Marvel NOW!: l'arte di Pepe Larraz al servizio della sfida tra il Teschio Rosso e gli Incredibili Avengers

Le matite di Larraz al servizio di Incredibili Avengers e del ritratto di un Teschio Rosso mai così vicino al trionfo

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Giunge il turno dell'artista Pepe Larraz, dopo le dichiarazioni recentissime di Gerry Duggan, di parlare di Incredibili Avengers e del confronto decisivo, dopo tante trame complesse e intricate, tra la Squadra Unione e il Teschio Rosso, da tempo padrone del cervello di Charles Xavier e dotato di nuovi, temibili poteri telepatici.

[caption id="attachment_142363" align="alignright" width="198"]Uncanny Avengers #20, anteprima 01 Uncanny Avengers #20, anteprima 01[/caption]

La Squadra è stata creata per dimostrare che Avengers, mutanti e Inumani possono lavorare assieme per il bene di tutti. Il fatto di essere stati ripudiati da Steve Rogers, loro leader e principale fonte di legittimazione, li ha colpiti non poco e costretti a reinventarsi un'identità.

Anche quel che è successo durante Civil War II è stato fondamentale per gli equilibri interni. Non tanto gli eventi che riguardano Bruce Banner, quanto più le reazioni dei componenti della Squadra alla sua morte sono state decisive. Gerry vi si è concentrato molto e in modo meraviglioso, alla fine del numero #16.

Non avevo mai disegnato il Teschio Rosso prima d'ora. Di solito, in questi casi, la prima cosa da fare è comprendere a fondo il personaggio. Espressioni, linguaggio del corpo, l'aspetto in generale sono frutto della familiarità dell'artista con l'identità del personaggio, con i suoi scopi e i suoi obiettivi.

Nel caso del Teschio, la storia alle spalle è eccessiva da recuperare, quindi mi sono concentrato sulla sua essenza: un nazista che da tutta una vita combatte contro Cap e i Vendicatori e ora sta finalmente per vincere. Tutto, in lui riflette questa condizione. Non perde mai la calma, ha sempre tutto sotto controllo e ne gode sadicamente. Volevo che il suo volto sembrasse un po' una maschera. Il suo viso è orribile, ma sotto c'è anche di peggio.

Abbiamo realizzato tre archi narrativi, quest'anno. Ognuno di essi ha luogo nel corso di una notte. Pensate a cosa deve voler dire essere un Vendicatore. Una serata che inizia con una pizza con un'amico può diventare immediatamente una battaglia o un tentativo di bloccare meteore provenienti da Saturno.

Larraz ha confessato che Capitan America è stato il personaggio più complesso da ritrarre, tanto nobile e autorevole da rendere difficile mantenerlo umano nell'aspetto, non farlo diventare una statua di marmo, un monumento a se stesso. La più semplice è stata Rogue, che ama da decenni, in quanto lettore degli X-Men, da piccolo.

Per Wasp ho usato Audrey Hepburn come riferimento, mentre ho dovuto un po' spezzare i personaggi di Dottor Voodoo e della Torcia Umana per guardarci dentro e capirli. Synapse è ancora un mistero, per me, così come Cable, cosa che credo faccia parte del suo fascino. Non è mai chiaro quale sia il limite dei suoi poteri.

Ho voluto sfuggire, in diversi momenti, ai cliché della comicità, con Deadpool, che spesso è ritratto come un pagliaccio. Ho voluto ricordare ai lettori che, sotto la maschera da buffone, hanno a che fare con un assassino letale. Spero solo di non averlo reso noioso.

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Fonte: Marvel

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