Marvel: Thompson, Rosenberg e Brisson sul nuovo debutto di Uncanny X-Men
Uncanny X-Men sta per tornare, e le dichiarazioni degli scrittori accompagnano le immagini in anteprima
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
La Casa delle Idee ha diffuso diverse immagini in anteprima e copertine variant celebrative in vista del ritorno del titolo che vi mostriamo in coda a questo articolo; non prima però di avervi riportato le ultime dichiarazioni dei tre sceneggiatori:
Rosenberg - Per me, Uncanny X-Men è sempre stato il fumetto che definiva quel che dovrebbero essere le storie di super eroi. Ho imparato a leggere sulle sue pagine. Mi ha aiutato a capire che tipo di persona volessi essere. Da lettore, ci sono sempre tornato. Questi personaggi sono icone, eroi, amici e una famiglia, per me e per generazioni intere di lettori di fumetti. Ora ho l'occasione di rimettere assieme tutti gli X-Men per salvare un'altra volta il nostro mondo e scoprire se qualcuno di loro sopravviverà alla battaglia.
Thompson - Mi piacerebbe credere che agli scrittori non piaccia mettere i personaggi che amano nei guai, ma credo che sia una bugia bella e buona. Non c'è niente che ami più di fare in modo che i miei protagonisti siano felici, si innamorino, per poi far sentire loro che tutto è perduto e poi, tempo dopo, renderli nuovamente felici. Credo che al cuore della storia che racconteremo, ci sia soprattutto un grande percorso emotivo.Brisson - Questa serie parla degli X-Men in conflitto con il loro stesso retaggio, messi di fronte a un mondo che li teme e che potrebbe avere ragione di farlo. Un mondo che ha tutti i motivi per avere paura di loro e di quello che potrebbero diventare. Racconteremo la storia definitiva sull'eredità degli X-Men, che rispunta dal passato per morderli direttamente sulle chiappe.
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