Marvel NOW!: Brian M. Bendis presenta le nuove storie di Jessica Jones

Brian Michael Bendis sul ritorno di Jessica Jones, sulla banda di Alias di nuovo insieme, sulla maturità della serie e il concetto narrativo di base

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


Condividi

Il 5 ottobre è la data di uscita fissata dalla Marvel per Jessica Jones, la nuova serie dedicata all'ex eroina creata da Brian Michael Bendis e Michael Gaydos. A più di quindici anni da Alias, ecco tornare il personaggio e il team creativo, questa volta su un fumetto che porta il nome della sua protagonista. Impossibile fare altrimenti, dopo la risonanza ottenuta dall'omonima serie TV targata Netflix.

TUTTO SU JESSICA JONES - LEGGI ANCHE:

Dalle pagine di Marvel.com, Bendis ha parlato di quel che ci aspetta, dopo aver mostrato le prime immagini in anteprima qualche giorno fa.

[caption id="attachment_125338" align="alignright" width="198"]Jessica Jones #1, variant cover di Alex Maleev Jessica Jones #1, variant cover di Alex Maleev[/caption]

Il ritorno di Jessica a una serie tutta sua non è legato quanto potreste pensare al successo televisivo, non direttamente. Più che altro, parlando di lei in continuazione con Jeph Loeb e i nostri dirigenti della divisione TV, mi è venuta voglia di riprendere in mano il personaggio. C'è un motivo preciso per cui, all'epoca, posi fine alle sue storie. Mi ricordo di aver chiamato Joe Quesada per avvertirlo che quel che avevamo da dire era stato detto.

Per i lettori, spesso, è difficile accettare che le vicende di un personaggio siano concluse, ma era proprio così. Avevamo portato a termine tutto quel che ci eravamo prefissati e io non sapevo che altro raccontare sul personaggio. Joe mi disse semplicemente di chiudere: avevamo prodotto una serie che non aveva avuto cali di qualità e Jessica poteva essere accolta nell'Universo Marvel, dove avrebbe trovato una sua strada.

Ed eccoci qui, anni dopo. Ovviamente non importa quanto tempo di preciso sia passato nell'universo narrativo. Piuttosto, è interessante vedere quali eventi in corso attraggano l'attenzione di Jessica e quale posizione prenderà. Direi che non mancano misteri di cui mettersi a caccia, visti i quindici anni di storie Marvel passati dalla fine di Alias.

Un altro tema importante sarà essere una persona con superpoteri e madre di una bimba, cosa che ti cambia la vita in modi imprevedibili, rendendoti immediatamente vulnerabile in un mondo pericoloso come quello Marvel. Lo stress di una situazione del genere sarà ben evidente nel primo numero. Qualcosa che non sappiamo è accaduto a Jessica, qualcosa di cui vedremo solo le conseguenze. Non vi farò anticipazioni, ma aspettatevi un discreto shock iniziale.

Bendis ricorda come Alias non fosse stato immediatamente accolto positivamente: certo, molti se ne innamorarono subito, ma ci volle un po' prima di raccogliere il plauso generale e alcuni si arrabbiarono molto per i temi particolarmente maturi che la serie toccava. Curiosamente, erano gli stessi siti che, all'uscita della serie Netflix, hanno parlato di Alias come di un testo sacro. Fenomeno frequente, come testimonia il Capitan America di Ed Brubaker, ma che a lui non era mai toccato.

Io e Michael Gaydos non abbiamo più lavorato assieme regolarmente, dai tempi di Alias, solo saltuariamente. Non tutti lo sanno, ma eravamo compagni di college. Era molto più bravo di me. Quando strappai un contratto nel mondo del fumetto, da studente, lui fece altrettanto il giorno dopo, con un editore molto più importante. Mi rendeva la vita un inferno.

Comunque siamo sempre rimasti in contatto, quando lui lavorava per il mainstream e io ero ancora nel circuito indipendente. Adoro il modo in cui sa mostrare il mondo attorno a Jessica e rendere il senso di riscoperta della propria identità da adulti. La fortuna di lavorare con Michael e David Mack su questa serie è che hanno una mentalità molto simile alla mia, il che mi facilita molto la scrittura. Allo stesso tempo, sono stimolato a proporgli situazioni magari inaspettate o non comuni.

Anche Matt Hollingsworth, colorista di Alias, torna per questa nuova serie. Cosa che Bendis apprezza non poco e che il pubblico di vecchia data riconoscerà nel risultato del loro lavoro: lo sceneggiatore promette, tuttavia, che non verrà compiuto il madornale errore di battere i sentieri già percorsi, dato che l'idea narrativa è completamente diversa e nuova.

L'Universo Marvel è cambiato profondamente, aprendoci un sacco di opportunità. Jessica vivrà in un luogo che non visitiamo molto spesso e i suoi casi saranno ispirati alle tante storie che abbiamo letto in questi anni. Ci infileremo nelle loro crepe, in quel che non è stato detto. Se sarò riuscito nel mio intento, tuttavia, la serie sarà leggibilissima anche da chi non legge altri fumetti che questo, anche se, per i fan Marvel, ci saranno gustosi riferimenti a eventi ben noti.

Infine, una nota forse scontata: come Alias, anche Jessica Jones sarà una serie decisamente matura e per nulla intimidita dai temi adulti, anche dal punto di vista grafico e visivo. Cosa questo significhi in concreto, inizieremo a scoprirlo dal mese prossimo.

tutto su civil war II

tutto su marvel now

Fonte: Marvel

Continua a leggere su BadTaste