Marvel NOW!: Pantera Nera alle strette tra Wakanda e politica internazionale

La vita di T'Challa, schiacciato tra gli impegni di Pantera Nera e come custode di Wakanda, la politica internazionale e nazionale, nelle parole di Coates

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
In un'intervista notevolmente spoilerosa, Ta-Nehisi Coates parla dell'attuale stato delle cose su Black Panther. Se non temete le anticipazioni e volete sapere in quali condizioni si trovi Pantera Nera in epoca Marvel NOW!, eccovi serviti.

La rivolta guidata dalle guardie del corpo, un tempo fedelissime al re, cerca di sovvertire l'ordine patriarcale che ha sempre sorretto il Wakanda e T'Challa si trova di fronte alla comunità internazionale, carico di fallimenti come monarca e accusato di non essere all'altezza.

Black Panther #7, variant vover di Marguerite SauvageNon direi che T'Challa è un regnante che ha fallito. Essere un monarca è un lavoro sempre in divenire e alcuni portano il peso del potere assoluto meglio di altri. Ho sempre pensato che il fatto che T'Challa lo faccia con difficoltà e senza alcun amore fosse un merito.

Una scena che ha molto influenzato l'idea che ho di lui, negli ultimi anni, è il suo iniziale rifiuto a far parte degli Illuminati, in quanto scettico per il troppo potere che il gruppo avrebbe avuto. Credo che la gente del Wakanda lo ritenga responsabile per molte delle disgrazie che sono capitate al paese, ma parecchie non sono da imputare a lui.

Alcune delle sue gesta nelle vesti di Pantera Nera lo metteranno nei guai con le Nazioni Unite. Del resto, è nella natura dei supereroi agire fuori dallo schema giuridico. D'altro canto, sono convinto che T'Challa abbia diversi motivi per guardare all'ONU con una certa delusione. Il mondo ha abbandonato Wakanda quando è stata attaccato dall'Ordine Nero e non credo che il suo re se lo sia scordato.

Certamente, gli eventi di Civil War II metteranno in crisi alcuni aspetti del suo rapporto con il resto della comunità dei supereroi, ma lascerò che di questo in particolare si occupi Al Ewing, su Ultimates. In Wakanda, Pantera Nera non è un supereroe, ma il guardiano della nazione, prima di tutto, il custode di un'eredità culturale. Ed è di questo che il suo popolo si preoccupa.

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Fonte: Marvel

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