Marvel: Vita Ayala sul futuro di New Mutants e Children of the Atom

Vita Ayala, sceneggiatrice di New Mutants, la serie che racconta le gesta dei giovani mutanti nell'epoca della nazione di Krakoa e della rivoluzione ormai stabile dello status relativo agli X-Men, capitanata da Jonathan Hickman, risponde alle domande di Adventures in Poor Taste riguardo le trame che sta narrando attualmente.

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Ecco le dichiarazioni più interessanti della Ayala che si appresta, come tutti gli autori e le autrici che troviamo sulle testate mutanti, alla svolta rappresentata dall'esordio di Reign of X, la fase due dell'attuale corso degli eventi.

Ayala - I Nuovi Mutanti sono un po' il riassunto di tutto ciò che mi interessa narrativamente: adolescenti e giovani adulti testardi, storie con un grande potenziale per i temi profondi e l'horror, dinamiche da famiglia elettiva e una gran varietà all'interno dei personaggi, in termini di genere, etnia, orientamento. Una vera e propria miniera d'oro.

Il loro passato diche che sono depositari di tutto ciò che rende così interessanti le storie mutanti, con il permesso di essere più sperimentali e bizzarri, in maniere che non sono consentite dalle testate principali. Già gli X-Men sono una particolarità all'interno della Marvel; i Nuovi Mutanti hanno sempre avuto un'aura ancora più particolare.

La loro storia che preferisco in assoluto credo sia la trama che li ha visto perdere per poi ritrovare Karma. Il modo in cui ne sono privati ha pesato terribilmente sul gruppo, ha cambiato il modo in cui i personaggi agivano e ha avuto un grande impatto su di me come lettrice. E poi la saga del suo ritorno è stata grandiosa. Per me, non è solo una storia di grande forza, ma una summa della natura delle avventure dei Nuovi Mutanti. Sono una grande fan di Zeb Wells e della sua run, oltretutto. Il crossover che ha portato il team nel Limbo, il loro rapporto coi bambini, il modo in cui i ragazzi hanno fatto i conti con quegli eventi... brividi!

Le mie storie continueranno a ruotare attorno a un cast di base e a un secondo livello dei membri del gruppo, che si avvicenderanno sulle pagine. Vogliamo assicurarci che la storia, e insieme a lei i lettori, sia centrata sulle fondamenta del team, ma una delle cose interessanti di Krakoa è che le cose cambiano spesso e tutti sono coinvolti, potenzialmente.

Aspettatevi molto dal personaggio di Dani Moonstar, perché l'adoro ed è uno dei miei mutanti preferiti sin da quando sono inciampata sulle storie dell'Orso Demoniaco da ragazzina. Per me, lei resta la leader del gruppo, ma è anche una persona che si occupa della comunità in generale. E c'è molto da raccontare sulla costruzione di una nazione, in questo senso. Ci sono poi delle storie che io e Leah Williams stiamo progettando assieme, che mi hanno spinto a utilizzare il personaggio di Warpath su New Mutants. Molto dell'arco narrativo che leggerete dipende dal fatto che sto cercando di dare risposta a questioni che mi assillano sulla nuova normalità del mondo attorno a noi e sul ruolo che le persone dovranno rivestirvi.

E poi io ho un'idea molto anni Novanta della costruzione di una squadra. C'è sempre bisogno di un personaggio forzuto, duro da stendere, che faccia da tank. E poi ci sono questioni da affrontare che riguardano Magik, che ricopre la posizione di teleporta e occultista di cui avevo bisogno. In generale, voglio spingermi a fondo nell'esplorazione del nucleo di base del personaggio di Warpath e analizzare il modo in cui funzionano le sue dinamiche.

Tanti i temi accennati da Vita Ayala nelle sue risposte alle domande dei fan. La sceneggiatrice di New Mutants è rimasta molto abbottonata anche su Children of the Atom, il prossimo progetto che la vede direttamente coinvolta.

Ayala - Posso dirvi che questi ragazzini stanno per cacciarsi precisamente nel genere d guai in cui si infilerebbero i loro coetanei di oggi se avessero delle capacità straordinarie. E credo che la loro dinamica di gruppo, il loro senso dell'amicizia e la loro onestà faranno innamorare la gente di loro almeno quanto sono innamorata io. O almeno spero.

Fonte: Aitp