Marvel NOW!: Nicole Perlman e il cammino di Gamora, da killer a Guardiana della Galassia
Nicole Perlman racconta i concetti generali affrontati in Gamora, la serie, disegnata dal nostro Marco Checchetto
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
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La mia Gamora sarà una donna il cui percorso origina da un trauma e da una storia familiare disfunzionale e di abusi. Thanos le ha insegnato a convogliare la propria rabbia in una violenza utile ai suoi scopi, ha instillato la rivalità tra lei e Nebula, in modo da distrarle dalla sua condotta di padre malvagio e sfruttatore. Gamora ha imparato ad affrontare il dolore con la violenza e ha creduto che la vendetta fosse l'unico modo in cui avrebbe potuto sentirsi di nuovo in pace con il destino tragico del suo popolo.
Thanos ha manipolato lei e la sua furia per anni e non può diventare una vera guerriera fintanto che non smetterà di esserne controllata. Una parte importante del cammino emotivo di Gamora in questa serie è la realizzazione del potere curativo del perdono, ben più potente di quello della vendetta. Imparerà che la rabbia è una debolezza e non la fonte di forza che credeva.
La storia è raccontata dalla prospettiva di una Gamora adolescente e ancora tormentata. Ho voluto entrare nella sua testa per capire come una ragazza così giovane, assassina preferita di Thanos, possa crescere come persona. Da killer spietata a Guardiana della Galassia, il passo è enorme ed io sono sempre stata interessata a capire cosa le abbia fatto mettere in dubbio la sua vita precedente. Molti dei miei cambiamenti personali sono dipesi da persone che hanno messo in crisi la mia visione del mondo e, altrettanto, volevo che Gamora incontrasse qualcuno in grado di entrarle sottopelle.
Tra i temi fondamentali, la famiglia come origine dei valori della persona, ma soprattutto la forza interiore dell'individuo, vero cuore della storia. Gamora, secondo la Perlman, è una donna forte soprattutto in quanto padrona del proprio destino, finalmente presente a se stessa in età adulta, e non in quanto abile combattente, come mostrato ampiamente dai tanti e profondi cambiamenti interiori che la serie metterà in luce.
La mia idea è quella di realizzare una sorta di rispettoso ponte tra la versione dell'Universo Cinematografico Marvel e quella a fumetti, che sono vicine ma non identiche. Non so se sia possibile fare in modo che un personaggio del grande schermo dia le stesse sensazione di uno disegnato e non mi interessa granché.
I due media sono diversi e hanno funzioni e scopi differenti, in termini estetici. Mi piace pensare che le mie origini approfondite di Gamora, estremamente modulari, si possano applicare indifferentemente alle due versioni.
In questa storia, ci troviamo di fronte una persona al massimo delle proprie capacità atletiche, un'assassina letale. Tuttavia, il concetto di pericolosità della persona è messo in dubbio dalla serie. Ovviamente, Gamora è pericolosa in quanto brava con una spada, ma una killer spietata non sarà mai pericolosa quanto una persona che segue il proprio cuore e conosce la propria mente. Solo prendendo le redini della propria vita e tagliando le proprie catene, diverrà davvero la guerriera quasi perfetta che conosciamo.
Infine, la Perlman ha parlato dei suoi attuali impegni e di eventuali altri progetti a fumetti. Il tempo lasciatole dalla scrittura del film su Capitan Marvel e quello sui Pokemon non è molto, ma il suo rapporto con il personaggio di Nebula è profondo e non le dispiacerebbe affatto poter approfondire il suo personaggio.
Fonte: Comicbook.com