Marvel: Ryan Stegman sul successo di Absolute Carnage e i prossimi progetti
Il disegnatore di Venom e Absolute Carnage racconta due anni di successi, di una scoperta fiducia nei propri mezzi e del sodalizio con Donny Cates
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
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Newsarama gli ha rivolto alcune domande con l'intento, tra le altre cose, di scoprire qualche indizio sui prossimi impegni:
Stegman - Sfortunatamente, non posso dirvi su cosa stia lavorando in questo momento. Ho appena terminato la storia per il Free Comic Book Day in cui appare Venom e sto occupandomi di svariate copertine per altrettante serie. Ho appena iniziato a disegnare gli interni di una nuova storia, una cosa piuttosto importante, ma non posso rivelare nulla. Soffro molto.
Disegnare Absolute Carnage è stato un gran divertimento. Lavorare su qualcosa che alla gente sembra piacere così tanto è grandioso, non si può chiedere di meglio. Ho avuto modo di andare a New York, alle riunioni, per decidere cosa fare della storia. Un'esperienza che mi ha aperto gli occhi. E poi è stato il progetto che mi ha divertito di più in assoluto nel mondo del Fumetto. Certamente l'ho vissuto come la realizzazione di anni e anni di duro lavoro. Stressante, certo, ma in senso buono.Penso di essere davvero sbocciato, negli ultimi due anni. Frutto della connessione che sentivo con il materiale che trattavo e del fatto che ho sviluppato una gran fiducia in me stesso. Io e Donny Cates abbiamo sviluppato una relazione simbiotica. Vediamo le cose nello stesso modo. Una sensazione pazzesca.
Mi sono sentito assolutamente incluso in ogni cosa che abbiamo fatto insieme, e per noi disegnatori non è sempre così. Ho quasi sempre avuto fortuna con gli scrittori con cui ho lavorato, ma mai prima d'ora mi sono sentito tanto coinvolto. Donny e io parliamo della storia in continuazione, e nel caso di quella che abbiamo realizzato per il Free Comic Book Day ho collaborato alla sceneggiatura e lavorato con lo stile Marvel. Donny si fida di me e viceversa, il che è liberatorio.
Parte della fiducia che ho sviluppato nell'ultimo periodo dipende dal fatto che il mio lavoro è stato inchiostrato da J.P. Mayer. Quando lo facevo da solo non avevo il tempo per sistemare i dettagli delle matite come avrei voluto. Lavoravo di fretta. Ma J.P. inchiostra proprio come farei io se fossi bravo quanto lui. Ora i miei disegni hanno l'aspetto che ho sempre voluto avessero, solo che non sapevo come arrivarci. Adesso che ho un braccio destro che può prendere le redini delle tavole da un certo punto in poi, ho una preoccupazione in meno.
Stegman sostiene che non si stancherà mai di Spider-Man, il suo personaggio preferito in assoluto, al quale giura eterno amore. Le sue sono le storie che ha sempre voluto raccontare e quelle con cui prende confidenza immediatamente. Tuttavia, in cima ai suoi progetti attuali ce n'è uno per il Fumetto indipendente, con la possibilità di creare personaggi che siano di sua proprietà. Dopodiché, i sogni nel cassetto sono Thor e Batman.
Stegman - Cosa mi spinge a realizzare il mio podcast, nel tempo libero? Soprattutto la follia. E il fatto che da ragazzino adoravo le pagine della posta nei fumetti, specialmente quando erano coinvolti gli autori e gli artisti. Cerco di fare la stessa cosa su Steg-Man and his Amazing Friends, di regalare ai lettori la stessa sensazione di una pagina della posta. Perché c'è un sacco di roba sui social media, ma ho la sensazione che sia spesso inconsistente. Volevo dar vita a qualcosa di più concreto.
Interagire con i fan e sentire le loro voci è una cosa che mi carica, è molto bello. Per me, divertirsi con i fumetti è tutto. I comics sono stati e sono tuttora una parte enorme della mia vita, e vivo ancora questo mondo come un divertentissimo passatempo.
Fonte: Newsarama