Marvel, Web Warriors: David Baldeon e le 6 sfumature di Spider-Man
David Baldeon ci mostra le matite di Web Warriors, entusiasta di disegnare la squadra di eroi ragneschi a spasso per le dimensoni parallele
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Una bella occasione di sviluppo dei personaggi, il fatto di avere a disposizione diverse versioni di Spider-Man e Spider-Woman. Mike fa in modo che ogni personaggio sia complementare agli altri e abbia un approccio molto personale al suo ruolo di eroe. Il mio lavoro è rendere manifeste quelle differenze allo sguardo del lettore tramite gli strumenti visivi, a partire dai loro corpi. Ogni design ha quindi molto da dire sulla personalità dei personaggi.
Il diavolo, come sempre, è nei dettagli. Negli occhiali di Noir, ad esempio, che volevo avessero un aspetto immediatamente differente dagli occhi da ragno dei costumi degli altri. Cose così. Ma è davvero una serie divertentissima, per me, che posso mescolare stile cartoonesco, un tratto da Silver Age, giocare con atmosfere più cupe e ombrose nello stesso fumetto, grazie a personaggi di provenienza e appartenenza differente.
Non abbiamo mai pensato di omologare la squadra con un'uniforme. Dopotutto sono già ben riconoscibili come team, avendo costumi che sono varianti di quello classico di Spider-Man. Il fatto che ognuno abbia il proprio, rende inoltre evidenti le dinamiche di gruppo. Detto questo, progettare un costume per questo "ragno-team" sarebbe una sfida interessante.Ovviamente Spider-Gwen è un privilegio, per me. Esplosa in popolarità, ha un design modernissimo e davvero affascinante. Un vero e proprio classico istantaneo. Ed è grandioso nelle scene d'azione, cosa per nulla scontata, risultando perfetto praticamente in ogni posa. Se ci aggiungiamo il fatto che il personaggio che lo veste è spettacolare...
Capisco perché molti pensano che la difficoltà sia gestire Spider-Ham, così diverso da tutti gli altri. Eppure, grazie a Mike, non lo è, perché ogni personaggio ha una sua voce e si integra con gli altri alla perfezione. Ham non fa eccezione ed è perfettamente a suo agio nel gruppo, ed io con lui. Sappiate, se può esservi utile, che nella mia testa la sua voce è quella di Bruce Willis.
Il primo numero di Web Warriors si apre nell'universo della serie animata di Spider-Man degli anni Sessanta. Disegnare in quello stile è stato divertente quanto complicato. Se aggiungi anche solo un dettaglio di troppo, l'effetto visivo va perduto. Non è stato semplice mantenere la linea e il tratto secondo quei modelli facendo funzionare le pagine. Spero di esserci riuscito.
Altra difficoltà, ma anche soddisfazione, è stato l'interminabile rinnovo del costume di Electro. Inizialmente avrei voluto citare almeno due o tre elementi di quello classico, ma a un certo punto abbiamo capito che sarebbe stato meglio lasciar correre l'immaginazione. Inoltre ci sono un sacco di versioni da universi paralleli, ognuna diversa dall'altra: impossibile creare un filo rosso tra tutte loro.
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Fonte: Marvel