Marvel - Robbie Thompson e Shawn Crystal esplorano il Fenomeno su X-Men: Black

Il Fenomeno sarà protagonista di un albo imperniato sulla sua potenza ma anche sul suo conflitto interiore

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Robbie Thompson è lo scrittore designato di X-Men: Black - Juggernaut, ovvero l'albo della serie di one-shot dedicati ai villain degli Uomini X che racconta il ritorno di Cain Marko nel ruolo che gli è più congeniale, quello di temibile avversario.

Comic Book Resources ha intervistato lo sceneggiatore e il disegnatore, Shawn Crystal, che hanno dichiarato quanto segue:

X-Men Black: Juggernaut, copertina di J. Scott Campbell

Crystal - Per me, il Fenomeno è soprattutto una palla da demolizione vivente. Quando l'ho conosciuto per la prima volta, da bambino, mi ha affascinato. Appariva in un piccolo arco narrativo di Excalibur, la cui copertina è incisa nella mia mente. Capitan Bretagna veniva piantato nel terreno da un'impronta di piede gigante, il Fenomeno se ne andava via, all'orizzonte.

Adorai quella storia e Alan Davis. Disegnavo il Fenomeno in continuazione, cercando di rendere le sue dimensioni, il peso, la potenza. Puro, semplice, puntuale. Potrei addentrarmi di più nel personaggio, ma adoro disegnarlo che distrugge cose e quanto è grande a confronto con i suoi avversari.

Thompson - Credo che Shawn abbia colto il punto. Quando penso al Fenomeno penso a una palla da demolizione, irresistibile. Eppure, ha anche una storia affascinante alle spalle. Se rileggiamo la sua prima apparizione, siamo colpiti dal percorso che ha avuto. Era un bullo che maltrattava Charles, è diventato un criminale, è stato un eroe, e ora è di nuovo dalla parte dei cattivi.

Quel che mi affascina è soprattutto la rabbia che lo guida, che Cyttorak ha visto in lui e che gli è rimasta addosso per la vita. Lo aiuta ad andare avanti e, contemporaneamente, lo limita. Da dove viene? E cosa succede quando lui si ferma un attimo, costretto a guardarsi dentro?

Crystal descrive la storia come una vicenda di difficoltà interiori e distruzione esteriore. Il Fenomeno affronterà dei combattimenti mentre qualcosa di strano succede dentro di lui. Thompson conferma che ci sarà tantissima azione e altrettanta introspezione, che darà ai lettori quel che si aspettano dal personaggio, ovvero grande distruzione, ma allo stesso tempo scaverà negli strati della sua personalità e nelle ragioni per cui Cyttorak lo vuole così tanto come suo avatar nel mondo.

X-Men Black: Juggernaut, studi di Shawn Crystal

Crystal - Ci saranno un sacco di X-Men che rimbalzano letteralmente nelle pagine. Sognavo due cose, sin da quando ero bambino. Disegnare Spider-Man e disegnare gli X-Men originali che combattevano il Fenomeno. Attualmente, sto disegnando il sogno numero due. Sono felicissimo, fortunatissimo e molto grato.

Thompson - Darren Shan aveva un'idea molto precisa sin da subito di quel che voleva da questo albo e delle dinamiche della storia. Non è un mutante, ma è una parte fondamentale dell'universo degli X-Men, quindi Darren voleva assicurarsi che affrontasse dei personaggi leggendari. Come e perché lo faccia non posso dirvelo, ma sappiate che vedrete grandi nomi di fronte a lui, disegnati in maniera speciale da Shawn.

Crystal - La storia finisce in modo da permettere un seguito. Non desidererei altro che l'occasione di continuare a disegnare il Fenomeno. Mi pare di essere soltanto all'aperitivo, ora come ora, e metterei volentieri i denti nella carne succosa di una costata. Ho ancora fame!

Thompson - Vorrei tanto lavorare ancora sul personaggio. Il team con cui lavoro è grandioso e ci sono un sacco di storie da raccontare sul Fenomeno. Anche solo lavorare su queste venti pagine mi mostra come sia un personaggio ricco e quanto meriti una vicenda tutta sua.

Fonte: Comic Book Resources

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