Marvel: Mariko Tamaki presenta le storie Legacy di She-Hulk
Legacy fa tornare il titolo di She-Hulk sulla testata dedicata a Jennifer Walters scritta da Mariko Tamaki
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Entrambi i componenti del team creativo hanno detto la loro sulle pagine di Newsarama.
Tamaki - Jen sta attraversando un periodo che a lei sembra di assestamento, dopo la ferita che ha subito e la morte di Bruce. Sta abituandosi alla sua nuova forma, ma non è ancora chiaro cosa significhi essere questo nuovo tipo di Hulk, a parte il colore grigio e le dimensioni aumentate. Non sa se possa davvero controllarsi da trasformata. Quindi sta nel mezzo del guado e inoltre continua a lavorare per aiutare coloro che hanno problemi simili ai suoi. Questo pendolo tra la convinzione che tutto sia a posto e che tutto sia un macello è dove ci si trova quando si è passata la fase in cui tutto fa schifo.
Negli ultimi due archi narrativi, Jen ha combattuto per la gente, si è spesa per salvare altri mostri, altre persone che non hanno consapevolezza di sé, tentando di aiutare se stessa quanto gli altri. Il Capo non è un mostro che vada salvato, però. Questo avversario è un cattivo vero con lo scopo di distruggerla. Non è una sfida come le altre, perché Jen ha la sensazione di star ancora alzandosi dal tappeto. Non è semplice per una lottatrice come lei, che vuole sempre affrontare le cose a testa alta.
Lindsay - Ho avuto modo di familiarizzare con il personaggio e mi è stata concessa parecchia libertà nel manipolarlo. Per quanto riguarda il Capo, volevo mantenere il suo aspetto familiare e classico. Disegnare She-Hulk è stato divertentissimo. Ho sempre pensato che il personaggio di Jennifer fosse grandioso, ma non uno di miei preferiti. Disegnarla recentemente ha decisamente cambiato il mio giudizio.Tamaki - Il Capo è un uomo con un grande piano e lo scontro con lui è stato pianificato con lo sguardo allo stato psicofisico di Jen. Il Capo vuole giocare sulle debolezze di lei, immischiarsi nella sua percezione di sé, nei suoi conflitti interiori, per portare la situazione a un finale terribile.
Ogni numero scritto fin qui è stato come mettere un mattone. Ogni volta sento di aver scoperto qualcosa che non avevo ancora visto, una corrispondenza o un pezzo del puzzle. In un certo modo, è come se passassi del tempo con una persona, conoscendola sempre meglio, scoprendo gli intrighi del suo animo. Per me è stato molto importante avere questa occasione di parlare di traumi e di rabbia. Inoltre, la visione del mondo di Jennifer mi affascina e scrivere del mondo dal suo punto di vista è sempre più bello, man mano che passa il tempo.
Hulk è Jennifer Walters, attualmente. Questa è la sua eredità, ciò che si porta dietro con Legacy. Ma non possiamo dimenticare che Jen è anche She-Hulk. Il cambio di titolo non altera lo stato delle cose. Credo che la connessione con i temi di Legacy stia nel fatto che Jennifer debba affrontare non un demone qualunque, ma il suo demone, la sua peggiore paura. Direi che ne ha passate abbastanza, ultimamente, ma sono anche sicura che non abbandonerà mai una battaglia di nessun genere, non importa quali siano le condizioni.
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Fonte: Newsarama