Marvel: Nighthawk affronta di petto i temi della violenza e del razzismo

Ultraviolenza, razzismo, il ruolo dell'eroe nella società, psicologia tormentata: ecco i temi centrali di Nighthawk, l'oscura serie Marvel di Walker e Villalobos

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
David Walker e Ramon Villalobos, assieme alla colorista Tamra Bonvillan, parlano di Nighthawk, una delle serie più oscure, violente, discusse e moralmente complesse della Marvel degli ultimi tempi.

Ecco cos'hanno da dire sull'ultraviolento personaggio, nuova incarnazione del secondo in comando dello Squadrone Supremo.

Nighthawk 4, copertina di Denys CowanWalker - La rabbia è la sua guida. Ce l'ha con tutto e tutti e ha problemi a contenere la sua ira, quindi la indirizza e la lascia libera contro coloro che crede ne siano la causa più evidente. Ovviamente, le cose sono più complesse di quanto creda, il che rende il personaggio interessante. Un uomo di colore i cui genitori sono stati assassinati da razzisti e che accusa l'ideologia discriminatoria per la loro morte, nonostante i suoi cari fossero pacifisti. Il che, nella sua testa, li rende in parte complici della loro stessa fine. Nighthawk chiude il cerchio con un senso di colpa e autoaccusa per il risentimento che cova nei confronti dei genitori. Il risultato di tutto ciò? Furia.

Villalobos - L'ultraviolenza è decisamente uno dei nostri strumenti, ma ci teniamo a mantenerla all'interno di una messinscena stilizzata, mai troppo esibita o esplicita. Io la paragono all'uso che ne fa il rap, che certo la accoglie nei suoi testi, ma spesso in modo assolutamente non serio. Tra noi e certi fumetti c'è la stessa differenza che c'è tra Tupac e Ice Cube che parlano di commettere un crimine e l'esibizione dello stesso che vedete in C.S.I., per esempio. Nighthawk è violento per circostanza, non per scelta, perché vive nella capitale criminale d'America. Decidere se essa sia o meno un male necessario nella sua vita è uno degli sforzi della nostra storia.

Io vivo a Stockton, California, una città decisamente problematica, in cui si sfiora il record di omicidi per abitante. Quindi non sono per nulla interessato alla glorificazione della violenza. Se certamente fa parte della narrazione, mi piace pensare che i nostri disegni la mostrino in modo da evitare questo rischio, da stimolare i lettori e non disinnescarla come qualcosa di giusto o buono.

Nighthawk #2, anteprima 01Bonvillan - Un sacco di storie dark e violente sono spesso raccontate visivamente con toni grigi, desaturati. Sia io che Ramon volevamo essere più liberi nell'uso dei colori, su Nighthawk. Credo che sia possibile mettere in mostra l'oscurità anche con una palette cromatica più varia rispetto all'uso canonico. Personalmente, trovo che sia molto più interessante.

Walker - Questa nostra versione è Raymond Kane, la stessa persona che si vede nella serie Supreme Power con il nome di Kyle Richmond, ed è attualmente parte dello Squadrone Supremo. Come tutti i suoi membri, viene da una realtà alternativa ed è qui in seguito agli eventi di Secret Wars. Ha cambiato il suo nome per evitare di confondersi con l'altro Kyle Richmond che si fa chiamare Nighthawk su questo mondo. Il quale, per quanto mi riguarda, potrebbe essere ovunque, dato che non ho in mente di farli incontrare.

I supereroi agiscono tradizionalmente come un'estensione della legge e dell'ordine, anche se fuori dall'ordinamento legale. Sono di fatto al servizio del sistema. Il problema è che spesso il sistema non è efficace, soprattutto se sei un nero in America. Lo abbiamo visto in continuazione: la polizia che uccide cittadini disarmati, la giustizia che non punisce i colpevoli. Razzismo e sistema giudiziario sono le due minacce principali per un uomo di colore in questo paese. Ecco perché, se sei un supereroe di colore che combatte per i propri fratelli, ti trovi di fronte alla scelta obbligata di difenderli proprio dalla legge e dall'ordine, dallo status quo. E non sei più un eroe come gli altri.

Ecco perché, spiega Walker, la scelta di Chicago come teatro degli eventi. Una città che negli anni Sessanta era considerata la più razzista degli USA e che oggi non è nella sua forma migliore, preda di gang e della violenza, di un sistema scolastico inadeguato e di una politica corrotta che rovinano di fatto una città che ha molto di bello da offrire. Walker la considera un manifesto dei fallimenti degli Stati Uniti.

Nighthawk #2, anteprima 02Villalobos - Come ho detto prima, l'hip hop e il rap hanno un certo ruolo nel modo in cui disegno questa serie. Parte degli elementi del costume sono ispirati a quella cultura. Nighthawk ha scarpe molto più fighe di quelle che Batman potrà mai vestire e trovo che sia un personaggio molto più rilevante nella cultura odierna, rispetto al Pipistrello, personaggio che amo, ma che ha settantacinque anni. Il nostro antieroe è qualcuno che nelle strade che pattuglia potrebbe essere tranquillamente rispettato e il linguaggio visivo della serie ha radici molto forti nella cultura di strada.

Walker - Chiaramente Batman è un riferimento importante per noi, dato che il personaggio è nato come una sua parodia e le origini del nostro eroe sono debitrici. Io non lo vedo però come un modello e non considero Nighthawk un omaggio. Certo che entrambi sono orfani, ma noi mettiamo in scena una relazione completamente diversa con la perdita dei genitori, una chiave emotiva più complicata e problematica, che lo distingue notevolmente da Bruce Wayne.

Nighthawk #2, anteprima 03Villalobos - Lasciatemi anche dire che se questa serie è debitrice a un'epoca dei comics, probabilmente si tratta degli anni Novanta. Non solo perché il nostro cattivo sembra sbucato direttamente da quel periodo, dal punto di vista visivo, ma per l'atmosfera generale della storia. Sono convinto che, se fossimo a metà degli anni Novanta, Nighthawk sarebbe stato il fumetto più duro in circolazione. Ci accontenteremo del fatto che sia il più duro in circolazione adesso.

Walker - I piani per il futuro non sono altro che tentare di scrivere le migliori storie possibili. Se devo fare una previsione, direi che i fan devono aspettarsi un personaggio sempre più tormentato ed estremo, con il passare del tempo, che troverà alleati dove non si aspetta e costringerà altri eroi di colore a riconsiderare le loro posizioni. Il modo in cui sia possibile per un eroe nero affrontare l'infezione del razzismo è, in definitiva, il tema che mi interessa analizzare.

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Fonte: Newsarama

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