Marvel: Mark Waid e Chris Samnee sulla nuova serie della Vedova Nera!
Annuncio importante in casa Marvel: il team creativo di Daredevil Mark Waid e Chris Samnee di nuovo assieme sul rilancio della Vedova Nera
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Nathan Edmondson e Phil Noto saranno quindi sostituiti da uno dei team creativi più validi e rodati attualmente in circolazione. Buona notizia per i fan di Natasha e per la Marvel che si assicura un'ulteriore collana interessante da proporre ai lettori. Entertainment Weekly ha intervistato Waid e Samnee sull'argomento, assieme all'editor Jake Thomas che ne supervisionerà il lavoro. Ecco i punti chiave della chiacchierata:
Waid - Il nostro approccio sarà molto simile a quello che abbiam avuto con Daredevil, nel senso che non riprenderemo precisamente dalla fine del ciclo narrativo precedente, né da alcun momento specifico della vita della Vedova, ma certamente terremo conto del suo passato utilizzandolo come una rampa di lancio. I canonici otto mesi di ellissi post-Secret Wars saranno rispettati, come in tutte le nuove serie ambientate nel Marvel Universe.
Chris non sarà solo il disegnatore di Black Widow, ma è molto più coinvolto che in passato nella scrittura della serie. Questa volta abbiamo avuto l'occasione di iniziare assieme una nuova serie e per me è una gioia il fatto che la sua visione delle cose possa dare un'impronta molto più forte al fumetto.
Samnee - Cerco di ragionare come un autore indipendente, anche se sto lavorando su uno dei personaggi più importanti della Marvel degli ultimi anni. Mi diverte moltissimo poter giocare con un'icona così famosa senza grandi costrizioni. Possiamo fare quasi quel che vogliamo. Abbiamo iniziato con la creazione di una nuova nemesi che considero la peggiore della sua carriera fino ad oggi.Waid - Qual è la cosa peggiore che può capitare al nostro personaggio? Questa è la domanda che mi faccio sempre all'inizio di una storia e che, questa volta, ho potuto rivolgere a Chris. La risposta, ti dice un sacco di cose: la direzione che prenderai, le paure del personaggio in questione, di che pasta sia fatto.
Waid - Al temine di Daredevil sapevamo di avere voglia di lavorare ancora assieme, ma nessuno di noi sapeva dove sarebbe finito. E certo non volevamo portar via la serie a Edmondson e Noto. Sapevamo però che la Marvel avrebbe mescolato molto le carte con Secret Wars. Per circa sei mesi ci siamo guardati in giro, rifiutando un paio di personaggi che ci sono stati proposti. Quando la Vedova è stata sul piatto, non abbiamo avuto dubbi.
Samnee - Avevo le dita incrociate nella speranza che ci affidassero una delle nostre scelte e Black Widow era decisamente in alto nella classifica. Siamo stati molto fortunati.
Waid - Daredevil è stata una serie molto personale, narrata direttamente dal protagonista, con un sacco di introspezione. Con Natasha, le cose saranno diverse. Non sapremo sempre cosa le passa per la testa, non saremo costantemente nella sua mente. Non è un personaggio che rivela volentieri pensieri ed emozioni. La sfida sarà raccontare storie emotivamente forti su di lei a queste condizioni.
Thomas - Dopo l'ottimo lavoro di Nathan e Phil sul personaggio, eravamo in cerca di qualcuno che potesse raccontare qualcosa di nuovo e insieme assicurare un livello di qualità altrettanto elevato. Mark e Chris sono stati una scelta quasi ovvia, una volta che mi è venuta in mente.
I nostri personaggi si muovono come un pendolo: oscillano tra due opposti, ma sono destinati, prima o poi, a tornare al loro centro, che li definisce. Un team creativo li porta in una direzione, un altro in quella opposta, ma passando sempre dallo stesso punto. Mark, come sceneggiatore, è la perfetta risposta a quel che Nathan ci ha detto sulla Vedova. Dopo essere entrati in profondità della sua vita privata, la vedremo nuovamente gelosa dei suoi segreti, anche nei confronti dei lettori.
Per una serie di ragioni che Waid non rivela, all'inizio della serie Natasha sarà priva dei suoi giocattoli tecnologici, il che rende la storia una spy-story vecchio stile. Dovrà chiedere aiuto a un sacco di gente, anche qualche ritorno dal passato che non conosciamo. Samnee ha quindi parlato del suo approccio grafico al personaggio.
Samnee - Sono andato a rileggermi le storie degli ultimi mesi e ho deciso di partire, nella mia caratterizzazione visiva, dal periodo in cui la Vedova era la spia personale di Tony Stark. Da lì ho costruito per contrasto, cercando un nuovo sguardo su di lei. La cosa divertente di questo processo è poter giocare con di due lati della personalità di Natasha: è una spia, ma anche una supereroina e alterna capacità di lavorare nell'oscurità e nel silenzio a momenti esplosivi e spettacolari.
Mark - Questa serie sarà la mia personale dichiarazione d'amore al personaggio e, in qualche modo, all'epoca di Gene Colan e Gerry Conway. Se non amassi così tanto Vedova Nera, non riuscirei a farle passare tutti i guai a cui la sto sottoponendo. Per almeno un anno, la vedrete fare quel che sa fare meglio: rialzarsi sempre, ogni volta che finisce a terra.
Fonte: Entertainment Weekly