Marvel, Rick Remender: Dopo AXIS non scriverò più megaeventi
Nel corso del WonderCon 2015, lo sceneggiatore Rick Remender ha avuto modo di parlare liberamente di alcuni dei suoi ultimi progetti lavorativi
Innanzitutto, lo scrittore si è concentrato sulla genesi dei suoi progetti, che spesso nascono come mere idee appuntate sul suo desktop.
Quando qualcuno ha modo di guardare ciò che c'è sul mio pc, pensa sicuramente che sia matto: ci sono qualcosa come 500 note sul desktop. Per ordinare il tutto ho creato un codice di colori: ogni nota ha un colore diverso, e ognuna di queste rappresenta un semplice spunto, magari un pensiero con il quale mi sono svegliato nel cuore della notte. A volte sono semplici titoli.
Nel caso di Low, l'idea alla base è quella che, in un lontano futuro, il genere umano sia costretto ad abitare sul fondo degli oceani per evitare la progressiva espansione del sole. Questa è un'idea che mi affascina da quando ero un bambino, anche se questo fenomeno astronomico è lontanissimo da noi, in termini di milioni di anni. Il tutto è una metafora del "sentirsi giù", del sentirsi depressi.
Ci sono stati molti lavori che ho fatto, nei quali non erano presenti elementi biografici. In questi casi, si tratta di mero lavoro e si finisce per realizzare qualcosa di assai superficiale. In termini di libertà creativa, Image è qualcosa di grandioso per me, perché questa ti lascia libero di mettere in piedi il tuo show. Si tratta di un tipo di accordo senza pari. Dicendo ciò non voglio criticare le altre case editrici con le quali lavoro o ho lavorato.
Infine, l'autore ha parlato di AXIS, maxi-evento Marvel di prossima pubblicazione nel nostro Paese, che vede i protagonisti principali subire quella che viene definita "Inversione": i villain si troveranno dunque a recitare la parte dei buoni nella storia, con gli eroi passati invece al "lato oscuro".
L'idea di partenza era molto diversa da quella che poi si è concretizzata nel fumetto. Non penso che ripeterò mai un'esperienza del genere: ritengo che questi eventi servano unicamente ad accontentare tanti propositi diversi ai quali devi sottostare, permettendo che le tue idee iniziali si trasformino in qualcosa in grado di appagare necessità altrui. Comunque sono orgoglioso del risultato finale, penso che si tratti di una storia divertente.
Nel dettaglio, la saga doveva intitolarsi in origine Inversion, e sarebbe dovuta andare in scena sulle pagine del mensile Uncanny Avengers. Più tardi la Marvel decise di farne qualcosa di più grande, coinvolgendo un cast più allargato.
Nella storia i villain diventano eroi, e gli eroi villain, ma il mondo non sa nulla di tutto ciò. Così, mentre la gente crede ancora negli Avengers, questi non sono più quello che erano in precedenza. Dunque toccherà ai villain salvare il pianeta, anche se nessuno si fida di loro. Questa era l'idea originale.
Fonte: CBR