Marvel Studios: la strategia dei super-sequel funziona

Con 300 milioni di dollari incassati nel mondo in una settimana, Iron Man 3 si comporta come un sequel di The Avengers. La strategia dei super-sequel sembra funzionare...

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Con oltre 300 milioni di dollari in incassi internazionali durante la prima settimana di sfruttamento di Iron Man 3 (e in vista di un weekend d'esordio sopra i 150 milioni di dollari negli Stati Uniti), appare ormai chiaro che la strategia dei Marvel Studios (unita alle capacità di marketing della Disney) con i propri film sta dando risultati molto interessanti.

Il terzo episodio della saga di Iron Man, in questo senso, sta funzionando come un sequel di The Avengers (che l'anno scorso raccolse oltre un miliardo e mezzo di dollari in tutto il mondo) più che come un sequel di Iron Man 2, e questo verrà dimostrato anche dagli incassi d'apertura statunitensi, che saranno più vicini a quelli del kolossal di Joss Whedon. I 195 milioni incassati nei mercati internazionali da Iron Man 3 nel primo weekend sono praticamente il doppio di quanto incassato dal primo nello stesso tempo fuori dagli USA.

Fa tutto parte di un piano diviso in tre fasi (ieri Entertainment Weekly ha svelato numerosi dettagli sulla Fase 2, lanciata proprio da Iron Man 3) che consiste nel lanciare una prima serie di film individuali su alcuni supereroi non notissimi al grande pubblico, ma interconnessi tra loro, e poi nel raccoglierli tutti in un cross-over (The Avengers, appunto) che ne ha massimizzato le potenzialità e la visibilità. Una strategia senza precedenti sia per quanto riguarda la sua ambizione che per quanto riguarda i risultati ottenuti, almeno per ora. Basta fare due calcoli: presi da soli, i risultati di Iron Man (585 milioni di dollari nel mondo nel 2008), The Incredible Hulk (263 milioni, 2008), Iron Man 2 (624 milioni, 2010), Thor (449 milioni, 2011) e Captain America: the First Avenger (368 milioni, 2011) variano dal molto soddisfacente al mediocre. Ma visti all'interno del piano complessivo, questi film hanno creato un franchise che poi The Avengers ha rilanciato e amplificato (anche in termini di home video, con cofanetti) proponendo i personaggi a un pubblico ancora più vasto: si parla di 76 milioni di biglietti cinematografici staccati solo negli Stati Uniti, ben oltre il numero degli appassionati di fumetti Marvel. Ma anche all'estero, dove il crossover ha raccolto quasi 900 milioni di dollari, appare chiaro che il concetto di "Universo cinematografico interconnesso" sia stato accolto e compreso, come dimostrano i risultati internazionali di Iron Man 3.

Particolarmente interessante sarà l'uscita di Thor: the Dark World, fissata per l'autunno di quest'anno: è la prima volta che un film dei Marvel Studios esce nella seconda parte dell'anno. Un altro esperimento che, se avrà successo (a giudicare dalle prime reazioni al teaser trailer non sembra ci saranno problemi), aiuterà la Disney a slegare il concetto di film supereroistico dal periodo dei blockbuster estivo, aprendo nuovi scenari. In vista della Fase 3.

Vi invitiamo a seguirci nei prossimi giorni: vi aggiorneremo sugli incassi americani di Iron Man 3.

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