Masterchef Italia 12: chi è stato eliminato nelle puntate del 2 febbraio e le sue dichiarazioni!

Nella serata di ieri 2 febbraio, sono andate in onda due nuove puntate di Masterchef 12,, scoprite chi è stato eliminato e le dichiarazioni

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Spoiler Alert

Nella serata di ieri 2 febbraio, sono andate in onda due nuove puntate di Masterchef 12, e questa volta il cooking show di Sky prodotto da Endemol Shine Italy si è tenuta la temutissima prova di pasticceria e una spettacolare prova in esterna alle pendici del Monte Cervino, in Valle D’Aosta. Chi è stato eliminato alla fine degli episodi? Potete scoprirlo nel riassunto ufficiale, mentre in fondo all’articolo, trovate alcune dichiarazioni dei concorrenti eliminati.

Ovviamente non proseguite nella lettura se non avete ancora visto gli episodi.

Gli ascolti degli episodi del 2 febbraio di Masterchef 12

Per l’appuntamento di ieri con il cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, su Sky Uno/+1 e on demand, media serata di 840mila spettatori medi, con il 3,6% di share e il 71% di permanenza. Nel dettaglio, il primo episodio ha raggiunto 951mila spettatori medi e il 3,4% di share, con 1.346.591 contatti; a seguire, il secondo episodio di serata ha raggiunto 730mila spettatori medi, con il 3,9% di share e 1.026.278 contatti.

Gli ascolti degli episodi della scorsa settimana, nei sette giorni, hanno raggiunto 2 milioni 120 mila spettatori con quasi 2,7 milioni di contatti unici e una permanenza sempre altissima, al76%, in crescita del +4% rispetto alla scorsa stagione e un +10% rispetto ai due episodi precedenti.

Sempre benissimo anche i feedback dai social, dove con oltre 164mila interazioni social nella giornata di ieri e oltre 208mila interazioni totali, rispettivamente +49% e +48% rispetto all’anno scorso, MasterChef Italia è stato ancora una volta il contenuto più commentato del prime-time (eventi sportivi esclusi). L’hashtag ufficiale #MasterChefIt è entrato, durante la messa in onda, nella classifica dei Trending Topic italiani, sempre nelle prime posizioni fino alla mattina di oggi. Altri nomi entrati in classifica, quelli di Lavinia, Nicola, Barbieri e Locatelli (fonti: Talkwalker SCRTrends24.in)

Golden Mystery Box

A inizio serata, la classe si è dovuta confrontare con cinque piatti – in gran parte vegetariani – della tradizione regionale italiana, pietanze che gli aspiranti chef hanno trovato nascoste sotto la Golden Mystery Box. Per la Liguria sotto la cloche si è nascosta la “Mesciua spezzina”, piatto povero della tradizione di La Spezia; per il Lazio la “Vignarola”, tipico contorno romano; per il Trentino Alto Adige c’è stato il “Tortel di patate”; a seguire, la cosiddetta “Incapriata” tradizionale pugliese (piatto a base di fave e cicoria); per la Campania, “‘O sicchio d’a munnezza”, un piatto invernale  creato con la frutta secca avanzata dalle feste di Natale. A partire da queste proposte, i concorrenti in gara hanno dovuto raccontare le loro radici preparando un piatto vegetariano della tradizione, ma in chiave moderna. Gli chef, secondo il meccanismo della Golden Mystery Box, hanno deciso di assaggiare solo i piatti migliori, consentendo a chi si è distinto in questa prova di accedere direttamente in balconata, e i migliori sono stati Hue  con il suo piatto “Il Miracolo” (cubetti di riso con gomasio, riso venere saltato, tofu marinato al rabarbaro e salsa di fagiolini), Sara con “Marocco Holidays” (nidi di pasta kataifi con fagiolata piccante, crema di fave, patate e menta e hummus alla curcuma), Edoardo con “Babushka” (patata fritta su maionese al limone con salsa di carote, acqua di piselli e cipolla sottaceto), e Mattia con la sua “Cipolla al quadrato” (cipolla cotta in aceto e spezie, ripiena di crema di cipolla e cipollotto croccante con salsa di vin brulé).

Invention Test e primo eliminato

Nessun attimo di pausa per gli altri, attesi da un Invention Test caratterizzato da una delle prove più temute ogni anno, la pasticceria: protagonista è stato il dolce per eccellenza della tradizione casalinga, la crostata, dessert tanto antico quanto perfetto. Ospite in Masterclass lo Chef Maître pâtissier Gianluca Fusto, uno dei più talentuosi pasticceri d’Italia, che si è distinto anche a livello internazionale per le sue numerose collaborazioni. Lo Chef ha presentato quattro creazioni legate alle quattro stagioni dalle quali i cuochi in gara hanno dovuto trarre ispirazione per creare le loro preparazioni, che dovevano consistere in crostate capaci di unire la tradizione e un loro tocco personale: unici requisiti richiesti, la presenza di frolla, crema e frutta. Come da tradizione, quella di pasticceria si è rivelata una prova insidiosa e carica di pressione per tutti, risultando fatale per uno degli aspiranti cuochi: gli assaggi dello Chef Gianluca Fusto e dei tre giudici, infatti, hanno fatto togliere il grembiule di MasterChef Italia a Nicola, 20enne studente di scienze gastronomiche di Ravenna e ora a Parma, per il quale ancora una volta, come già successo in un paio di prove in esterna precedenti, il dolce è stato fatale. I piatti migliori, invece, sono risultati quelli di Ollivier e Lavinia, a cui è toccato il compito di formare e guidare la propria brigata nella nuova e ardua sfida in esterna, che ha avuto luogo alle pendici della maestosa vetta del Monte Cervino, in Valle D’Aosta.

Esterna in Valle D'aosta, Pressure Test e secondo eliminato

Vista la location mozzafiato e spettacolare, per entrambi la formazione della propria brigata si è basata sul principio di fiducia della “cordata”, tipica degli alpinisti, che scalano legati insieme dalla stessa corda: con Ollivier, nella Brigata blu, c’erano Francescone, Bubu, Edoardo, Laura e Hue; Lavinia invece aveva con sé Leonardo, Roberto, Mattia e Sara. Il menù per entrambe prendeva spunto dalla tradizione culinaria valdostana: per i blu “Seupa à la vapelenentse”, una tipica zuppa locale, e il Cordon bleu alla valdostana con insalata di mele Renette Canada, daikon e maionese; per i rossi sformatino di pasta brisè con porri e lardo di Arnald IGP con salsa ai frutti rossi e un capriolo alle erbe di montagna, con polenta concia valdostana. A scegliere i piatti migliori 25 guide alpine e sciatori, 21 dei quali hanno votato a favore dei rossi di Lavinia, proclamati quindi vincitori della prova.

La Brigata blu ha dovuto invece indossare il grembiule nero del Pressure Test, che era incentrato sulla cottura della pasta. Una volta illustrate sei tecniche di cottura del piatto per eccellenza della nostra tradizione culinaria – il “Forno combinato a vapore”, il “Microonde”, la “Risottata”, la tecnica cosiddetta “Passiva”, quella “Bruciata” e quella “Bollita” – e assegnate, con una “staffetta”, ognuna di queste a un concorrente, in 45 minuti ciascuno di loro ha dovuto proporre il proprio piatto di fatta cotto alla perfezione: la pasta risottata di Ollivier è risultata la peggiore, con grande consapevolezza da parte dell’aspirante chef di origini franco/croate e ora a Parma, che ha quindi dovuto abbandonare per sempre la gara.

Le parole di Nicola e Ollivier, eliminati da Masterchef 12 il 2 febbraio

A venire eliminati dalla competizione ieri sera, sono stati Nicola e Ollivier, che si sono dovuti slegare per sempre il grembiule di MasterChef Italia.

Cosa vi ha spinto a partecipare a Masterchef? Ovviamente sappiamo che Nicola aveva già partecipato a Masterchef Jr, ma cosa ti ha spinto a tornare?

Nicola: Quando sono uscito da Junior mi è rimasto un po' di amaro in bocca, volevo prendermi una rivincita e rifare Masterchef, e quindi a vent'anni ho deciso che era l'anno giusto e mi sono iscritto, anche grazie alla mia ragazza. Mi mancava nella monotonia universitaria quel guizzo in più di rimettersi in gioco, e Masterchef me l'ha ridato.

Ollivier: Sono un fan della gastronomia, e l'iscrizione è capitata un po' per caso. Una sera ci siamo trovati tra amici, un bicchiere di troppo e il giorno dopo mi ero iscritto (ride). Cercavo delle risposte al voler cambiare settore, e vedere se potevo far diventare la cucina un lavoro oltre che una passione.

Siete stati tra i concorrenti più amati dal pubblico, dai compagni di squadra e dai giudici. Cosa vi è mancato per arrivare in finale?

N: Masterchef è una montagna russa. Un giorno sei in cielo e il giorno dopo cadi per un errore dal nulla. Più alzi l'asticella e più la richiesta è alta, e la caduta fa più male. L'affetto degli amici è ciò che mi porterò dietro per sempre. Senza quello avrei potuto fallire prima della metà del programma.

O: Questi affetti e complimenti, fanno piacere ma a un certo punto ti destabilizzano. Diventi più critico e cerchi di fare robe più complicate, e ti ritrovi su cose banali che non riesci ad affrontare come il mio errore con la pasta risottata di ieri sera. Queste giostre a volte possono essere anche molto pericolose.

Avete guardato i social in questi giorni, cosa ne pensate?

N: appena sono uscito mi è esploso il telefono. Si contano sulle dita di una mano i commenti negativi, perché non si può piacere a tutti. Ma molti miei coetanei mi hanno scritto che per loro sono un esempio, e per me è una follia. Ma ti fa capire cosa hai fatto davvero fatto, e il riscontro del pubblico ti riempie davvero il cuore. Essere apprezzato da persone che non conosci è la parte migliore di questa esperienza.

O: Concordo. Tutti questi complimenti mi fanno dispiacere per essere uscito, sento che avrei dovuto fare di più, e sono cosciente che avrei potuto farlo. Il pubblico si meritava che facessimo di più.

Quanto l'aspetto relazionale tra concorrenti influisce sulla gara?

N: L'amicizia che è nata in questa gara per me ha portato solo benefici e grinta. Registrare a quei ritmi necessita anche di una spalla. E credo che chi più, chi meno, tutti hanno avuto la maturità di dimostrarlo.

O: Ci rimangono tanti legami tra di noi, e penso che la squadra di Masterchef 12 sarà una squadra anche fuori.

Nicola ci puoi parlare del legame con Lavinia? Il pubblico vi shippava molto

Prima del programma non sapevo manco il significato del termine ship. Tra me e Lavinia è nata un'amicizia che rimarrà nel tempo, ma non è ne amore ne flirt. Si è instaurato un legame forte, perché i ritmi sono inevitabilmente più veloci e le amicizie maturano prima.

Ollivier con chi hai legato di più in Masterclass?

Io ho legato molto con Edoardo, Hue, Nicola, Bubù, Roby, Laura e Lavinia. Ognuno è speciale e io ho un carattere che va bene con tutti, perchè ho un carattere che si trova bene con tutti, quindi non voglio mettere qualcuno davanti agli altri.

Come è cambiato il vostro modo di cucinare dall'ingresso di Masterchef?

N: Dentro la classe vedi tante cose che non conosci. La vera fortuna è stata conoscerci tra di noi. Olly mi ha insegnato tante cose grazie ai suoi viaggi, Hue mi ha insegnato ricette del Vietnam, Mattia del Sud Tirol e così via. il confronto a livello gastronomico ha portato a una crescita personale per tutti.

O: Concordo. Masterchef ci ha insegnato nuove tecniche, impari con talento e istinto. Sicuramente la mia cucina si è arricchita a livello tecnico, che è importante quanto il gusto.

Nicola, tu avevi già incontrato Chef Barbieri a Masterchef Junior, come si è evoluto il rapporto tra di voi in questa edizione?

N: Chef bBarbieri mi ha visto da piccolo e poi mi ha visto cresciuto: puntava molto su di me e si vedeva a empatia che ci teneva. Rivederlo dopo tanti anni, ammetto che è stato impegnativo a livello emotivo. Uscìì da Masterchef Junior perchè avevo sbagliato la cottura di una quaglia cucinata in simultanea con lui, quindi negli anni il suo ricordo mi traumatizzava. Se penso a chef Barbieri ora ho invece solo ricordi positivi.

Ollivier hai incontrato o sentito Chef Locatelli dopo l'eliminazione (data l'assenza dello chef durante il pressure test)?

O: No, non ci ho potuto parlare, ma sapete che ci rivedremo tutti per la finale. Lui è uno chef che veramente apprezzo. Adoro quello che fa e trasmette, non mancherò a scambiare due parole con lui alla finale.

Nicola hai già individuato una cucina dove vorresti stare o uno chef con cui lavorare?

Adesso voglio laurearmi, per ora non c'è nulla di concreto sul futuro. Mi auguro che le mie aspettative (che al momento sono grandi) si realizzino. Non voglio precludermi nessuna strada. Non so se diventerà il mio mestiere cucinare, o parlare di cibo, vedremo cosa ci riserverà il futuro.

Che differenze ci sono state tra l'esperienza di Masterchef Junior e quella di Masterchef 12?

A 12 anni ero più spensierato, più divertito. Cresciuto c'era più ansia e pressione, le richieste erano ovviamente più alte, e il mio approccio è sicuramente cambiato. Mi sono divertito moltissimo a Junior ma ancora di più a Masterchef, perché c'era anche una differenza di esperienza e di ambiente. Credo che il rapporto coi giudici sia coerente con l'edizione. Dopo l'ingresso in Masterclass mi hanno scritto sia Andrea che Niccolò, i finalisti dell'edizione Junior.

Ollivier sogni ancora di aprire un ristorante?

Sì, ma coi piedi per terra penso che rimarrà un sogno. Prima di aprire una mia attività bisogna pensarci tre volte, quello che sfrutterò dall'esperienza di Masterchef mi farà provare cose nuove, ma conscio che posso tornare al mio settore dove ho lavorato per 27 anni.

Ci raccontate il vostro ipotetico podio?

N: Roberto, Edoardo e Bubu

O: Sicuramente Edoardo, spero che non cada. Laura è molto creativa ed è molto in gamba, spero no n faccia altri errori. E Hue, non posso non nominarla, sembra timida ma questi 30 kg di talento rimarranno anche fuori dal programma.

Tra una settimana, giovedì 9 febbraio sempre alle 21.15 su Sky e in streaming su NOW, i cuochi amatoriali proseguiranno il proprio viaggio tra i fornelli di MasterChef Italia continuando a lavorare alla ricerca di nuovi sapori e con nuove idee, grazie all’arrivo di altri ospiti sorprendenti e di grande livello: quando mancano sempre meno prove alla conclusione di questa avventura, per tutti è vietato distrarsi.

Fonte: Sky

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