Marvel, Running with the Devil: Matt Rosenberg presenta amici e nemici di Kingpin

Daredevil, Spider-Man, Elektra e tanti altri, tra avversari e alleati, visti con gli occhi di Kingpin e descritti da Matthew Rosenberg

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Matt Rosenberg sta per raccontarci, dalla prospettiva di una donna della strada, il cammino di Wilson Fisk, di nuovo boss del crimine e determinato a tornare a dettar legge ai piani alti dell'illegalità newyorkese e mondiale.

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Lo sceneggiatore ha realizzato una serie di brevi schede per presentare gli attori principali di questa nuova saga, che troverà casa sulla nuova serie Kingpin nel contesto del rilancio Running with the Devil. Cosa pensa Wilson Fisk dei suoi avversari e alleati?

Kingpin #1, copertina di Jeff Dekal

Daredevil: La spina nel fianco più duratura di Kingpin, quella impossibile da grattare via. Nel suo giorno più misericordioso, Fisk è disposto ad ammettere che Daredevil è un avversario quasi all'altezza, ma, per lo più, lo vede come uno dei tanti ostacoli da superare. Un giorno, lo ucciderà e quello sarà l'ultimo in cui penserà a lui.

Il Punitore: Un vero sociopatico, ma almeno un uomo di principio. La storia è scritta da coloro che capiscono che certe cose sono più importanti delle leggi. Chi è disposto a tutto, di solito vince. Sono i fini, non le regole a renderci più forti. Sfortunatamente per Frank, la sua mancanza di rispetto per la legge si accompagna a una mancanza di scopo. Ci sono un sacco di buone ragioni per agire: la vendetta è una delle più infantili.

Spider-Man: Un ridicolo clown. Prossima domanda.

Echo: Tragica. Echo era bellissima e dotata, vicina alla famiglia. Quel che è successo a suo padre è una tragedia e Fisk ha fatto ogni cosa in suo potere per preparare Echo al mondo reale. A volte, però, le persone si perdono. Diventare una vigilante non è il destino che si augura ai propri cari.

Kingpin #1, anteprima 01La Mano: Fisk ha grande rispetto per la Mano. Sarebbe pericoloso il contrario. La loro disciplina, tradizione, le loro abilità sono ammirevoli. Ovviamente, il mondo sarebbe un luogo migliore con qualche ninja di meno, ma sarebbe follia pensare che la Mano sparisca in tempi brevi. E quando un avversario ha radici e rituali così forti, ha un che di confortante: è affidabile e prevedibile.

L'Hydra: Wilson Fisk non ha tempo per il terrorismo o gli ideologi politici che vorrebbero veder bruciare il mondo pur di rinunciare alle proprie visioni. Che ingenuità. Ma l'Hydra è anche un'organizzazione efficiente, retta da uomini di grandi mezzi. Se è chiaro che la loro guerra sia una perdita di tempo, sono persone utili da conoscere. Hanno potere, soldi e influenza e questo merita rispetto. Gli manca solo una visione. Possono essere sfruttati. Con prudenza.

Richard Fisk: C'è qualcosa di costitutivamente tragico nel rapporto tra padre e figlio. Il padre vuole una vita migliore per suo figlio e il figlio sa che un giorno prenderà il posto del padre nel mondo. Fisk avrebbe consegnato tutto quanto a Richard molto volentieri, se solo quest'ultimo non avesse cercato di sottrarglielo. Il ragazzo è un personaggio preso di peso dalla tragedia greca, protagonista di una storia che mostra i pericoli di amare troppo qualcuno. Non vale metà dell'uomo che è suo padre.

Kingpin #1, anteprima 02La Gatta Nera: Felicia un tempo era una donna affascinante e leggermente fastidiosa, ma troppo tempo con Spider-Man, troppo tempo a non capire quanto poco lei valesse, le hanno dato l'illusione di essere grande. Non è che una giocatrice di seconda fascia che cerca i riflettori. Se continuerà a giocare in un mondo che non è fatto per lei, farà una brutta fine.

Elektra: Ha talento e cervello, è spietata e meticolosa. Ma lascia che le questioni di cuore si intromettano in un mondo in cui non c'è spazio per le emozioni. Potrebbe essere una dei grandi e potrebbe essere una donna da temere. Invece è troppo morbida.

Turk: Un buon impiegato, affidabile. Turk è un po' un idiota, un opportunista senza speranza e spesso un uomo disperato. Ma in questo c'è affidabilità. Fisk sa che Turk penserà a se stesso prima che a chiunque altro e, per questo, può essere utilizzato con grande efficienza. Il senso di autoconservazione di quell'uomo è pazzesco; è lo scarafaggio del sottobosco di New York.

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Fonte: Marvel

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