Marvel, Legacy: Tom Brevoort sul futuro di Capitan America e dei Fantastici Quattro
Brevoort parla di Legacy, della sua pianificazione e degli obiettivi che si pone rispetto ai personaggi Marvel
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Cosa significa dire che i piani di Legacy sono a lungo termine? Quel che vuol dire di solito, in casi come questi, cioè che ci permetterà di raccontare storie che porteranno i nostri personaggi in nuove direzioni che non hanno sperimentato prima e che vi terranno incollati alle pagine.
Proprio come Secret Empire dà vita a Generations, quest'ultima ha generato Legacy. Ma questo non significa che la Marvel sarà sempre sotto la sua egida. Ci sono eventi che ci aspettano nei prossimi mesi destinati a cambiare nuovamente le cose, a farci evolvere e guardare ancora più avanti.Quando abbiamo detto che per un po' saremmo stati lontani dai grandi eventi, dicevamo il vero. Ma bisogna contestualizzare. Alcuni, leggendo quelle dichiarazioni, hanno pensato che non avremmo più raccontato storie di ampio sguardo, niente crossover. E non è mai stato questo il caso. In effetti, uno dei possibili slogan di Legacy è che ogni serie è un evento, ognuna ha grandi cose da raccontare sulle sue pagine. Tuttavia, per il momento, non abbiamo in mente né pianificato niente di paragonabile a Secret Empire, per il prossimo futuro.
Abbiamo invece in cantiere cose più contenute. Venomverse ne è un perfetto esempio, una storia più piccola nello spettro. Ce ne sono diversi, che fanno parte di Legacy: la storyline Mojo Worldwide che avviene nelle testate degli X-Men, Worlds Collide che vede il crossover tra Avengers e Champions. Succederanno un sacco di cose senza che ci sia bisogno di usare la parola con la E maiuscola, insomma.Non doglio dirvi nello specifico per quanto tempo non faremo eventi, perché poi, alla minima imprecisione, mi dareste del bugiardo. Al momento non abbiamo nulla in cantiere, ma questo potrebbe cambiare da un momento all'altro ed è del tutto soggetto ai capricci del mercato.
Legacy era previsto come approdo di un percorso che ha avuto inizio con Standoff e che ora apre una nuova fase. Il che non significa che ogni cosa fosse stata prevista, ma che la volontà era sempre stata quella di giungere a questo punto, per tutte le serie, in un modo o nell'altro, tenendo conto della flessibilità necessaria per lasciare spazio di manovra creativa a tutti gli autori.
Sono circa cinque anni che non abbiamo il caro vecchio Steve Rogers come personaggio principale di Captain America. La gente pensava di riaverlo dopo Standoff e tutti erano entusiasti. Sono stati senza di lui per tanto tempo e lo rivolevano indietro e noi gli abbiamo avvelenato i pozzi con la frase "Hail Hydra". Tuttavia, credo che ciò che rende Cap il personaggio che è sia intatto: determinazione, forza di volontà, niente compromessi, mentalità terra-terra. Si tratta di un uomo fuori dal tempo che incarna la quintessenza positiva dell'essere Americani. Trova sempre il modo di affrontare nemici più grandi di lui, armato solo di uno scudo. E di vincere.
Tutto ciò risuona profondamente nei lettori, che tuttora lo amano. Ecco perché Legacy ce lo restituirà, così come riporterà il personaggio che amiamo al centro della scena per la prima volta da anni, dalla fine del ciclo di Rick Remender. Ma l'esperienza degli ultimi eventi ha macchiato il personaggio e questo è un Capitan America che deve nuovamente dar prova di se stesso e trovare la sua nuova via, non come uomo fuori dal tempo, ma come persona fuori dai propri binari. Deve affrontare il fatto che il suo doppio abbia condotto la gente sul baratro metaforico dell'Hydra e chiedersi che cosa rappresenta, che cos'ha da dare.
Che cosa significa essere un'icona, drappeggiata dei colori della bandiera, se si può essere utilizzati per scopi nefandi? Quello che speriamo di avere sono nuove storie di Cap che interpretino il personaggio, lo esplorino assieme al mondo in cui vive in maniera inedita. E, nel frattempo, ritornino a quel che la gente vuole vedere: Capitan America che prende a pugni i nazisti.
Brevoort ha quindi parlato dell'assenza dei Fantastici Quattro e della possibilità che Legacy li restituisca al pubblico, confermando che da sempre la loro mancanza era pensata per rafforzare il desiderio dei lettori di leggere nuove storie del Quartetto. Ora che sono scomparsi da tempo, ecco che la gente ne sente la mancanza, come successe con Thor per i due anni successivi a Vendicatori Divisi. Così come allora, si sta assemblando un eccellente team creativo che ne riprenda le fila, mentre Chip Zdarsky e Jim Cheung fungono da aperitivo con le storie della Torcia Umana e della Cosa su Marvel Two-In-One.
Fonte: Newsarama