Marvel NOW!: Travel Foreman commenta la genesi di Ultimates 2

Il lavoro di preparazione per una serie come Ultimates 2, illustrato e commentato, passo dopo passo, dal disegnatore Travel Foreman

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Dopo gli eventi di Civil War II la vita di Carol Danvers non può che cambiare, così come gli equilibri interni al gruppo di cui fa parte, la principale unità di intervento cosmico della Terra. Ecco il perché del nuovo titolo, Ultimates 2 - inteso come "Ultimates alla seconda" - in epoca Marvel NOW!

Ai disegni della serie, scritta da Al Ewing, ci sarà Travel Foreman, che ha mostrato a Comicbook.com i suoi bozzetti per il primo numero, commentandoli brevemente.

Ogni artista comincia a lavorare a un nuovo fumetto con una prova sul campo dei personaggi, un assortimento di schizzi per prendere familiarità con loro. Pantera Nera era l'unico dei personaggi classici presenti che non avessi mai disegnato e qui è iniziato il mio approccio a lui. Voglio che sia di un nero molto profondo, simile al modo in cui venivano disegnati, i primi tempi, personaggi come Havok e Sunspot, negli X-Men.

Ultimates 2 #1, bozzetto di Travel Foreman

A volte, un bozzetto è l'equivalente degli screen test che si usano nel cinema per vedere come un attore prende la luce. In questo caso, le ombreggiature grigie sul costume di Pantera Nera non hanno ottenuto il risultato che cercavo. Voglio che i costumi di Capitan Marvel e di T'Challa siano lisci e riflettenti. Questo è un aspetto per cui sarà necessario lavorare da vicino con il colorista.

Il passo successivo del processo creativo è imparare come si disegnino i costumi, capire come realizzare i volti dei personaggi in maniera coerente. La loro recitazione e la resa delle emozioni è qualcosa in cui cerco di migliorare sempre, e capire la forma dei volti aiuta moltissimo a padroneggiarne le reazioni emotive.

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Lo schizzo per la copertina è stato realizzato sulla base delle indicazioni di Tom Brevoort, che voleva un'inquadratura di gruppo in cui tutti quanti fossero in volo verso lo sguardo del lettore. Il primo fumetto che abbia mai comprato, all'età di nove anni, era Uncanny X-Men #227, che aveva quella memorabile copertina in cui il gruppo volava verso di te. Ho pensato seriamente di realizzarne un omaggio, in questa.

Per l'immagine finale, ho deciso di sperimentare qualcosa di diverso dalle altre copertine che ho realizzato. Ho rimosso alcune delle linee nelle aree vuote e ho reso le ombreggiature in grigio, invece che con tratti neri per rendere il tutto più equilibrato, simile a qualcosa di pittorico. Questi personaggi sono davvero grandiosi e lavorare a questa copertina è stato un piacere, dall'inizio alla fine.

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Fonte: Comicbook

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