Marvel, Star Wars: Charles Soule su Darth Vader e le prime tavole di Giuseppe Camuncoli
Soule e Camuncoli tracciano le coordinate di Darth Vader: epica, disperazione, Palpatine, Jedi e... Inquisitori!
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Questo periodo temporale, ambientato subito dopo Episodio III, è un terreno molto fertile per Star Wars e per buona parte è rimasto inesplorato. Lucasfilm e Marvel volevano fare qualcosa in più con Darth Vader, specialmente dopo le sue apparizioni prominenti in Rogue One e Rebels, e io sono il fortunato che ha ricevuto la chiamata.
In ogni storia, a fumetti o meno, c’è bisogno di tensione drammatica e di conflitti, e il protagonista deve avere un obiettivo coinvolgente da raggiungere o una sfida da superare. Ambientando Darth Vader in questa parte della linea temporale, vale a dire quando ha appena ricevuto la sua armatura dopo essere stato sconfitto da Obi-Wan, abbiamo tutto questo. Vader ha perso tutto, incluso (in senso molto letterale) il suo corpo e la sua faccia. Sta cercando di scoprire, al livello più basilare, che cosa sia ora.
È fantastico poter raccontare questa storia: un mago oscuro dai poteri terrificanti che non ha più nulla da perdere e un’intera galassia da sottomettere. Difficile pensare a uno scenario più epico di così.Vader si fida ciecamente di Palpatine. Dopotutto, cos’altro gli resta da un punto di vista psicologico? Palpatine è l’ultima cosa a cui può aggrapparsi: gli ha offerto un ruolo, un posto nella galassia, il potere. Darth Vader è nella sua ora più disperata. Non chiede altro che ciò che Palpatine può concedergli, la scusa di immergersi nella collera e nel dolore. Perché metterlo in discussione?
Esistono cose che Vader non ha ancora avuto tempo di imparare a proposito della mitologia e delle tecniche dei Sith. Ma a tutti gli effetti Darth Vader è già un Oscuro Signore dei Sith, sa tutto quello che deve sapere e le sue abilità hanno raggiunto livelli straordinari. È anche per questo che Palpatine lo ha scelto come apprendista in primo luogo, c’è un motivo per cui viene chiamato “Lord Vader” già in Episodio III. Forse deve ancora abituarsi a vivere nell’armatura, ma a livello di conoscenze è già pienamente formato.
Potrei dire che il primo arco narrativo, e in un certo senso gran parte della serie, parla di come Vader tenti di padroneggiare la sua nuova identità. Fisicamente è Vader, e psicologicamente per buona parte lo è già, ma c’è ancora del lavoro da fare da quel punto di vista. Tuttavia non voglio indugiare troppo a lungo sulla sua angoscia. A parte la prima pagina delle serie, per esempio, non ci saranno “pensieri in presa diretta” per lui. Tutto ciò che apprenderemo su Vader lo apprenderemo da ciò che fa o, in misura più ristretta, da ciò che dice, anche se non parla molto.
Anche gli Inquisitori fanno parte della serie: impareremo molte cose sul programma dell’Inquisitorius Imperiale e su come Vader rientri in quel programma, ma ci vorrà del tempo. E magari questo ci permetterà anche di incrociare il cammino di qualche celebre Jedi in fuga... ma se dicessi di chi si tratta vi rovinerei la sorpresa, no?
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Fonte: Marvel