Marvel: Marco Checchetto parla del suo lavoro per Old Man Hawkeye
L'arte di Marco Checchetto in un'anteprima di Old Man Hawkeye, il prequel di Vecchio Logan
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Ho disegnato un Clint Barton leggermente diverso rispetto a quello che si vede in Vecchio Logan. Ci vede ancora ed è più in forma. Era un supereroe, un tempo. L'ho semplicemente riempito di cicatrici e una di esse ha vagamente l'aspetto della A di Avengers. Gli ho tolto gli occhiali e ho deciso di sciogliergli i capelli. Gli abiti sono più di aspetto militare e tecnico. La mia intenzione era dargli un aspetto più malinconico possibile. Occhio di Falco sa che i suoi giorni da supereroe sono finiti, ma non vuole accettarlo.
Per questo prequel sono rimasto fedele ai paesaggi dell'originale e al grandioso lavoro di Steve McNiven. Sarà molto rispettoso per quanto riguarda i luoghi già visti. Per i nuovi ambienti, d'altro canto, si tratta di una sfida continua e realizzarli è stata una delle cose più interessanti per me. Lo stesso vale per i personaggi già apparsi. Stessa fedeltà. Ma la parte più interessante sarà sicuramente quella che riguarda quelli nuovi. Vedremo versioni da Terre Desolate di molti personaggi noti e amati dai lettori. Posso solo menzionarne un paio: Jamie Madrox e Venom. Gli altri saranno delle sorprese, assieme a tutti i riferimenti che stimoleranno la memoria dei fan e la loro curiosità.
Chi mi ha creato più problemi è decisamente Venom, perché volevo fosse diverso da ogni altra versione già vista. Non solo che fosse un liquido nero, ma un organismo senziente, così ho creato una sorta di tessuto interno, fatto di carne e viscere. Sarà complicatissimo disegnarlo in tutte quelle pagine, ma spero che rappresenti un valore aggiunto.Ethan Sacks è fantastico e la sua storia è meravigliosa. Mi mangio le sceneggiature ogni volta che arrivano per scoprire quale follia dovrò realizzare stavolta. Ogni numero è pieno di sorprese e, nonostante sia una serie di dodici numeri, sono certo che mi mancherà, quando sarà finita. Le sceneggiature sono cristalline e precise, ma mi danno lo spazio di cui ho bisogno per esprimermi come preferisco, per quanto riguarda l'organizzazione della pagina. Ethan è un entusiasta e questo si manifesta nelle pagine. Sono certo che adorerete questa serie.
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