Marvel NOW!, Magic Bullets: John Barber e il curioso rapporto tra Dottor Strange e il Punitore
John Barber parla di Magic Bullets, del rapporto tra il Dottor Strange e il Punitore e della maturità del fumetto digitale...
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Una delle cose che mi affascina della coppia di Strange e il Punitore è il fatto che entrambi si muovano all'interno dei recessi più oscuri dell'Universo Marvel. Ovviamente, si tratta di angoli diversissimi, ma entrambi tenebrosi, ed ero dannatamente curioso di vedere come si sarebbero mescolati tra loro.
Jason Aaron e Chris Bachalo stanno svolgendo un lavoro magistrale su Doctor Strange, e Punisher - grazie a Becky Cloonan e Steve Dillon - batte strade interessantissime. Entrambe le serie hanno un umorismo asciutto, per quanto i personaggi siano caratterialmente molto diversi. Anche questa dinamica e questo paragone sono curiosi da esplorare.
Frank e Stephen in una stanza che iniziano un botta e risposta vicendevole. Ci sarà da divertirsi. Inoltre, li vedremo in situazioni in cui entrambi avranno necessariamente bisogno delle capacità dell'altro, cosa che li spingerà ai limiti delle proprie abilità e della loro soglia di sopportazione.
Barber non ha intenzione di astrarre la storia dal resto della continuity Marvel. Infatti, Magic Bullets farà i conti con gli eventi di The Last Day of Magic, il primo ciclo di storie della nuova serie dedicata a Strange che ha sconvolto le fondamenta del mondo magico.
Ogni manifestazione mistica, ora, ha un costo e deve avere un'importanza enorme. Inoltre, Strange non è più potente come un tempo. Abituato a utilizzare la memoria, gli incantesimi e i rituali per affrontare i suoi avversari, ora si trova in un mondo fatto di asce magiche e di arco e frecce, una forma di mistica materiale che lo avvicina molto a Frank, rispetto a un tempo.
Nel contempo, il Punitore si trova, ad un certo punto, decisamente in una situazione che lo sovrasta, perché di magia non sa proprio nulla. Ecco perché cerca l'aiuto di Strange, convinto di trovare l'uomo di un tempo, il mago quasi onnipotente. Sarà una bella sorpresa per lui scoprire di avere un sacco da insegnare: le tattiche dell'ex marine potrebbero essere fondamentali per lo Stregone Supremo.Frank, del resto, ha sempre avuto un rapporto complicato con tutto quel che è soprannaturale, come testimonia il suo passato. Non c'è bisogno di conoscere tutte le sue storie per godersi Magic Bullets, non c'è bisogno di sapere dei suoi trascorsi come Franken-Castle o del suo passato angelico: basti la consapevolezza che questo è un mondo di cui non gli piace far parte.
Al centro della storia ci sono due ristoratori italo-americani, i coniugi Fusilli, che cercano di mettere in piedi il loro racket mafioso e si trovano a contatto con creature mistiche appartenenti ad altri universi, che si presentano letteralmente alla loro porta. Il potere è potere, per i Fusilli, che sia criminale o magico, e ogni occasione è buona per prendersi una fetta di New York, in questa storia che vedrà la luce in formato digitale, Infinite Comics.
Ho iniziato a far fumetti alla fine degli anni Novanta, quando il digitale stava diventando una delle possibilità. Io e altri colleghi usavamo Flash come supporto per le nostre creazioni, non per creare delle animazioni, ma per presentare i nostri fumetti sullo schermo.
Anni dopo, ho imparato ad usare il formato digitale concentrandomi sulle possibilità che concede per rendere efficace e chiara una narrazione, non come rottura filosofica del concetto cartaceo di fumetto. In questo senso, trovo che quel che la Marvel ha fatto negli ultimi due anni vada proprio in questa direzione, con molti punti in comune con ciò che ci trovavamo a fare anni fa. Quindici anni dopo, vedere tanta maturità nel digitale è una soddisfazione.
Quando scrivo un fumetto, sono del tutto consapevole delle interruzioni di pagina e tutto è strutturato attorno a questa disposizione. Infinite Comics invece ti permette di ragionare più come uno sceneggiatore cinematografico e permette agli artisti di ragionare molto più immagine per immagine.
Applausi di Barber a Jason Muhr, che si occupa dei layout e della parte più narrativa dei disegni del formato digitale, e al nostro Andrea Broccardo, che ha invece preso in carico la rifinitura stilistica delle tavole. Sul disegnatore italiano, lo sceneggiatore ha un piccolo aneddoto: quando Barber era Senior Editor all'IDW, si è trovato a revisionare un portfolio di Andrea, ma non si ricordava di lui con precisione. Ritrovarlo ora, come collega, è stata una bella esperienza.
Fonte: Comic Book Resources