Marvel: Matt Rosenberg rivela un divertente retroscena sui raduni creativi

Matt Rosenberg sulla bizzarra nascita e repentina morte di un eroe Marvel avvenute durante una riunione generale di autori di qualche anno fa

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Matt Rosenberg racconta un gustoso retroscena di uno dei grandi ritiri degli autori Marvel di cui spesso leggiamo nelle interviste a sceneggiatori ed artisti, che però tendono a guardarsi bene dallo scendere in particolare. Rosenberg ci regala un piccolo aneddoto che ci aiuta un po' a cogliere l'atmosfera in cui questi mitologici incontri si svolgono.

La creazione e la morte quasi istantanea di un nuovo personaggio, che probabilmente non vedrà mai la luce, in un momento di chiara mancanza di serietà e di leggerezza. Componenti che si intuiscono dalle dichiarazioni di molti che hanno partecipato a queste riunioni e che fanno parte del processo creativo, spesso determinato da proposte non proprio allineate, diciamo. Ecco il racconto.

Rosenberg - Quando discutevamo le idee per Infinity Warps, tutti erano davvero entusiasti. Era un progetto molto divertente e ci fu concesso un po' di tempo per starcene lì seduti a ideare personaggi da mescolare tra loro. A dirla tutta, eravamo felici come non avevo mai visto nessuno in quella stanza. Ce ne stavamo lì a gettarci addosso queste idee folli per dei personaggi e a creare cose divertenti.

E poi abbiamo fatto il giro degli autori presenti: ognuno poteva dare uno o due suggerimenti da segnare su questa grande lavagna. Tutti ne avevano di grandiosi: Skottie Young, Jason Aaron, Kelly Thompson, Donny Cates... tutti diedero vita a dei mix interessanti e accattivanti. Quando arrivò il mio turno dissi che avremmo dovuto combinare tra loro Uomo Multiplo e Man-Thing. Tutti si misero a ridere. Avevo fatto centro.

Gridarono di segnarlo sulla lavagna, la gente rideva. E vai! Poi la persona che aveva in mano il pennarello scrisse: Multiple Man + Man-Thing = Multiple Thing. E quello fu il momento in cui le cose iniziarono ad andare male. Io dissi che non andava bene. Il nome doveva essere Man-Man. Tutti a ridere a crepapelle e la conversazione passò ad altro. Io difesi la mia idea, doveva chiamarsi Man-Man. Era il nome migliore possibile. Silenzio. Alla fine della discussione, di Man-Man nessuna traccia. Avevo ucciso la mia creatura per troppo amore e il mondo non potrà mai conosciuto il peggior super eroe esistente con il miglior nome della storia.

Fonte: Bleeding Cool

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