Marvel NOW!: Al Ewing presenta il Teschio Dorato, nemesi degli U.S.Avengers

Al Ewing parla dei suoi U.S.Avengers concentrandosi soprattutto sulla loro nemesi: l'avido e spietato Teschio Dorato

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


Condividi

Spoiler Alert
Al Ewing e gli U.S.Avengers hanno grandi sfide di fronte, a partire da quella rappresentata dal villain principale della serie: il Teschio Dorato, che ha tutte le intenzioni di portare a compimento i suoi  piani di dominazione. Proprio da questa minaccia prendono le mosse le dichiarazioni dello sceneggiatore, rilasciate a Marvel.com.

U.S.Avengers #2, copertina di Paco MedinaIl Teschio Dorato non è poi diverso dal suo predecessore e modello, il Teschio Rosso, per quanto attiene alle motivazioni e agli obiettivi: creare scompiglio e distruzione e fare una fortuna sulle macerie. Più persone può ingannare, raggirare e derubare lungo la via, meglio si sentirà. Lo fa sentire furbo.

Credo che il Teschio Rosso possa quantomeno fingere di avere un ideale, ma non penso valga altrettanto per quello Dorato. Crede solo in se stesso. Se l'anima del Teschio Rosso è un coagulo di bile tetro e squallido, la sua è il vuoto, circondato da specchi dorati che lo riflettono, senza nulla a poterlo riempire.

Quindi è qui per fare soldi, senza alcun riguardo per chi dovesse morire o soffrire, anzi. Probabilmente, dato che il suo piano è in definitiva quello di ammassare quanta più ricchezza possibile e ricominciare altrove, vorrà convertire tutto in oro, un valore mediamente universale, anche in altre dimensioni. Ecco la cosa bella dell'Universo Marvel: quando hai saccheggiato una Terra ne hai sempre un'altra su cui gettarti.

Pur provenendo da una linea temporale diversa, non subisce alcuno shock giungendo nel nostro mondo. Non solo gli basta avere qualcosa da depredare, ma la nostra realtà per lui è un paradiso, in confronto alla sua. Nel suo futuro il mondo ha imparato molte lezioni nella maniera peggiore e non è più disposto a farsi fregare. Ecco perché ne è fuggito.

Per quanto riguarda il coinvolgimento degli U.S.Avengers, Capitan America 20xx, che proviene dallo stesso futuro del Teschio, li conosce e si fida di loro per averci già lavorato assieme. Tutti gli altri eroi di questa epoca sono immersi fino al collo nei loro problemi, mentre Roberto ha appena dato vita alla sua squadra di superspie. Quindi è la scelta più ovvia per un aiuto.

Al Ewing, enigmatico e ironico come spesso gli succede, conferma le anticipazioni che U.S.Avengers #1 contiene tra le sue pagine: nel numero #2 Capitan America morirà. Anzi due Cap moriranno, aggiunge lo sceneggiatore, senza dirci quali. In una storia così coinvolta nei viaggi interdimensionali, chissà cosa può significare.

Il Teschio Dorato vede gli eroi dell'Universo Marvel come una serie di obiettivi e di idioti, proprio come quelli della sua realtà. Il fatto che continuino a batterlo non ha alcun significato, per lui. Impossibile, dopotutto, che qualcuno sia alla sua altezza. In questo senso, ragiona molto come il Dottor Destino. Solo che non legge antichi libri di magia.

TUTTO SU U.S.AVENGERS - LEGGI ANCHE:

Fonte: Marvel

Continua a leggere su BadTaste