Masterchef All Star: il talent culinario è ripartito con un'edizione speciale

Masterchef è ripartito con un'edizione speciale, dedicata alle All Star delle precedenti edizioni

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È stato ed è ancora un successo planetario. Il format di Masterchef, proposto in ben 52 paesi in tutto il mondo è ritornato al giovedì sera su Sky Uno con un’edizione speciale che incoronerà il Masterchef dei Masterchef dell’edizione italiana.

Sedici veterani del cooking show più seguito di sempre, i cuochi che più di altri hanno lasciato un segno nella storia del programma, sfidandosi davanti ai fornelli, hanno finalmente un’occasione di rivincita. Ma per conquistare il titolo di Masterchef All Stars, si devono rimettere tutti in gara e aggiudicarsi l’approvazione di Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri, giudici di questa edizione speciale del talent, affiancati, di volta in volta, dai personaggi più amati che hanno partecipato alla trasmissione. Per la puntata d’esordio non può mancare Joe Bastianich, colui che ha visto nascere il primo Masterchef , e che mette subito in guardia i concorrenti “Se prima vi sembravo severo, adesso sarò peggio”.

Sono tanti gli aspiranti chef che abbiamo visto passare in sette anni di Masterclass, e molti di loro, dopo avere partecipato allo show, hanno continuato ad inseguire il loro sogno. I migliori li ritroviamo qui, pronti a darsi battaglia fino all’ultimo mestolo per dimostrare che in questi anni sono diventati grandi e, in certi casi, anche molto bravi. Tra di loro ci sono rivalità, amicizie e gelosie, come quella tra Maurizio, che ormai da anni ha un programma tv tutto suo e Danny, diventato anche lui cuoco professionista. I due sono in evidente competizione, ma devono guardarsi anche da altri concorrenti che ritornano dietro al bancone con grinta e molta abilità in più rispetto al passato. Ritroviamo Alida, la bella piemontese dalla lacrima facile, che adesso per lavoro cucina e organizza eventi e fa già battere il cuore a Maurizio che non ha esitato a definirla una “topona”. Qualche ruggine c’è anche tra Alberto, finalista della scorsa edizione e grande appassionato di risotti e Ivan, che ricordiamo in versione timido poeta con la passione dei fornelli e ora ritroviamo palestrato, tatuato e chef di un ristorante in riva al mare nella sua bella Sicilia.

Prima di cominciare con la gara vera e propria, i giudici devono però scegliere chi fare salire in balconata e allora tutti i concorrenti, per la selezione iniziale, si devono cimentare nella preparazione del loro cavallo di battaglia, quel piatto che gli aprirà la porta dietro la quale si trovano i tre giudici, che assaggiano i piatti senza sapere chi sia l’autore e decidono solo così chi passa il turno e chi deve già togliersi il grembiule. Tra questi Loredana che prepara interiora di stoccafisso e fave che non convince la giuria. Lei, che negli anni ha evidentemente sempre mantenuto il carattere gioviale e simpatico, reagisce dicendo che il suo piatto è buono e ben fatto, ma che se non piace, è inutile perdere tempo. Anche Dario non prende bene l’eliminazione, con non poca arroganza dichiara che non gli è stata data opportunità di esprimersi e che se ne ritorna al suo ristorante dove invece lo apprezzano. Si vede che la sua anatra stracotta con salsa slegata gli pareva ben fatta. Si riconfermano validissimi sfidanti Maradona, che dopo l’esperienza di Masterchef ha lavorato un anno nel ristorante di Bruno Barbieri e poi si è aperto un locale tutto suo in Libano, suo paese d’origine, e con lui anche la solare Rubina. Poi c’è Michele, che ricordiamo con il soprannome di “cannibale di Rozzano”, passato da capocantiere a raffinatissimo cuoco e Almo, che sorprende il tavolo dei giudici con gli spaghetti all’assassina, una pasta al pomodoro in apparenza semplice, ma che nasconde maestria e ammirevole abilità. Parla di sé in terza persona e critica i suoi compagni perché a suo parere fanno piatti ruffiani, ma la stoffa c’è ed è questo ciò che conta. Joe Bastianich definisce il suo piatto “extraterrestriale” per squisitezza e commenta” Tu vieni da un’altra galassia”

La competizione si apre, come tradizione vuole, con la Mystery box, che stavolta nasconde ciò che per ciascun concorrente è stato il suo piatto incubo, quello che l’ha fatto uscire dal talent o che l’ha messo in assoluto più in crisi. Rubina trova davanti a sé un polpettometro che la riporta indietro nel tempo, per Alida, invece, dalla scatola spunta una palamita che ai tempi, a suo dire, l’aveva “traumatizzata psicologicamente “ poiché aveva sbagliato in pieno preparazione e cottura, mentre Danny si deve confrontare con il filetto di fassona secondo la ricetta del noto chef Scabin che per lui fu un esperimento tragico. Ed è proprio lui però a vincere la prima prova con un’esecuzione impeccabile che a detta di Barbieri è una perfetta fotocopia dell’originale. In sua compagnia sul podio salgono anche Ivan con la sua crema di fagioli, sopressa e schie, scoglio che stavolta supera con estrema grazia e Alida con il suo pesce reinventato.

Il livello è chiaramente molto alto e per l’Invention test c’è in serbo per tutti una prova abbastanza ardua . L’ospite in studio per questa seconda manche della puntata è la chef Viviana Varese, un concentrato di tecnica e fantasia che svela a Danny l’ingrediente protagonista della seconda manche: la pasta. Lasagne, cannelloni, pasta mista e capelli d’angelo devono essere rivisitati e presentati sotto forma di portata che può essere qualsiasi cosa, tranne un primo piatto. Chef Varese porta i suoi spaghetti trasformati in cous cous e polpette, ma ora i cuochi devono dare libero sfogo alla loro inventiva.

Maurizio osa una vetrificazione di pasta che adagia su una bisque di gamberi, trovata d’effetto smontata subito dal quarto giudice d’eccezione che la chiama una “scelta piaciona”, ma lui, molto tronfio, si sente invece di avere “bucato la biosfera”. Michele taglia i cannelloni a mo’ di calamari e li propone con una delicata insalata di pesce che viene molto apprezzata, Danny invece non fa tesoro dei consigli ricevuti e fa dei churros di pasta con fave e pecorino poco entusiasmanti. Simone, simpatico concorrente della quarta edizione, fa un mappazzone dolce di taglioni, mentre Maradona, baciato dalla fortuna perché i capelli d’angelo in Libano sono molto utilizzati, serve un uovo poché con salsa, riceve i complimenti di Barbieri, mai avuti fino ad ora, si commuove e con un piatto da ristorante stellato, vince l’Invention Test.

Alberto presenta una pasta dolce, che però a seconda del giudice che la assaggia, può diventare anche un antipasto e viene ammonito da Cannavacciuolo che gli dice “ Non fare il parac**o con me”.

Tra i peggiori, oltre a Simone col suo dolce improponibile, la milanese Paola con un piatto insignificante e , a sorpresa, anche Alida, che incede trionfante verso il banco dell’assaggio, convinta di avere preparato una ricetta strabiliante, e spruzza invece una mousse di pasta al burro con parmigiano che delude fortemente i giudici, da sempre suoi grandi estimatori. Viviana Varese, senza peli sulla lingua, afferma che la ragazza se la racconta da sola, mentre Danny, più terra terra, esclama “Si ammazza con le sue stesse mani”.

Alla fine viene eliminata Paola, l’unica che ha dimostrato di non essere cambiata in questi anni e quindi di non essere all’altezza di accedere alle prove successive. Alla fine ne rimarrà solo uno, ma la strada è ancora lunga e le sfide, ne siamo certi, si faranno sempre più avvincenti. Appuntamento a giovedì prossimo.

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