Marvel: Nelson Blake II parla del suo lavoro per la serie di Luke Cage
Il disegnatore di Luke Cage parla di un personaggio maturo, alle prese con un passato con cui deve confrontarsi
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Tra l'ambientazione di New Orleans e il confronto con il passato e le origini dell'uomo un tempo noto come Power Man, Blake ha un sacco di temi per le mani. Ecco come ne ha parlato, sulle pagine di Marvel.com.
Sono un grande fan della serie TV che abbiamo visto, ma il mio entusiasmo per il personaggio è nato con Brian Michael Bendis qualche anno fa. Ho letto un sacco di storie che lo coinvolgevano, su Daredevil e New Avengers. Ha reso Luke un grande leader, ma anche un eroe molto potente e un personaggio interessante in generale. Queste sono le cose che colpiscono la mia immaginazione, che mi hanno reso felice quando Axel Alonso e gli altri mi hanno offerto il personaggio.
Le atmosfere della sua era classica sono in qualche modo sempre presenti nelle storie e nel suo aspetto, ma oggi è più maturo e a me questo piace molto. Alcuni personaggi vengono modernizzati nel look, non perché siano cresciuti, ma perché i tempi sono cambiati.
Luke è invece maturato come uomo e questo è visibile su di lui. Non succede spesso che un personaggio possa osservare la propria precedente versione e avere la stessa sensazione di tutti noi quando guardiano le nostre vecchie foto.Una delle parti più importanti della maturità è imparare che le nostre azioni hanno un effetto sul prossimo e ad esserne responsabili. Il che è un tema fondamentale per Luke Cage, più che per tanti altri personaggi a fumetti. Persino la sua pelle impenetrabile ne è un segno. Per quanto sia piuttosto forte, la sua caratteristica distintiva è la protezione, anche come metafora della sua personalità.
Rielaborare il proprio passato sarà qualcosa di molto personale, una vera sfida per lui. Non posso dirvi troppo, dato che ciò che accadrà tra Luke e il Dottor Burstein è una delle chiavi fondamentali della storia.David ha uno sguardo grandioso sul personaggio e il team editoriale ha contribuito a rendere questi eventi fondamentali per la vita di Luke, invece che la solita storia con un cattivo diverso ogni mese.
Ci sarà un po' di intrigo criminale, un po' di noir, qualche elemento di fantascienza e tanta narrazione classica da fumetto di supereroi. Sono un grande fan delle dinamiche contrastanti, quindi ho diversi approcci nella regia della pagina e nella messa in scena. Il che riflette l'influenza dei film di Michael Mann come dell'animazione e dei manga. Il bello dei fumetti è che ti consentono di mantenere assieme le suggestioni più disparate in un unico stile, con un ritmo narrativo che non sacrifichi l'azione per il dramma o viceversa.
Anche fare ricerche sulla città di New Orleans, così diversa dalla sua New York, è stato divertente per Blake, che ha detto di apprezzare il fatto che la città più famosa della Louisiana rappresenti un'uscita di Luke dalla sua zona di sicurezza. Isolare l'eroe dal suo mondo quotidiano è un'ottima premessa per la storia.
La prima cosa che mi ha colpito è quanto David tenga a questa storia e al personaggio. Ha instillato in Luke dignità e un approccio personalissimo senza rinunciare a nulla del supereroe che conosciamo. David è una specie di storico del fumetto, a modo suo, e questa sua conoscenza approfondita è ben visibile. La sua visione ha le proprie radici nella tradizione, senza risultarne imprigionata.
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Fonte: Marvel | Comic Book Resources