Marvel - ResurrXion, Marc Guggenheim e il futuro dei mutanti in X-Men: Gold

Un ruolo centrale nell’Universo Marvel, il tema dell’eroismo e della rinascita: quasi un’utopia per i mutanti di X-Men: Gold

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Spoiler Alert
Possibile immaginare per gli X-Men un futuro che non sia segnato da lutti, tragedie, persecuzione e isolamento come fin troppe volte è accaduto nel corso degli ultimi anni? Non solo è possibile, ma sta per diventare realtà con l’avvento di ResurrXion, il rilancio Marvel previsto per la prossima primavera che promette di mostrare ai mutanti una luce in fondo al tunnel.

La fine della guerra con gli Inumani li vedrà proiettati in un futuro del tutto nuovo, non privo di sfide, ma caratterizzato da uno status quo dove eroismo e ottimismo diventeranno i temi dominanti rispetto a pessimismo e persecuzione. A capitanare la prima squadra titolare, quella di X-Men: Gold, sarà Kitty Pryde e il team creativo formato da Marc Guggenheim e Ardian Syaf sulle tavole a fumetti.

Già sceneggiatore di Young X-Men e Astonishing X-Men, Guggenheim parla in maggiore dettaglio di questo nuovo genere di sfide e della formazione del gruppo sul sito ufficiale della Casa delle idee.

X-Men Gold Teaser di Ardian SyafÈ già stato annunciato che Kitty Pryde sarà il capo del gruppo. Sarà la prima volta che gli X-Men sono guidati da qualcuno che non sia Ciclope o Tempesta.

In realtà non ero nemmeno sicuro che sarebbe tornata dallo spazio, la mia proposta è stata un po’ un salto nel buio. Ho pensato a questa scelta immaginandomi qualcuno che torna a casa e va a insegnare nella scuola in cui era studente, cosa che nel caso degli X-Men ha anche un significato molo letterale.

Kitty ritrova gli X-Men, vede tutte le sfide che affrontano e tutto ciò che hanno dovuto subire. Ma lei mantiene la sua sicurezza, ha una fede ferrea nell’istituzione degli X-Men. La cosa più importante per me è aiutarli a tornare a essere il tipo di squadra che erano un tempo. Non credo di rovinare la sorpresa a nessuno se dico che gli X-Men si sentiranno messi un po’ alle corde alla conclusione di Inhumans vs. X-Men. Sarà Kitty a riportare un po’ di speranza nel gruppo e a ricordare loro cos’erano.

Alcuni esperti dicono che la musica che ascolti quando hai 19 o 20 anni è quella che ti rimane più impressa. Credo che lo stesso valga per gli X-Men, quelli che componevano il gruppo quando ti sei innamorato del fumetto sono quelli che ti rimangono nel cuore. E per me si tratta di Colosso, Nightcrawler, Tempesta, Logan e Kitty.

Una delle cose che più mi piacciono degli X-Men è il ricchissimo background che hanno questi personaggi. Hanno una storia personale, sotto molti aspetti una storia romantica e a volte una storia conflittuale che li accomuna. Il mio obiettivo in questa serie è riconoscere questo aspetto, rendere omaggio a quelle storie e riconoscere che questi personaggi sono stati assieme per molto tempo, sono una macchina ben oliata e si vogliono bene. Si sono coperti le spalle l’un l’altro una miriade di volte, ormai. Questo darà origine a una serie molto positiva. Sarà un fumetto che guarda al futuro, all’importanza di essere un supereroe e di avere un punto di vista ottimista.

Al gruppo già menzionato ho aggiunto Rachel. Quando ho lavorato su Rachel in passato, ho notato che anche lei è un personaggio che ha un background molto ricco, legato a doppio filo alla storia dei mutanti. In questi casi c’è sempre la tentazione di legare le sue storie al passato anziché al futuro. Più ci pensavo e più mi dicevo che mi sarebbe piaciuto lavorare su Rachel in un modo che le permettesse di superare il suo passato e di avanzare verso il futuro. Sotto molti aspetti, Rachel è la versione individuale di quello che Kitty cerca di fare con il gruppo, quindi tematicamente c’è coerenza. Credo che questo sarà un periodo positivo per Rachel, in cui potrà definire se stessa al di fuori della sua famiglia e del suo passato.

Non posso parlare nel dettaglio del post IVX, ma la natura del nuovo status quo metterà gli X-Men al centro dell’Universo Marvel, mettiamola così. Sarà praticamente impossibile per gli X-Men vivere in modo isolato ed essere ostracizzati. Allo stesso tempo, una delle prime cose a cui ho voluto pensare quando mi sono seduto a pensare alla serie, è stata: cosa significa essere un mutante? Cosa significa nutrire dei pregiudizi nei confronti dei mutanti nel 21° secolo, in un mondo dove abbiamo gli Inumani, le Nebbie Terrigene e tutto quello che è successo alla razza mutante nel corso degli anni? Che genere di bigotto è oggi un bigotto anti-mutante? Chi sono le persone che odiano e temono i mutanti? Tutto questo sarà riflesso nella serie, anche grazie a ciò che sta accadendo nel resto dell’Universo Marvel.

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Fonte: Marvel

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