

Leo: Concordo. Lo stare insieme e parlare con gente che condivide la tua stessa passione, che ti capisce più della gente esterna perché vive le tue stesse emozioni.

Come vi siete trovati a cucinare di fronte alle telecamere? Ci sono state difficoltà?

L: Abbiamo imparato stradafacendo. Nessuno era abituato a 20-30 telecamere, già coordinare parole e gesti era limitato le prime volte, ma pian piano ci siamo abituati e a un certo punto non pensi più alle telecamere.

Leo: Concordo. Dopo un po' ci fai l'abitudine e non le guardi più.

Quale Chef ospite è il vostro preferito, e cosa vi ha trasmesso?

L: Perbellini è tra i miei preferiti ma mi ha lasciato in una valle di lacrime. Jeremy Chan è una persona che riesce a trasmetterti una marcia in più per provare ad osare. E ti direi anche Jacopo Mercuro perché è romano come me, e ci siamo presi molto bene.

Leo: Jeremy Chan e Perbellini, Perbellini secondo me è tanta roba sia a livello di cuina che di persona. Jeremy Chan anche a livello di sapori, mi ha trasmesso un livello di cucina molto alto.

Settimana prossima, giovedì 16 febbraio sempre alle 21.15 su Sky e in streaming su NOW, gli 8 cuochi amatoriali ancora in gara proseguiranno il loro viaggio: la finale si avvicina sempre di più, e ogni errore potrebbe costare carissimo.

Fonte: Sky

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