Marvel: Mike Allred ricorda Jack Kirby, un'infinita e costante fonte di ispirazione

Allred è uno degli autori moderni il cui stile personalissimo affonda più le radici nell'arte di Jack Kirby

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Mike Allred è uno di quei disegnatori che vengono identificati molto rapidamente come moderni, il cui stile non convenzionale distanzia rispetto alle altre matite del settore da trenta e più anni. Ma gli appassionati del suo lavoro e i conoscitori del Fumetto americano sanno quanto le atmosfere che crea, le immagini cui dà vita abbiamo le radici piantate nella tradizione e nella storia dei comics. In particolare nel suo più grande disegnatore.

Ecco perché non stupisce vederlo omaggiare Jack Kirby, come già molti suoi colleghi, all'indomani del centenario dalla nascita del Re.

Silver Surfer Jack KirbyUno dei miei primi ricordi è mio fratello Lee che un giorno scuote il tavolo su cui mi ero arrampicato facendomi cadere. Poi mi sveglio in un letto di ospedale con un trauma cranico e vengo coperto di fumetti. Grandiosa terapia! Lee è stato il mio primo sensei nel mondo del Fumetto e ho imparato a disegnare grazie a lui. Ben presto fu ovvio che la maggior parte delle mie storie preferite portava il nome di Jack Kirby. Quel che lui e Stan Lee hanno fatto su Fantastic Four rappresenta il mio fumetto preferito di sempre.

Ho sempre osservato da vicino Kirby, da giovane, per cercare ispirazione. Mi è sempre stata chiara l'importanza di sviluppare uno stile mio, ma è impossibile scindere il DNA kirbyano che c'è nei miei disegni. Ad esempio, ho sempre definito l'energia visivamente come faceva lui. Ma al di là di questo, c'è un'infinità di elementi suoi nel mio stile, dalla resa dei layout all'espressività dei personaggi alla potenza del suo lavoro.

Lavorare con personaggi creati da lui è un'esperienza entusiasmante. Il meraviglioso Matt Fraction, ai tempi dei Fantastici Quattro, ha progettato quelle storie come una sorta di Greatest Hits del Quartetto. Poi, mio fratello Lee ha abbracciato quello spirito scrivendo un'epica conclusione. Ora, su Silver Surfer, uso le storie originali di Kirby come ispirazione. La Trilogia di Galactus è il più grande fumetto di sempre, secondo me. Lo ricompro ogni volta che viene rieditato.

Tutto quel che Dan Slott scrive mi sorprende ogni volta. Ha progettato la splendida storia che raccontiamo come un racconto di lungo periodo, piena di piccole ricompense per i lettori che culminano in una grande e soddisfacente conclusione, una delle migliori che abbia mai letto. Per me, questa esperienza è stata una benedizione. Pura delizia fumettistica.

Dopo tanti anni sulle avventure di Norrin Radd, penso di conoscere e capire Jack Kirby un po' meglio. Ma, alla fine, quel che lo rende ciò che è sta nel mistero della sua grandezza, della forza della sua arte. Sono davvero grato della sua influenza sulle fondamenta stesse del mondo del Fumetto e del fatto che sia una fonte di ispirazione costante e interminabile.

Fonte: Marvel

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