Marvel, Legacy: Stefano Landini parla del suo lavoro per Daredevil di Charles Soule
Stefano Landini è il disegnatore del nuovo corso di storie di Daredevil targato Legacy
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Quando la Marvel mi ha offerto Daredevil, ero entusiasta, ma quando ho scoperto che sarebbe stato Charles Soule lo sceneggiatore, sono quasi svenuto. Ammiro il suo lavoro e il suo amore per la scrittura, quindi per me lavorare con lui è ben più di una grande esperienza, un piccolo sogno che diventa realtà.
Per quanto riguarda il costume di Daredevil, ho voluto rimanere sul tradizionale. Non ho aggiunto nulla, perché adoro i costumi classici e, quando ho letto nelle sceneggiature che saremmo tornati al vecchio design, ho immediatamente deciso di lasciar perdere qualunque aggiunta personale. Spero che la gente apprezzi, perché per me la versione vecchia di Daredevil è una delle migliori.Per l'aspetto di Kingpin ho usato come riferimento Vincent D'Onofrio, l'attore che lo interpreta nella serie TV di Netflix, perché credo che sia stato davvero perfetto nella parte. Ho solo cambiato le proporzioni del suo corpo. Come sappiamo, Fisk è praticamente un gigante, nei fumetti, quindi ho deciso di dargli delle misure più grandi, ma pur sempre realistiche.
Per ora non ho avuto modo di disegnare molte scene in tribunale, ma disegnare Matt Murdock è grandioso. Voglio caratterizzarlo in maniera interessante, studiare il suo comportamento e i suoi movimenti, tutto quel che lo distingue dagli altri eroi. Sono queste le cose che amo fare quando lo disegno.
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