Masashi Kishimoto: le emozioni 12 ore dopo la fine di Naruto
Il quotidiano giapponese Asahi Shimbun ha pubblicato lo scorso lunedì un'interessante intervista con Masashi Kishimoto sulla fine di Naruto
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Il quotidiano giapponese Asahi Shimbun ha pubblicato lo scorso lunedì un'interessante intervista con Masashi Kishimoto, il creatore di uno dei manga più venduti di sempre: Naruto.
Kishimoto ha rivelato che è solito lavorare nella sua stanza, un po' isolato dal mondo e di non essersi reso conto del successo oltreoceano del suo manga fino a quando non ha cominciato a ricevere lettere di fan praticamente in ogni lingua conosciuta. Gli fanno molto piacere le mail con allegati e ne ha ricordato una con una foto di un bimbo vestito come Naruto.
I dettagli, quelli li ho decisi dopo, passo dopo passo, come il fatto di farli lottare l'uno contro l'altro come amici oppure come nemici, le loro emozioni e i dialoghi.
Si è detto anche sorpreso che il suo fumetto abbia raggiunto la veneranda età di 15 anni. Il suo editore, ha confessato, si aspettava che la serie fosse durata almeno cinque stagioni, ma il mangaka ha sottolineato che ciò era impossibile, che non sarebbe mai finita così presto perché i personaggi non glielo avrebbero permesso:
Se li avessi fatti agire come volevo io, avrei rinunciato a tutta la loro essenza.
Kishimoto aveva concluso il suo capolavoro 12 ore prima di questa intervista, così ha confidato la strana sensazione di non rendersi ancora conto che il suo Naruto sia finito una volta per tutte:
Ho fatto i conti con una scadenza ogni sette giorni per 15 anni. Mi sento ancora come ce ne fosse una la prossima settimana.
Quando gli è stato chiesto un suo parere su One Piece, un altro fenomeno editoriale come il suo, realizzato da Eiichiro Oda, ha risposto:
One Piece è sempre stato il numero uno indiscusso. Se sono stato capace di lavorare così duramente scrivendo Naruto, questo lo devo a One Piece.
Quarant'anni compiuti da poco, l'autore ha dichiarato di non essere mai cambiato da quando iniziò a 25 anni la sua opera. Non sa ancora cosa farà dopo, ha dichiarato, ma sicuramente continuerà a fare manga.
Fonte: Anime News Network