Marvel, Uncanny X-Men: Thompson, Brisson e Rosenberg presentano Disassembled

Uncanny X-Men fa il suo ritorno e i suoi sceneggiatori parlano del lavoro dietro le trame di Disassembled

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Vi abbiamo già parlato di Disassebled, arco narrativo in dieci parti che inaugura il nuovo corso di Uncanny X-Men, storica testata dedicata ai mutanti Marvel. Questa volta sono gli autori stessi a raccontare qualcosa in merito sulle pagine di Comic Book Resources.

Ecco quindi le dichiarazioni più interessanti di Kelly Thompson, Matt RosenbergEd Brisson:

Uncanny X-Men #1, anpterima 01

Thompson - Il successo di Avengers: No Surrender è certamente stato di ispirazione per questa prima storia di Uncanny, realizzata con la stessa organizzazione. Si tratta di un progetto che richiede molto impegno, ma è entusiasmante poter leggere così tante storie tutte insieme, anche se ci sono degli svantaggi evidenti in termini di coordinazione e scadenze. C'è però l'occasione di giocare in maniera diversa con la storia, con i lettori e con i loro tempi di lettura.

Abbiamo pensato tutti insieme gli eventi della trama e poi ci siamo dati dei turni per la definizione precisa dei singoli numeri, anche se ognuno è frutto di una scrittura collaborativa. Siamo stati in grado di amalgamare abbastanza bene i nostri stili di scrittura e credo che dividerci le pagine di ogni albo sia stata un'ottima idea. Tutti gli artisti del progetto sono grandiosi e hanno fatto molto più di quanto mi aspettassi.

Brisson - Non ho mai lavorato con questo livello di condivisione. Sono stato su serie più lunghe, che hanno visto degli autori dividersi un certo numero di albi, ognuno scritto da uno di loro, ma qui si collabora molto più strettamente. Come ha detto Kelly, abbiamo pensato alla storia generale per diverse settimane, per mesi. Sia via web che di persona. Dopodiché abbiamo lavorato assieme a ogni singolo numero, scrivendo ognuno le proprie pagine e revisionando quelle degli altri. Per ora, non ci siamo ancora uccisi a vicenda.

Rosenberg - Mi sto divertendo un sacco. Ero già un fan e un amico personale di Kelly e Ed, ma è spassoso vederli lavorare così da vicino e assieme. Una delle cose che più mi piace è dividerci gli albi e poi vedere che cosa hanno combinato gli altri sulle loro pagine. Ognuno di noi, immagino, si prende le scene che più gli piacciono, pensando siano le migliori, le più interessanti. Ma poi, dato che tutti fanno del loro meglio per far risuonare davvero nel pubblico la propria parte, il risultato è sempre migliore di quanto mi aspettassi. Niente male.

Thompson - Il cast è enorme e, per far funzionare le cose, abbiamo dovuto subito dividerlo in gruppi. In un evento come questo, non è stato problematico, dato che ci sono un sacco di fili diversi da seguire. Tuttavia, così tanti personaggi sono sempre complessi da maneggiare. Tengo sempre una nota vicina al computer su chi sta con chi, dove e per fare cosa. Anche se la cosa con cui faccio più confusione, per ora, sono i mezzi di trasporto degli X-Men. Sono sempre le cose che non ti aspetti a darti problemi.

Con così tanti personaggi, ognuno degli sceneggiatori ha i suoi beniamini. La Thompson cerca sempre di avere sottomano X-23 e Corazza. Brisson è in competizione con lei per quest'ultima e ha una passione per Glob e Northstar. Rosenberg, più classico, ha un debole per Tempesta, Jean Grey e Uomo Multiplo.

Uncanny X-Men #1, anpterima 02

Thompson - La storia parla di quel che significa essere X-Men al giorno d'oggi, nonché essere un mutante. Ha grandi ramificazioni su molti fronti.

Brisson - Sono d'accordo. Parla di una dimostrazione del proprio valore in un mondo che ha problemi con te. E ha un finale che, casomai dovesse piacere a tutti, sarei molto sorpreso. Sarebbe la prima volta nella storia dei comics.

Thompson - Nella storia ci saranno alcuni volti nuovi e molti vecchi, combinati in una maniera che mi auguro sia nuova ed entusiasmante per i lettori, oltre che leggermente nostalgica.

Brisson - Quel che li conduce assieme è un mistero che non possiamo rivelare. Ci sono molti colpi di scena divertenti nei primi numeri che piaceranno molto al pubblico.

Rosenberg - Tutti e tre ci stiamo divertendo molto a leggere le teorie dei lettori sulla trama, perché, se non fossimo noi gli sceneggiatori, staremmo pensandoci esattamente come loro. Ci sono diverse teorie pazzesche, ma sono felice che nessuno si sia nemmeno avvicinato a quel che abbiamo in mente. Credo che molti resteranno scioccati. Di continuo.

Pochi dettagli davvero succosi rivelati e una promessa. La storia, destinata a inaugurare un nuovo corso per gli X-Men, è scritta in modo da essere accogliente per i nuovi lettori. Come, del resto, ci aspettavamo senza dubbio.

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Fonte: Comic Book Resources

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