Marvel: Nicole Perlman parla di Gamora e della sua carriera, tra cinema e fumetto

Nicole Perlman parla di Gamora, dei suoi desideri per il personaggio e della carriera che vorrebbe avere nel Fumetto

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
A furia di riportarvi le dichiarazioni di Nicole Perlman, già co-sceneggiatrice di Guardiani della Galassia, nel senso del film, e oggi autrice della serie Gamora, non vediamo l'ora di leggere la sua storia disegnata da Marco Checchetto sulla gioventù difficile e complicatissima della più pericolosa donna del cosmo Marvel.

Ecco i concetti più interessanti emersi dalla più recente intervista sull'argomento.

Gamora #1, copertina di Esad RibicScrivere fumetti e film non è la stessa cosa. Un film ha un ritmo molto diverso, non spezzato in episodi né contenuto in una struttura di immagini statiche. Inoltre, elementi come l'interpretazione degli attori, i movimenti di camera e la musica possono comunicare emozioni senza doversi affidare al dialogo o agli effetti visivi. Ma una delle cose che preferisco del fumetto è la possibilità di sbirciare nei pensieri dei personaggi. Anche se le voci fuori campo nel cinema possono fare altrettanto, di solito non accade. E poi, nel fumetto abbiamo le splash page!

Sin dall'inizio di questo incarico, ho ricevuto grandi incoraggiamenti dalla mia compagna di scuole superiori e strepitosa scrittrice, Willow Wilson. Ho lavorato anche con Brian K. Vaughan, recentemente, ed è stato estremamente d'aiuto. Ha confermato la mia idea di lasciare spazio al disegnatore, in fase di sceneggiatura, perché possa proporre soluzioni visive o anche prendere direzioni diverse da quelle che gli prospetto.

Tendenzialmente, divido il mio tempo tra cinque progetti creativi contemporaneamente, tra cinema, televisione e fumetti. Quindi non faccio mai la stessa cosa due giorni di fila e lavoro tutti i fine settimana. Tento di organizzarmi in modo da tenere la corrispondenza e fare ricerche la mattina, quando il mio cervello carbura, per poi scrivere dopo pranzo, fino a sera.

Non ascolto musica mentre scrivo, ma mi piace avere attorno un po' di viavai. Ho uno studio a casa, ma quando posso mi metto in qualche caffetteria affollata a lavorare. C'è qualcosa, nel fatto di essere circondata dalla gente, tutti impegnati a lavorare sui propri doveri o progetti, che mi tiene concentrata sul mio lavoro.

I personaggi su cui la Perlman metterebbe volentieri le mani? Pensa che si divertirebbe molto con i Runaways, mentre tra i crossover ha apprezzato Annihilation, per la sua epica fantascientifica, e Civil War. Ma non è particolarmente attratta da questo genere di narrativa. Il suo sogno a fumetti? Creare un personaggio con abbastanza profondità da fare in modo che un giorno altri scrittori abbiano voglia di raccontare altre storie che lo riguardano.

In generale, sono attratta dalle storie con una tematica specifica. Con Gamora, cerco di definire quale sia l'elemento che rende le persone davvero forti. La rabbia o la furia dei giusti può darci forza, ma anche annebbiarci la vista, rendendoci vulnerabili.

Thanos ha stimolato il desiderio di vendetta di Gamora per insegnarle a uccidere per lui e ha nutrito la gelosia di Nebula nei suoi confronti per evitare che le due si unissero contro di lui. Quando Gamora capisce che l'ira è una debolezza, fa un passo concreto per diventare un'eroina e una Guardiana della Galassia.

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Fonte: Comicosity

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