Marvel NOW!: Al Ewing e gli U.S.Avengers nell'America di Donald Trump

Al Ewing parla di U.S.Avengers come di una serie strettamente connessa all'Universo Marvel, ma influenzata dal mondo reale

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Vi abbiamo già parlato diffusamente degli U.S.Avengers di Al Ewing e Paco Medina, gli ex New Avengers, sinora sovversivi e fuorilegge, guidati da Roberto da Costa, alias Sunspot. Con il rilancio Marvel NOW! il team è destinato a diventare, invece, un'importante freccia all'arco del governo statunitense, pronto ad attingere alle risorse della rinnovata e riformata A.I.M. e a quelle di Bobby e i suoi, anche in collaborazione con uno S.H.I.E.L.D. mai così sfiduciato dalle istituzioni.

Ewing, nell'intervista che vi proponiamo, risponde a nuove domande in merito.

U.S.Avengers #1, anteprima 01

Le elezioni presidenziali sono terminate e la campagna elettorale ha diviso in due il Paese. Non nego che questo clima abbia reso più difficile scrivere la serie. Non ho idea, personalmente, di quel che accadrà in America e di come sarà quando il fumetto farà il suo debutto. Tutto è successo molto in fretta e chissà come saremo accolti nelle librerie. Di sicuro, quella odierna non è una situazione di normalità e sembra che ogni giorno ci sia una nuova stranezza dietro l'angolo, spesso preoccupante.

In un contesto del genere, mi chiedo quanto siano utili le occasioni di intrattenimento che garantisce il fumetto di supereroi, per ricaricare le pile, magari trovare un momento di ispirazione in tempi complessi. Che la nostra squadra di eroi rappresenti gli U.S.A. in un momento come questo, potrebbe essere rassicurante. Roberto è un immigrato che porta la bandiera nel cuore; Toni è nata a Seattle da genitori stranieri; Sam è un minatore del Kentucky, un simbolo che appartiene a tutta l'America. C'è di che essere orgogliosi.

Nel suo nuovo ruolo, più alla luce del sole rispetto a quanto non fosse nei New Avengers, Roberto è consapevole di quanto siano cambiate le cose: l'A.I.M. si sta fondendo con lo S.H.I.E.L.D., come una sorta di sottosezione per missioni impossibili, invece di rimpiazzarlo come era previsto in origine. La visibilità che ne scaturisce rende le azioni di Roberto e dei suoi più macchinose e lui avrà meno margini di manovra. Inoltre, ha salvato il Presidente, ma non l'attuale, che pare meno ben disposto nei suoi confronti. Quindi non mancano, per il gruppo, difficoltà all'orizzonte.

Ewing ha quindi passato in rassegna i singoli personaggi e le motivazioni che li spingono a far parte del gruppo o le criticità del loro ruolo. Sunspot e Cannonball, mutanti, sono alle prese con l'irrisolta questione della Nuvola Terrigena; Enigma e la dottoressa Toni Ho troveranno conforto nella relazione di coppia che li unisce; Thunderbolt Ross è pesantemente cambiato dopo gli eventi di Civil War II e le conseguenze che hanno avuto sulla comunità degli Hulk.

U.S.Avengers #1, anteprima 02

Thunderbolt Ross è non è più l'Hulk Rosso. Riaverlo in quei panni nel gruppo sembrava un'idea geniale, ma altre storie hanno cambiato i nostri piani. Ora c'è un Hulk Rosso tutto nuovo ed è un volto familiare di cui abbiamo già letto in New Avengers, qualcuno che non ha alcuna relazione con Bruce Banner. Lo abbiamo visto nei panni di avversario di Roberto da Costa, tuttavia, cosa che potrebbe creare qualche frizione. Non dirò altro.

Per quanto riguarda il ruolo di Squirrel Girl, non voglio rivelarvi molto. Sappiate soltanto che, per lei, collaborare con i Vendicatori dei Grandi Laghi o con gli U.S.Avengers fa sempre parte della sua volontà di promuovere una visione inclusiva e ottimista della vita, oltre che di prendere a calci nel sedere qualche cattivo. Doreen non è una che si fa intimidire dai ruoli o dall'ufficialità di quel che sta facendo. Dove c'è del bene da fare, per lei, c'è una battaglia da vincere.

Applausi dovuti, da parte di Ewing, al disegnatore Paco Medina, che lo sceneggiatore considera un artista tale da poter rispondere sempre adeguatamente a ogni genere di richiesta da parte sua, rimanendo sempre pulito e comprensibile nel tratto e nella regia della pagina, nonostante la serie lo costringa spesso a fare gli straordinari, visti i tantissimi personaggi che vi compaiono e le molte scene di massa.

U.S.Avengers è strettamente interconnesso a tutto quel che succede nell'Universo Marvel e ve ne accorgerete da subito. Infatti, la sua progettazione è estremamente diluita e non prevede piani a lunghissimo termine, se non nell'idea generale. Voglio aspettare più che posso, vedere cosa succede agli altri personaggi, al contesto generale, per poi reagire di conseguenza.

U.S.Avengers #1, anteprima 03

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Fonte: Comic Book Resources

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