Marvel: Nick Lowe fa il punto delle situazione sull'universo di Spider-Man

Un universo di testate che raccontano le gesta degli arrampicamuri, tutti diversi tra loro: ne parla Nick Lowe, l'editor che supervisiona ogni aspetto editoriale legato a Spider-Man

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Inizia dalla situazione e dalla direzione delle testate ragnesche dopo Secret Wars la discussione dell'editor Nick Lowe, incaricato dalla Marvel di supervisionare l'intera galassia dedicata a Spider-Man e personaggi a lui ispirati, con la redazione di Comic Book Resources.

Amazing Spider-Man #13, variant cover di Alex Ross L'obiettivo attuale è quello di raccontare una serie di storie quanto più diverse tra loro, con questi personaggi. Se torniamo a un'epoca non troppo lontana, avevamo tante serie ragnesche più o meno intercambiabili, tutte incentrate su Peter Parker e tutte contenenti la tipica storia di supereroi. Di solito erano anche tutte molto belle, ma dal punto di vista editoriale c'era decisamente spazio per qualcosa di diverso. La mia filosofia è stata questa da quando ho preso il posto di Steve Wacker. Il compito principale è ovviamente accompagnare un prodotto che funziona e che ha grande successo come Amazing Spider-Man, senza rovinarlo. Tutto intorno c'è un mondo intero di personaggi da valorizzare.

Peter Parker è al centro di tutto questo, meritatamente, e sempre lo sarà, dato che è il più grande supereroe di tutti i tempi. Ha un costume meraviglioso, è divertente, ha una grandiosa eppure semplice morale incentrata sul celeberrimo trauma della morte di Zio Ben. Peter è la persona che farà sempre il tentativo e sacrificherà qualunque parte della sua vita pur di fare quel che è giusto.

E questo è il nucleo di tutte le storie ragnesche, ora come ora. Ognuno a suo modo, tutti i personaggi che ne fanno parte sono influenzati dalla filosofia di Peter. Su questa base, noi cerchiamo di conferire al piatto un sapore diverso ogni volta. Molto dipende dal fatto che gli autori e gli artisti coinvolti hanno stili differenti e punti di vista variabili sul tema, che è e resta sempre il classico "da un grande potere derivano grandi responsabilità".

Tutte le serie sono incentrate sostanzialmente sul personaggio, più che sulla storia. Del resto, i personaggi sono la componente che mi ha sempre ispirato, nel mio lavoro di editor. Le trame sono sempre interessanti, anche perché per fortuna lavoro con alcuni degli autori migliori al mondo, ma se non provocano qualcosa di significativo nel protagonista, che senso hanno? Quando la trama diventa troppo centrale a scapito delle personalità, perdo passione nelle storie.

Amazing Spider-Man #14, variant cover di Alex RossL'umorismo è un'altra delle componenti declinate da ogni sceneggiatore a modo suo, ma in grado di accomunare i titoli ragneschi della Marvel, secondo Lowe, con l'eccezione del Carnage di Gerry Conway, segnato da un'atmosfera inquietante e horror. Menzione d'onore, in questo campo, per Brian Michael Bendis, ritenuto dall'editor uno degli autori più divertenti di sempre.

Ispirate alla varietà sono anche le scelte degli artisti incaricati di illustrare le avventure dei vari tessiragnatele. Se senza Robbi Rodriguez non sarebbe mai esistita Spider-Gwen, I nostri Giuseppe Camuncoli e Sara Pichelli sono stati scelti per questioni di adesione al progetto editoriale di Amazing Spider-Man e Spider-Man, rispettivamente. Del resto, ci ricorda Lowe, la qualità del lavoro del Cammo durante il ciclo di Superior era davanti agli occhi di tutti e Sara è co-creatrice di Miles Morales, il giovane Uomo Ragno protagonista della sua serie.

Lowe ha passato in rassegna tutte le serie dedicate agli Arrampicamuri, mettendo in evidenza le differenze stilistiche che li connotano, soffermandosi proprio su Morales e sulla serie scritta da Brian Michael Bendis che ha chiarito, sin dal secondo numero della serie, che il suo personaggio non ha alcuna intenzione di essere ricordato come lo Spider-Man nero, ma come Spider-Man, senza alcun aggettivo aggiuntivo. Una dichiarazione di intenti che ha fatto molto discutere in rete e non solo, riguardo l'opportunità che un autore bianco scriva su un tema del genere.

Non posso far altro che rinnovare la mia fiducia in Brian, scrittore intelligentissimo e riflessivo. Non temete, sta approcciando la questione da un punto di vista non banale, diversi da quanto possiamo immaginare. Abbiate fiducia in lui. Tutta la discussione che è nata attorno alle sue scelte non è che la dimostrazione di quanto sia capace di addentrarsi nelle profondità di un personaggio. Questa è la sua caratteristica principale da quando lo conosco e so che ha intenzione di seguire il personaggio in qualunque direzione lo porterà. Conosce Miles alla perfezione e sa cosa sia meglio per lui. Lasciatelo lavorare e, soprattutto, lasciate che Miles sia Miles.

Spider-Man #2, copertina di Sara PichelliIn questo momento, alla Marvel, credo possiamo vantarci del massimo impegno possibile nel differenziare a tutti i livelli l'identità dei nostri creativi e dei nostri dipendenti. Si può fare di meglio? Certamente, e stiamo cercando di farlo. Spider-Man è però la serie di Brian e Sara. Racconta una storia e pensiamo sia la storia giusta da raccontare, quella di Miles che cerca di darsi un'identità. E Brian, assieme a lui, sta cercando di trovare la chiave migliore per affrontare i suoi dubbi e le sue difficoltà. Non credo che abbia senso disprezzare quello che ha da dire sull'argomento solo perché è bianco.

La storia non è finita e c'è molto ancora che dovete leggere. Il suo protagonista è ancora in via di crescita e formazione, proprio come lo siamo tutti noi, a partire da me e dalla Marvel in generale. La vita di Miles sarà un turbine continuo, tra i suoi impegni d'eroe, quelli di studente e la vita da nipote di una donna di incredibile potere. Ricordiamoci che è anche un Vendicatore. In questo primo ciclo, Brian e Sara metteranno molti pezzi sulla scacchiera e la Gatta Nera ne sarà un elemento centrale.

Sono stato molto felice del fatto che Brian abbia deciso di prendere sotto braccio il personaggio e di ampliare il discorso sul nuovo ruolo di Felicia Hardy, come definito da Dan Slott in Amazing Spider-Man. Amo queste piccole grandi dimostrazioni del fatto che lavoriamo tutti quanti all'interno di un universo condiviso, in cui il filo della trama di un racconto può diventare l'intreccio di un altro, che lo porta al livello successivo. Miles avrà anche un ruolo importante in Civil War II e lo attendono grandi cose.

In chiusura, qualche considerazione sulla testata principale: Amazing Spider-Man.

Ho visto un sacco di scetticismo sulla scelta di Dan Slott di portare Peter a essere un magnate della tecnologia internazionale. I lettori dovrebbero ormai sapere che Dan ha sempre dei piani a lungo termine. Ora stiamo affrontando il capitolo Dead No More e sarà una storia incredibile, che stiamo preparando da parecchio tempo.

Attualmente, il traguardo è attraversare questo nuovo status di Peter e metterlo in difficoltà, a camminare sul ghiaccio sottile. Vedrete riapparire il personaggio del Reggente, direttamente dalla storia Rinnovare le promesse, che avete letto nel corso di Secret Wars, e Mary Jane, che sarà protagonista del ciclo di storie in questione.

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Fonte: Comic Book Resources

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